Mercurio
La trama
Un'isola. Il capitano e la sua pupilla abitano in un castello da dove sono stati eliminati tutti gli specchi, perché la giovane Hazel non veda il suo viso. È prigioniera? L'infermiera Françoise, chiamata a curare la fanciulla, scopre gli elementi di un mistero. Doppio finale a sorpresa...
– Favola oscura-
Mercurio di Amèlie Nothomb (Voland edizioni) è stata una lettura piacevole e lo dico triando un sospiro di sollievo: dopo Ritorno a Pompei (LEGGI Qui la mia recensione), primo titolo di Nothomb ad avermi deluso, mi sono avvicinata a Mercurio con un po’ di timore e invece ho ritrovato quello che amo di lei: la penna tagliente, l’ironia e i colpi di scena.
La trama anche questa volta è all’apparenza molto semplice: un’infermiera viene chiamata per curare un vecchio che passa la vita rinchiuso in una sorta di castello. Ma il paziente da curare non è lui, bensì la sua giovane compagna.
Hazel sta per compiere 23 anni e Omer Lancours è il suo carnefice e il suo salvatore allo stesso tempo. Françoise capisce subito che in questo rapporto c’è qualcosa che non va: la ragazza è apatica, non esce mai, ha paura del suo aguzzino (anche se al tempo stesso lo ama) e soprattutto soffre di solitudine.
Mi trovo nella stessa situazione di Edmond Dantès al castello d’If. Dopo anni che non vedo un volto umano, scavo una galleria fino alla cella vicina. Lei è l’abate Faria. Piango dalla gioia di non essere più sola. Passiamo giorni a raccontarci le nostre storie, a dirci banalità che ci lasciano esaltati, perché quei discorsi semplicemente umani ci sono mancati al punto di farci ammalare.
Françoise sospetta da subito che le conversazioni vengano ascoltate dal vecchio Omer e quindi comincia a fare domande ma con circospezione.
Passano i giorni, la febbre (per finta) non si abbassa mai e Françoise mette insieme sempre più pezzi della vita di Hazel. Lui l’ha salvata dopo un bombardamento che ha ucciso i genitori e trasfigurato il suo volto. Da allora Hazel si rifiuta di uscire e non può specchiarsi su nessuna superficie.
Nothomb è abilissima a giocare con le parole e a ribaltare ogni situazione: tecnicamente Hazel non è davvero prigioniera, è lei a scegliere di non andarsene. La meravigliosa residenza in Normandia colma di libri, cibo a volontà e amore è di un’inquietante bellezza. Passano i giorni e il rapporto tra le due protagoniste diventerà sempre più forte.
Quando si ama davvero qualcuno, non ci si può impedire di fargli del male, anche e soprattutto se si vuole la sua felicità.
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