Il libro delle sorelle
La trama
Nora e Florent vivono un idillio perpetuo. Spinti dagli amici e dalle convenzioni sociali, decidono di avere dei figli. Tristane, la primogenita, nasce nel giro di poco tempo, ma nulla cambia: Florent ha occhi solo per Nora, che lo ricambia. La bimba, dotata e brillante, impara a essere discreta e soffre nel non trovare un posto nella coppia fin troppo affiatata formata dai genitori. La sua solitudine finisce con la nascita della sorellina Lætitia. A prima vista le due bambine provano un trasporto forte e incondizionato l’una per l’altra, con il tempo il loro rapporto esclusivo e infallibile diventa uno scudo contro l’indifferenza dei genitori…
– Amore –
Il libro delle sorelle di Amèlie Nothomb (Voland edizioni) è fresco di stampa e io con la solita impazienza ho divorato Nothomb e non ho avuto pace finché non sono arrivata alla fine. Il libro delle sorelle è una favola malinconica, a tratti spietata e commovente. Lo dico subito: via il dente e via il dolore. Questa Amèlie è stata molto più morbida, meno spigolosa, meno cinica. Come era successo per Primo Sangue (trovate qui la recensione), Amèlie si muove in una dimensione familiare ma, non per questo più prevedibile. E forse è questa la cosa che amo di più di lei, per quanti mi sforzi di immaginare un finale lei riesce sempre a sorprendermi. Non l’ho trovato potente come altri suoi romanzi (penso a Igiene dell’assassino, Mercurio, Le catilinarie…) ma vale sempre la pena leggerla e riflettere sui temi che solleva).
Quando Il libro delle sorelle si apre, i protagonisti sono Nora e Florent, innamorati pazzi, folgorati dall’amore. Gli amici li guardano con invidia, la loro luna di miele sembra non avere mai fine. Capiamo presto che l’intento di Nothomb non è descrivere quell’amore esclusivo e persino banale nella sua eccezionalità. La luna di miele non termina nemmeno quando nasce la loro primogenita: Tristane. La bambina prodigio non viene considerata molto dai genitori, troppo impegnati a coltivare il proprio amore senza lasciar spazio a nessuna interruzione, nemmeno se si tratta della figlia. Tristane è brillante, intelligente. Sa leggere, scrivere e comporre pensieri articolati. Ma in casa sua nessuno se ne accorge, soltanto zia Bobette. Neanche a dirlo, diversissima dalla sorella, trascorre le sue giornate davanti a televisione e birre, mentre i suoi tre figli aprono le scatolette che contengono cene misere e tristi. E in effetti questa storia gira quasi tutta intorno al cibo. Ma ora sto correndo troppo.
Nora e Florent decidono di dare una sorella a Tristane: Laetitia. Comincia così uno straordinario legame fatto di amore, appartenenza e anche dolore. Le due si completeranno alla perfezione. La prima, con il sogno dello studio e della letteratura, mentre la seconda con il progetto di diventare famosa grazie al rock.
Due pianeti si allinearono in modo così preciso che si levò, per le due bimbette, una musica, fenomeno metà sonoro metà luminoso, per i secoli dei secoli.
L’anoressia ne il libro delle sorelle, gioca un ruolo fondamentale e anche in questo caso l’ispirazione è dolorosamente autobiografica. Ma torniamo a Tristane, cresciuta in silenzio per non disturbare, e Laetitia piena di quel brio che la sorella maggiore non ha mai avuto. Gli anni passano, le due condividono progetti, amori ed aspirazioni. L’anoressia bussa alla porta e il legame con chi non c’è più permette a Tristane di crescere e sentirsi meno sola.
Dietro al brio, all’ironia e alla dolcezza, si nasconde il mondo dei rapporti fatto di incertezze, incomprensioni e dolori. Crescere vuol dire fare i conti anche, e soprattutto con questo.
Il libro delle sorelle è…
Amore. Tristane è sicuramente il personaggio chiave del romanzo. Per i primi quattro anni della sua vita è stata in silenzio. Non piangeva, non chiedeva aiuto, tutto per non disturbare i suoi genitori. La solitudine e l’incomunicabilità sono la prigione nella quale si trincera. Almeno fino all’arrivo della piccolina. L’amore è fatto anche di rinunce, di non detti e sofferenze. Ma, quando le due sorelle si abbracciano tutto improvvisamente ha senso. La pienezza di Tristane è la nostra. Questa scrittrice descrive il tipo di amore assoluto, tenace, illogico. Mina le nostre convinzioni e si prende – a tratti – gioco di noi ma chi si crede di essere? Signore e signori… Amèlie Nothomb, colei che può scrivere tutto.
Consigliato per chi è in cerca di una storia particolare, intensa. Condita dal contrasto di leggerezza e gravità. Vero, mi aspettavo un finale diverso, più tagliente, più ad effetto. Ma lei non sarà mai come la immaginiamo noi.
@lettricecontrocorrente Vi parlo de Il libro delle sorelle di Amèlie Nothomb tradotto da Federica Di Lella per Voland ♥️#booktok #booktokita
♬ Flowers – Miley Cyrus
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