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Libri dei desideri: le uscite di novembre 2022

Libri dei desideri - uscite febbraio - neve inverno

Libri dei desideri: ecco le uscite  più interessanti di novembre 2022. Sono in grandissimo ritardo, me ne rendo conto, ma ormai non volevo saltare l’appuntamento e quindi eccomi qui.

Quel tipo di ragazza di Elizabeth Jane Howard

Quel tipo di ragazza di Elizabeth Jane Howard  (Fazi Editore)

Quel tipo di ragazza di Elizabeth Jane Howard  (Fazi Editore) uscirà il 22 novembre. Anne e Edmund Cornhill, entrambi sulla quarantina, sono una coppia felice, appagata e ben assortita. Vivono in un’idilliaca dimora di campagna non lontana da Londra, dove lui si reca ogni giorno per lavoro, mentre lei si dedica alla casa, al giardino, alla gatta incinta e alla cucina, preparando deliziose cene per il marito. Edmund ha una matrigna illustre, la ricchissima Clara, che conduce una vita mondana ed errante e un giorno chiede ai due di ospitare la figlia Arabella, ventenne bellissima e smarrita, che si presenta così alla loro soglia con un ingombrante carico di abiti splendidi e di carenze affettive. La comparsa della ragazza nella vita della coppia è fin da subito destabilizzante: Anne e Edmund, che non hanno figli, si sentono inizialmente chiamati a farle da genitori. Ma Arabella è una seduttrice nata e anche dietro le relazioni più solide si celano delle crepe. Ben presto, infatti, gli equilibri iniziano a traballare e la situazione degenera completamente…
Scritto durante i primi anni di matrimonio con Kingsley Amis, Quel tipo di ragazza è l’analisi precisa di un’unione indistruttibile solo in apparenza, ma anche un’esplorazione magistrale dei tenui legami che costituiscono il tessuto delle nostre vite: una storia toccante sull’amore, la solitudine e il desiderio.

In principio Marcel Proust di Francesco Orlando

In principio Marcel Proust di Francesco Orlando (Nottetempo)

In principio Marcel Proust di Francesco Orlando (Nottetempo) è uscito l’11 novembre. A cento anni dalla morte di Marcel Proust, questo libro raccoglie cinque saggi sul grande scrittore pubblicati da Francesco Orlando tra il 1973 e il 2010, insieme alla trascrizione di una sua conferenza sulla Recherche. Un volume postumo che contiene, con le parole dell’autore, “quel poco che ho scritto su Proust”: formulazione che in realtà, a leggerla oggi, è un understatement, date la singolarità dello sguardo critico e la profondità del taglio interpretativo che emergono da questi scritti orlandiani – i quali, a partire dagli anni ’70, hanno “inciso un solco in una letteratura specialistica all’epoca ancora prigioniera di una visione spiritualizzante, statica ed elitaria” di Proust, come scrive il curatore Luciano Pellegrini. E infatti, partendo dall’“insolita componente storicizzante e marxisteggiante” (secondo le parole dell’autore stesso) che inizialmente conduce Orlando a interpretare la portata universale della mondanità proustiana, si passa agli studi di originale impostazione psicoanalitica, per giungere infine a un ampio saggio di “genetica tematica” in cui l’autore presenta la sua chiave di lettura complessiva del sistema di costanti e varianti della Recherche. Letto per la prima volta a diciott’anni e riletto costantemente fino alla fine, Proust ci appare in queste pagine come una “lettura di iniziazione” per Orlando: non solo alla vita colta e alla comprensione di sé, ma anche a quell’intelligenza critica che ha contraddistinto tutti i suoi scritti. Chiude il volume un testo di Pellegrini sulla presenza di Proust nella vita di Orlando.

I piaceri e i giorni di Marcel Proust

I piaceri e i giorni di Marcel Proust mondadori

I piaceri e i giorni di Marcel Proust (Mondadori) è uscito il 1° novembre.La caducità della bellezza, il tempo distruttore, l’incombere della morte. E poi la resurrezione del passato grazie alla memoria affettiva, la nostalgia per la simbiosi infantile con la figura materna, la gelosia che trasforma l’amore in tortura. Sono i temi che attraversano, come motivi musicali, le pagine dei “Piaceri e i giorni” (1896), conferendo a quest’opera composita di novelle, versi e prose un’unità profonda all’insegna della malinconia e del disincanto. Ironico aggiornamento del poema di Esiodo dedicato ai lavori agricoli, “Le opere e i giorni”, il primo libro pubblicato da Proust raccoglie testi composti tra il 1892 e il 1894 e descrive il bel mondo parigino alla fine dell’Ottocento, alternando pungenti osservazioni sulla sofisticata società mondana e i suoi difetti (snobismo, ipocrisia, ricerca dell’originalità a ogni costo) e riflessioni generali sui fuggevoli incanti e le inevitabili delusioni di ogni esperienza d’amore. È racchiusa in queste pagine tutta la giovinezza di Proust: visioni fugaci, sogni, moti dell’animo, impressioni di vita, satira di ambienti, paesaggi, atmosfere e personaggi tratteggiati con una scrittura limpida e veloce. Riletta alla luce della “Recherche”, la raccolta del 1896 rivela una ricchezza e una profondità insospettate. Questa edizione ripropone la forma originale dell’opera, con la prefazione di Anatole France, le preziose illustrazioni di Madeleine Lemaire, artista mondana frequentata dallo stesso Proust, e gli spartiti di Reynaldo Hahn, grande amore e amico dell’autore. In appendice alcuni testi mai pubblicati o mai ripresi in volume dallo stesso Proust.

Le gemelle che non parlavano

Le gemelle che non parlavano di Marjorie Wallace (Adelphi edizioni)

Le gemelle che non parlavano di Marjorie Wallace (Adelphi edizioni) è uscito il 18 novembre. Figlie di una coppia di origine caraibica, June e Jen­nifer Gibbons, gemelle omozigote, rivelano fin dai primissimi anni un’intelligenza acutissima e ap­paiono unite da un legame fisico e psicologico così forte da rendere difficile l’accesso al loro mondo. Dopo i primi, fallimentari, tentativi di inserimen­to nella scuola, June e Jennifer si chiudono in ca­sa e conducono una propria vita separata da tut­to e da tutti. Con una furia dell’immaginazione che ricorda la storia delle sorelle Brontë, inventano un universo fantastico e cominciano a scrivere ro­manzi e novelle di sorprendente qualità. Infine, de­cidono di uscire nel mondo esterno, lanciandosi in pericolose azioni di sfida, sinché vengono arre­state, condannate e internate a Broadmoor, fami­gerato manicomio criminale, dove rimarranno undici anni. Questa storia terribile viene qui rac­contata da una nota giornalista del «Sunday Times», Marjorie Wallace, che con grande finezza ha saputo farsi strada nel loro mondo segreto. Ne è risultato questo libro-­documento, impressionan­te immersione in uno dei casi psicologici più mi­steriosi, rivelatori e strazianti del secolo scorso.

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