Pioggia sottile
La trama
A Madrid vive una famiglia come tante: una madre vedova ormai anziana, tre figli adulti. La madre fra poco compirà ottant’anni e, per l’occasione, l’unico figlio maschio vuole organizzare un pranzo che riunisca tutti. Ma le sorelle non ci stanno: ha forse dimenticato che non si parlano più da mesi? In effetti, a ben guardare la situazione è tutt’altro che idilliaca. Nel tempo, malumori e risentimenti di ogni sorta hanno logorato i rapporti, in un groviglio di accuse reciproche che sembra inestricabile: la gelosia fra le due figlie, il loro comune rancore verso il fratello, ma anche verso la madre, colpevole di aver sempre preferito lui. All’annuncio di questo pranzo imminente, i problemi tornano a galla e ognuna delle donne di famiglia cerca un’alleata in Aurora, l’irreprensibile nuora e cognata che suo malgrado è diventata la confidente di tutti ed è costretta a trascorrere le giornate al telefono ascoltando le loro lamentele. Cosa che comincia a pesarle più di quanto potesse immaginare… Si può parlare di tutto con i propri cari? Nessun racconto è innocente, tantomeno lo è quello che ci raccontiamo sulla nostra famiglia.Lo straordinario Pioggia sottile, il romanzo dell’anno per le testate spagnole più autorevoli, pluripremiato e accolto dal pubblico con un entusiasmo che l’ha mantenuto ai vertici delle classifiche di vendita per mesi, è il libro che tutte le famiglie spagnole hanno letto: un romanzo commovente e vivace che trascina il lettore in un vortice di incomprensioni in cui la necessità di affermare la propria verità è più forte del desiderio di riappacificazione.
– Amaro –
Pioggia sottile di Luis Landero (Fazi editore) è stata una bellissima scoperta. Io non so resistere alle saghe familiari, questo ormai lo sapete! E così, quando Fazi mi ha proposto la lettura non ho saputo dire di no. Non mi aspettavo un romanzo narrato in questa maniera così sui generis e anzi, pensavo mi avrebbe infastidito alla lunga. Invece Pioggia sottile scorre a meraviglia!
Le incomprensioni sono il punto focale di Pioggia sottile. La famiglia protagonista è l’emblema di fraintendimenti e a provare a sbrogliare la matassa è Aurora che passa la vita letteralmente ad ascoltare racconti, ricordi, recriminazioni:
Ore e ore di racconti interminabili, quasi tutti infarciti di minuscoli dettagli sentiti mille volte e che loro non si stancavano mai di ripetere, con le loro versioni contrastanti, nelle quali non c’era episodio, per piccolo che fosse, che non avesse altre varianti, che non venisse confutato o negato dagli altri, di modo che Aurora aveva la logorante impressione di essere immersa in un incubo dal quale era impossibile svegliarsi.
Questa è una famiglia come tante a Madrid, una famiglia che ha sofferto per la perdita di un membro, una famiglia che ha patito la fame, le difficoltà economiche, l’incomunicabilità. Lo sappiamo perché Aurora è colei che ispira fiducia e confidenze: moglie di Gabriel e cognata di Sonia e Andrea, prova a mettere insieme le confessioni per trovare le coordinate di questo nucleo familiare.
La mamma di Gabriel è arcigna, negativa e quasi anafettiva. Convinta che dietro ogni gioia si nasconda una disgrazia, ha cresciuto i suoi figli con una durezza eccessiva, lasciando loro ferite profonde e recriminazioni continue.
Lo stile di Landero è dinamico e ammaliante, credevo che avrei fatto fatica a seguire le continue voci e a rintracciare la strada in questo labirinto di specchi. Chi dice la verità? Chi mente? Tutti e nessuno. I ricordi dell’infanzia vengono costruiti e narrati a distanza di tempo. Impossibile smentire i racconti delle sorelle su questa madre austera e crudele.
C’è qualcosa nelle parole che, di per sé, comporta un rischio, una minaccia, e non è vero che il vento se le porta via facilmente come dicono. Non è vero.
Landero non si limita a scoperchiare il vaso di Pandora, no, sarebbe troppo semplice. Mette il dubbio che tutto quello che viene raccontato sia in realtà falso e vero allo stesso tempo. E ci costringe a fare i conti con i nostri ricordi.
Ormai sa con certezza che le storie non sono innocenti, non del tutto innocenti. Forse non lo sono nemmeno le conversazioni di ogni giorno, gli inciampi ed equivoci verbali o il parlare tanto per parlare. Forse nemmeno quel che si dice nei sogni è del tutto innocente. C’è qualcosa nelle parole che, di per sé, comporta un rischio, una minaccia, e non è vero che il vento se le porta via facilmente come dicono. Non è vero.
Andrea incolpa la madre per la sua infelicità, è lei ad averle impedito di diventare qualcuno. Sonia invece non riesce ad avere una relazione sana e anche questa ovviamente, sarebbe colpa della madre. Gabriel ha dimenticato perché questa famiglia è così carica di tensioni a anche Aurora ad un certo punto comincia a guardarlo con altri occhi. Forse quell’uomo è davvero diverso da quello che sembra…
Un giorno, non ricorda a proposito di cosa, ha detto ad Andrea: «Questa è la realtà», e Andrea ha risposto: «Be’, allora la realtà è una menzogna». E forse non ha torto. Ed è curioso, pensa Aurora, perché quel che l’oblio distrugge, a volte la memoria lo ricostruisce e ingrandisce a poco a poco con notizie apportate dall’immaginazione e dalla nostalgia, e allora si crea il paradosso per cui, quanto maggiore è l’oblio, tanto più ricco e dettagliato è il ricordo.
Pioggia sottile è…
Una libro amarissimo. Nessuno si salva in questa saga familiare. Mi è piaciuto lo stile dinamico e spiazzante ma non ho apprezzato particolarmente la parte sui presunti abusi sessuali e perversioni varie (di più non dico per evitare anticipazioni). Sinceramente mi è sembrata messa lì per stupire, indignare… e invece il romanzo aveva una forza tutta sua, senza bisogno di inserire chissà quali colpi di scena.
Consigliato per chi è in cerca di una lettura folgorante, impegnativa e al tempo stesso decisamente scorrevole. Chi sono davvero queste persone? Non lo scopriremo mai, ma questa non è la domanda importante.
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