Passeggiare la notte
La trama
««Il romanzo più avvincente degli ultimi anni». »
Oprah Winfrey««Un libro di straordinaria umanità». »
«The Wall Street Journal»««Un feroce atto d'accusa contro un sistema ingiusto». »
«Time»««Una storia potente, rivelatoria... A volte fa male continuare a leggere, ma fermarsi è impossibile». »
«The Washington Post»Oakland, California. Kiara Johnson non sa che cosa voglia dire vivere una normale vita da diciassettenne. Con la madre ospite di una comunità protetta e un fratello poco talentuoso ma ostinato a cercare il successo come rapper, Kiara deve provvedere alla sua famiglia, e a Trevor, il bambino figlio di una vicina con la cattiva abitudine di sparire per giorni interi. Quando il padrone di casa le ingiunge un aumento di affitto, Kiara si mette alla disperata ricerca di un lavoro, ma la giovane età e l’assenza di un titolo di studio rendono l’impresa impossibile.
Una serata al bar e un incontro casuale in un momento di difficoltà segnano per Kiara l’inizio di un lavoro che non avrebbe mai voluto fare, ma che le permette di avere una certa stabilità economica: comincia a prostituirsi.
Presto diventa la preferita di alcuni poliziotti, che spesso neppure la pagano, sostenendo di ricompensarla già a sufficienza con la loro protezione. Quando uno del gruppo si suicida lasciando un biglietto con il nome della ragazza, Kiara viene precettata come testimone chiave all’interno di un procedimento legale, restando intrappolata in uno scandalo che coinvolge tutto il dipartimento di polizia di Oakland e compromette il suo fragile equilibrio familiare.
Nella Top Ten del «New York Times» fin dal giorno dell’uscita, Passeggiare la notte ci regala una storia di straordinaria vulnerabilità, segnando l’arrivo sulla scena contemporanea di una voce assolutamente unica. Con una scrittura cruda e bellissima, Leila Mottley racconta il pregiudizio razziale, la corruzione, il riscatto sociale, nelle strade di un’America poco conosciuta.
– Crudo –
Passeggiare la notte di Leila Mottley (Bollati Boringhieri) è stato un libro sorpresa. La casa editrice me l’ha mandato in estate e non conoscevo nulla, né l’autrice né la trama. Un invio a sorpresa, appunto, che mi ha spiazzato. Una storia e un tipo di linguaggio molto lontano dalla mia comfort zone, eppure Mottley ha avuto il merito di tenermi avvinghiata alla storia. Non riuscivo a prevedere dove mi avrebbe portato la protagonista, né fino a che punto la violenza sarebbe divampata.
Passeggiare la notte è una storia cupa, dolorosa e violenta. Gli elementi che la compongono non lasciano scampo al lettore, lo inchiodano alla brutalità e no, non si può scappare anche se in molte scene avrei voluto. Kiara vive a Oakland, lo scenario è divorato da degrado, sporcizia e violenza. Qui si muove questa ragazza di diciassette anni con sulle spalle un trauma familiare terrificante. Rimasta sola con il fratello Marcus, lotta ogni giorno per sopravvivere. La preoccupazione principale è mettere qualcosa nel piatto. Quando sei povero non hai molte altre preoccupazioni. Kiara è una donna e per di più nera. Quando cammina per strada è una proprietà condivisa.
Camminare per tornare a casa stasera è come camminare sott’acqua, come se tutto fosse denso e freddo e mobile, ma non riesco a distinguere un isolato da un altro. Il modo in cui gli oceani ti fanno risplendere finché non ti ricordi che il bagliore è solo un riflesso sulla tua pelle e le tue dita sono raggrinzite dal freddo. Passeggiare stanotte è un po’ così: pensi che sia la strada e invece sei solo tu. Sono una ragazza fatta di pelle
Marcus ha il sogno della musica, vuole incidere un disco, sfondare… trovarsi un lavoro è l’ultima cosa sulla lista delle priorità. Così Kia, disperata e sola compie l’unica decisione possibile: vendersi. Questo è l’inizio della fine, la protagonista diventa la prostituta di un gruppo di poliziotti che la trattano come un oggetto. Kiara subisce solo umiliazioni da loro: la picchiano, non la pagano, si divertono a spaventarla. La situazione degenera presto… ma di più non posso dirvi.
Kia si sente sola ma in realtà intorno a lei ha gli amici di una vita e soprattutto un fratello acquisito: Trevor. Il rapporto con il piccolino è commovente, la protagonista è come una sorella maggiore, una madre e farà di tutto per proteggerlo.
Ho un corpo e una famiglia che ha bisogno di me. Quindi mi sono rassegnata a quello che devo fare per tenerci in piedi, di nuovo su questa strada triste.
Kia riuscirà a trovare la strada della pace e soprattutto quella della luce?
E io sto ancora aspettando di essere investita da un amore dell’altro mondo che mi rovesci come un calzino ed elimini tutto quello che di marcio mi porto dentro. O se non altro qualcosa che renda la vita tollerabile; basta che non sia un’altra persona che se ne andrà.
Passeggiare la notte è…
Crudo, feroce. Ci sono pagine davvero troppo esplicite, troppo vere. Ed è questo a dare fastidio. La droga, la solitudine, la violenza riempiono ogni capitolo o quasi. La forza di Kiara è quella data dall’amore per Trevor e Marcus. Ogni volta in cui Kia cade trova la forza di rialzarsi, pagherà un prezzo altissimo per ogni errore, ma non si girerà mai dall’altra parte.
Sono stata sintetica perché davvero la “trama è tutta qui”, non voglio rovinare colpi di scena o passi salienti. L’elemento che mi ha convinto di più è stato lo stile: diretto, fresco e coinvolgente. Mi è piaciuta meno la storia, avrei preferito qualche sfumatura in più… Kia è rimasta, ai miei occhi, impenetrabile.
Io non credo quasi a niente ma c’è qualcosa nel modo in cui la notte dipinge le cose che mi fa venir voglia di credere.
E questo è l’augurio più bello che possiamo farci.
Consigliato per chi è in cerca di una storia forte ma vera, di un’atmosfera cupa e di un racconto coinvolgente e spietato.
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