Oggi con più di un anno di ritardo, vi parlo dei dieci libri più belli del 2020. Ovviamente si intende letti da me nel 2020 e quindi non necessariamente pubblicati quell’anno.Ha senso postare questo elenco nel 2022? Certo, perché i libri non scadono. Tranquilli, arriverà anche la classifica del 2021, giuro! Alcuni di questi libri li avete già visti perché a meta del 2020 feci un bilancio.
Delitto e castigo di Fedor Dostoeskij
Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij (Garzanti) è stata un’esperienza travolgente. Ho ritrovato la magia che mi aveva conquistato dieci anni prima con I Fratelli Karamazov, il nostro Fedor non delude mai (ACQUISTA QUI il libro – LEGGI QUI la mia recensione).
I baffi di Emmanuel Carrère
I baffi di Emmanuel Carrère (Adelphi edizioni) è stata un’esperienza bellissima. Amo molto il Carrère romnaziere e questo romanzo, esplosivo e disturbante, è bellissimo (ACQUISTA QUI il libro – LEGGI QUI la mia recensione).
Oblomov di Ivan Goncarvov
Oblomov di Ivan Goncarvov (Einaudi) è un libro che mi ha sconvolto. Leggerlo durante la pandemia è stato straniante e la voglia di abbandonarsi a non fare niente per una volta, è stata grande (ACQUISTA QUI il libro –LEGGI QUI la mia recensione).
La città dei vivi di Nicola Lagioia
La città dei vivi di Nicola La Gioia (Einaudi editore) è un libro a metà tra il romanzo e l’inchiesta giornalistica. Un viaggio che forse non trova risposte ma ci spinge a farci una domanda: scomoda, irripetibile, insopportabile (ACQUISTA QUI il libro – LEGGI QUI la mia recensione).
Eclissi di Ezio Sinigaglia
Eclissi di Ezio Sinigaglia (Nutrimenti) è un libro che mi ha stupito. Credo fortemente nel destino e so che non mi imbatto in nessuna storia per caso. Proprio quando Eugenio decide di partire in cerca di una domanda, si imbatte in me. O forse è il contrario? Una storia malinconia scritta da una penna raffinatissima (ACQUISTA QUI il libro – LEGGI QUI la mia recensione).
Da duemila anni di Mihail Sebastian
Da duemila anni di Mihail Sebastian (Fazi editore) è una di quelle storie che non si dimenticano. Un racconto delicato e potente, sussurrato ma destinato a rimanere impresso. Una storia fatta di violenza, Guerra e amore (ACQUISTA QUI il libro – LEGGI QUI la mia recensione).
Tutti i nostri corpi di Georgi Gospodinov
Tutti i nostri corpi di Georgi Gospodinov (Voland) è una raccolta di racconti bellissima, intensa e folgorante. Centotre micro storie che fanno breccia: tra ironia, semplicità e malinconia. Non poteva certo mancare Gospodinov in questa classifica (ACQUISTA QUI il libro –LEGGI QUI la mia recensione).
Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli
Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli (Mondadori) è stata una conferma. Avendo amato La casa degli sguardi mi aspettavo un libro simile. E invece qui Mencarelli fa un salto maggiore: racconta la vita in un ospedale psichiatrico tra follia, amicizia e malinconia (ACQUISTA QUI il libro – LEGGI QUI la mia recensione).
Sete di Amélie Nothomb
Nella mia lista non poteva mancare Sete di Amelie Nothomb (Voland). Il libro che mi ha stregato, il libro che mi ha convinto che questa scrittrice è un genio. Nothomb immagina di essere Gesù ed è tutto così reale, intenso, indimenticabile (ACQUISTA QUI il libro –LEGGI QUI la mia recensione).
Io non mi chiamo Miriam di Majgull Axelsson
Io non mi chiamo Miriam di Majgull Axelsson (Iperborea) è una storia fatta di dolore e voglia di rinascita. L’autrice ripercorre la storia meno conosciuta dei campi di sterminio e fa luce sulle contraddizioni di una donna che ha pagato un prezzo altissimo per la libertà (ACQUISTA QUI il libro – LEGGI QUI la mia recensione).
1 COMMENTO
Paola
3 anni faCome sempre ottimi spunti