Anche oggi vi parlo di premi. Questa volta però ci concentriamo sui cinque finalisti del premio Fondazione Megamark 2020. Dopo aver letto e giudicato 63 opere proposte da oltre 40 case editrici, la giuria degli esperti ha annunciato la rosa i titoli delle cinque opere che accedono alla finale.
- ‘Emanuele nella battaglia’ (Ed. Einaudi) del laziale Daniele Vicari
- ‘Le isole di Norman’ (Ed. Italo Svevo) della siciliana Veronica Galletta
‘Notturno di Gibilterra’ (Ed. L’Orma) del campano Gennaro Serio - ‘Taccuino delle piccole occupazioni’ (Ed. Tunuè) del laziale Graziano Graziani
- ‘Tutti assenti’ (Ed. Mesogea Culture Mediterranee) dell’abruzzese Davide Ruffini
Accanto alla cinquina la giuria ha ritenuto di dare una menzione speciale a ‘Io sono la bestia’ (Ed. NN) del pugliese Andrea Donaera in quanto l’opera «è in grado di mettere felicemente in crisi la tradizionale struttura del romanzo».
Il vincitore verrà svelato il 25 settembre durante la serata “I Dialoghi di Trani”.
La Fondazione Megamark
“Siamo la onlus del gruppo Megamark (azienda leader nella distribuzione organizzata con oltre 500 supermercati con insegna A&O, dok, famila, iperfamila, superò e Sole365) costituita nel 2000 per volere del presidente, cav. Giovanni Pomarico, che ha creato la Fondazione Megamark per sostenere i suoi collaboratori nei momenti difficili. Un nobile obiettivo per le oltre 3000 persone che lavorano per il gruppo.
Ben presto e in seguito alle numerose richieste di assistenza derivanti dal territorio, le azioni della onlus si sono dirette anche ai meno fortunati intraprendendo la strada della solidarietà e del sostegno alle tante associazioni di volontariato che ne facevano richiesta.
Nel 2012 abbiamo promosso in bando di concorso “Orizzonti Solidali” destinato alle associazioni, le onlus e le cooperative sociali attive nel terzo settore pugliese con lo scopo di finanziare progetti di assistenza, sanità, tutela dell’ambiente e valorizzazione della cultura da svolgersi in Puglia a favore dei più bisognosi.
Il nostro cuore batte per il territorio in cui siamo presenti perché grazie ai clienti che scelgono di fare la spesa da noi, riusciamo a reinvestire parte degli utili dei negozi in azioni socialmente utili.
Mossi dal sogno di contribuire al cambiamento, la Fondazione è attiva nel sociale con iniziative e progetti che segnano il passaggio dal sogno alla realtà, dall’idea a una bella storia da vivere”.
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