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RECENSIONE: La terza geografia (Carmine Valentino Mosesso)

La terza geografia - Carmine Valentino Mosesso - Neo edizioni
RECENSIONE: La terza geografia (Carmine Valentino Mosesso)

La terza geografia

Valutazione:
four-stars
Autore:
Data uscita:
15/07/2021

Pagine:
114
Genere:
ISBN:
9788896176948
Acquista:

La trama

C'è una voce appassionata che ne raccoglie altre, quelle dimenticate, quelle lontane dal clamore odierno, quelle che sussurrano nel sibilare del vento, tra le cortecce di un albero, tra le pietre di una strada che si fa vicolo, che si fa sentiero, che si fa natura. Una voce semplice e immediata, come queste poesie. "La terza geografa" è il racconto di qualcosa che reputiamo antico ma che qui diventa nuovo. Un richiamo chiarissimo per indicare una direzione alternativa, intima e universale.

 – Speranza –

La terza geografia  di Carmine Valentino Mosesso (Neo edizioni) è una raccolta di versi  vivace, piena di amore e tradizione. Sono poesie fresche, commoventi, nuove.

La terza geografia - Carmine Valentino Mosesso - Neo edizioniAncora una volta mi trovo di fronte a un colpo di fulmine. Sono bastati una manciata di versi per innamorarmi de La terza geografia perché queste poesie parlano di me, del mio paese, della tradizione che scorre nel mio sangue, dell’amore che si prova per quel paese che sembra sempre sul punto di sbiadire, ma che resiste. Quel paese che ho tanto rinnegato, a volte odiato, celato, ma mai sono riuscita a dimenticare.

E così al giorno d’oggi ci troviamo di fronte a un bivio, ma non siamo più così tanto sicuri quale sia la strada vincente. Da una parte la “modernizzazione” (oddio quanto è antico questo termine), la fretta, i social, slogan/hastag, dall’altra un ragazzo che come Pavese con parole semplici ma efficaci vive il paese e lo fa vivere al lettore. Un contrasto netto, necessario. Un contrasto che la pandemia ha riportato a galla con tutta la sua forza: la quarantena in città che avevano tutto contro l’isolamento in paesi che sembravano non avere più niente.

Ripensate ai quei giorni. Quanto si è ribaltata questa convinzione?

In piena pandemia ho lanciato l’hastag #PoesiaNonTiTemo e ora, a un anno e mezzo di distanza mi ritrovo ad usarlo, a leggere queste parole come una carezza malinconica e carica d’amore.

Guarda la tua città,
spogliala con la forza sovrumana dell’ammirazione,
baciala con la bocca invisibile dell’amore,
pensa al tuo paese come fosse la tua sposa.

Comincia così La terza geografia, con l’amore, e prosegue con la malinconia che si tinge di resistenza.

I paesi sono lontani da chi vive in città, ma i colori prepotenti animano questi mondi e fanno impallidire gli altri:

Deve esserci qualcosa di impensato
a tenerli così mutevolmente vivi,
il talento di qualche dio locale
delegato a rianimarli.

E così mentre ci si riempie la bocca di progetti per le aree interne, ecosostenibilità, ritorno alle campagne, Mosesso fa la cosa più efficace di tutte: illumina con amore queste terre rimaste in ombra.

La vita nei paesi non appartiene a questo tempo
ma è un mondo che cade dentro al mondo,
il paesaggio non è fatto di case ma di sogno.

La terza geografia - Carmine Valentino Mosesso - Neo edizioniE invita così a non dimenticare a visitare questi luoghi come se fossero una preghiera a piantare dentro questi paesi dai campi incolti  la propria vita. Ed è forse questa la parte che mi ha commosso di più: la potenza di queste parole, più forti di ogni proclama, più convincenti di qualunque altro progetto.  Perché è vero che se si guardassero i paesi con gli occhi dell’amore sarebbe impossibile lasciarli.

La terra è la sola cosa certa nella tempesta, la nostra origine, la nostra forza e la nostra debolezza. La possibilità di ricominciare parte da lì. Dall’amore.

Per capire un paese
devi stenderti nelle cantine,
fare il nido nei silenzi,
lasciar afforzare i canti che hai dentro.


La terza geografia è…

Speranza. Quella del poeta contadino che ritorna e ricostruisce la sua vita tra le montagne. La speranza in un futuro migliore, la speranza di trovare una terra  da seminare, per poter ricominciare. La speranza di potersi curare con l’aria, la terra e una fetta di pane.

Sono tornata su queste parole più volte. Le ho prima divorate, poi centellinate, assaporate… La terza geografia è un canto d’amore, autentico e spassionato. Coinvolgente e commovente farà innamorare chi il paese ce l’ha dentro. Chi invece non ha esperienza di tramonti, canti e osterie piene di fumo, carte e imprecazioni, allora, potrà dare un’occhiata e forse comprendere un mondo che solo all’apparenza può sembrare ostile. Mosesso abbraccia le terre appenniniche, lo farete anche voi.

 

four-stars

Alcune note su Carmine Valentino Mosesso

Carmine Valentino mosesso

Carmine Valentino Mosesso (1994), vive a Castel del Giudice, piccolo borgo dell’Alto Molise, dove ha fatto ritorno. Laureato in Agraria, è socio fondatore di un’azienda agricola gestita insieme alla sua famiglia.Alla cura dei campi e degli animali, affianca un forte impegno civile e politico per il riscatto dei paesi dell’Italia interna e dei territori cosiddetti marginali, e sempre centralissimi nella sua poesia.

La terza geografia è il suo primo libro.

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2 COMMENTI

  • Antonia

    Ho letto il libro e sono rimasta molto delusa, considerando quello che leggo e vedo sul web di questo ragazzo…mi è sembrata una scopiazzatura dei testi del “paesologo” Franco Arminio. Avevo curiosità per questo testo, ma non mi sembrano nemmeno delle poesie, a livello strutturale e formale, ma piuttosto delle riflessioni scopiazzate. Molto delusa

  • Marica

    Chissà cosa significa il titolo di questo bel libro. .. più che altro a cosa si riferisce con la parola “terza”.. una mia piccola curiosità.

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