Quali sono le uscite più interessanti di febbraio? Eccoci con il consueto appuntamento, pochi titoli ma secondo me molto interessanti. Buona lettura!
Il sospetto di Scott Turow
Il sospetto di Scott Turow (Mondadori) tradotto da Sara Crimi e Laura Tasso è uscito il 14 febbraio. Lucia Gomez, capo della polizia nella città di Highland Isle, nei pressi della Kindle County, è sempre stata consapevole del fatto che per una donna che lavora nelle forze dell’ordine è fondamentale farsi rispettare. Fino a ora Lucia si è guadagnata una reputazione impeccabile mantenendosi in difficile equilibrio tra l’esercizio della sua autorità e il cameratismo. Quando tre poliziotti la accusano di aver chiesto favori sessuali in cambio di una promozione, Lucia si rivolge a un vecchio e fidato amico avvocato, Rik Dudek, chiedendogli di difenderla, insistendo che la denuncia contro di lei è stata costruita per distruggere la sua carriera e favorire i suoi nemici, dentro e fuori dalla polizia. Clarice Granum, detta Pinky, ha passato la maggior parte della sua giovinezza sperimentando ogni tipo di droga, facendosi licenziare da molti posti di lavoro, accademia di polizia inclusa. Sa perfettamente che la maggior parte della gente pensa che sia una fallita, ma ora ha finalmente trovato ciò che fa per lei: lavora come investigatrice privata per Rik, anche se la clientela del suo capo non è certo quella di alto profilo cui era abituata nello studio legale di suo nonno, il famoso avvocato Sandy Stern. Ma sia lei che Rik sono convinti che il caso di Lucia Gomez, che ha ormai attirato l’attenzione a livello nazionale, può essere la loro opportunità per entrare nella big league. Guidata dal suo sesto senso e dalle sue indubbie doti di detective, Pinky si getta a capofitto in questa vicenda delicata e scandalosa che la condurrà fino nei recessi più profondi della criminalità locale.
Pioggia sottile di Luis Landero
Pioggia sottile di Luis Landero (Fazi editore) tradotto da Giulia Zavagna è uscito il 7 febbraio. A Madrid vive una famiglia come tante: una madre vedova ormai anziana, tre figli adulti. La madre fra poco compirà ottant’anni e, per l’occasione, l’unico figlio maschio vuole organizzare un pranzo che riunisca tutti. Ma le sorelle non ci stanno: ha forse dimenticato che non si parlano più da mesi? In effetti, a ben guardare la situazione è tutt’altro che idilliaca. Nel tempo, malumori e risentimenti di ogni sorta hanno logorato i rapporti, in un groviglio di accuse reciproche che sembra inestricabile: la gelosia fra le due figlie, il loro comune rancore verso il fratello, ma anche verso la madre, colpevole di aver sempre preferito lui. All’annuncio di questo pranzo imminente, i problemi tornano a galla e ognuna delle donne di famiglia cerca un’alleata in Aurora, l’irreprensibile nuora e cognata che suo malgrado è diventata la confidente di tutti ed è costretta a trascorrere le giornate al telefono ascoltando le loro lamentele. Cosa che comincia a pesarle più di quanto potesse immaginare… Si può parlare di tutto con i propri cari? Nessun racconto è innocente, tantomeno lo è quello che ci raccontiamo sulla nostra famiglia.
Lo straordinario Pioggia sottile, il romanzo dell’anno per le testate spagnole più autorevoli, pluripremiato e accolto dal pubblico con un entusiasmo che l’ha mantenuto ai vertici delle classifiche di vendita per mesi, è il libro che tutte le famiglie spagnole hanno letto: un romanzo commovente e vivace che trascina il lettore in un vortice di incomprensioni in cui la necessità di affermare la propria verità è più forte del desiderio di riappacificazione.
Junky di William S. Burroughs
Junky di William S. Burroughs (Adelphi edizioni) nella traduzione di Andrew Tanzi è uscito il 14 febbraio. Era dai tempi delle Confessioni di un mangiatore d’oppio di de Quincey che un cono di luce così livida, spietata, non cadeva sulla terra desolata battuta dal tossicodipendente. Burroughs, che tossicodipendente lo è stato a lungo, impenitente e irredento, cerca qui la nostra complicità, ci invita nel mondo criminale mettendo a nudo il nostro voyeurismo, ci attira, ci porta dove vuole finché siamo costretti a domandarci: da che parte stiamo? Dov’è la linea che separa legalità e criminalità? E prima ancora: chi è a tracciarla? Junky è l’unica storia trasparente di Burroughs, lucida, tesa, asciutta, anche se in queste confessioni si incontrano formule e immagini che per forza visionaria adombrano episodi e figure dei romanzi a venire. È come leggere due libri simultaneamente, l’uno insolitamente diretto per uno come lui, l’altro complesso, tortuoso, ingannevole. E le due maschere si danno di continuo e impercettibilmente il cambio sul volto sempre sfuggente, misterioso, magnetico dell’autore.
La casa. Blackwater III di Michael McDowell
La casa. Blackwater III di Michael McDowell (Neri Pozza) tradotto da Elena Cantoni è uscito il 14 febbraio. 1928, Perdido. Il clan Caskey è dilaniato dalla spietata lotta tra Mary-Love ed Elinor. Ma all’orizzonte si allungano altre ombre: sui legami, sui patrimoni, sulle anime. E le ripercussioni varcheranno i confini dell’immaginazione. Da quando Elinor ha preso possesso della casa più bella di Perdido, negli angoli bui della magione allignano ricordi spaventosi che, come ragni instancabili, tessono tele mortali.
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