Ultimamente non riesco ad essere più presente come prima ma prometto di recuperare il tempo perduto impegnandomi a leggere (e scrivere) un po’ di più. Ecco qui la lista dei libri più interessanti di maggio.
Norferville di Franck Thilliez
Norferville di Franck Thilliez (Fazi editore) tradotto da Daniela De Lorenzo uscirà il 28 maggio. Léonie è una “mela”: rossa fuori, bianca dentro. Così l’hanno sempre chiamata i nativi americani della riserva, perché è figlia di una madre innu e di un padre bianco. È cresciuta a Norferville, una piccola cittadina mineraria tagliata fuori dal mondo, nel Grande Nord canadese. Dopo la chiusura della miniera, Léonie abbandona la sua terra di ghiaccio e si ripromette di non rimetterci mai più piede, perché Norferville l’ha brutalizzata lasciandole una ferita che non si rimargina. Ma la vita decide altrimenti e, vent’anni più tardi, Léonie si ritrova costretta a tornare in quel luogo maledetto e affrontare una volta per tutte i fantasmi del passato.
Ad altre latitudini, Teddy Schaffran – un criminologo di successo che indossa un’enigmatica benda da pirata sull’occhio sinistro – è tormentato da un antico dolore. Anche lui ha un grosso conto in sospeso con Norferville e le sue sorti sono destinate a incrociarsi con quelle di Léonie. Al centro di tutto, un efferato omicidio che solleva enormi interrogativi e scoperchia un vaso di Pandora di cui Léonie è determinata a vedere il fondo.
Il maestro Thilliez ha colpito ancora: in quest’ultimo straordinario thriller il freddo del profondo Nord quebecchese penetra nelle ossa del lettore e lo accompagna fino all’ultima pagina mentre i vari ingranaggi si incastrano perfettamente, rivelando un quadro d’insieme tanto complesso quanto mostruoso ACQUISTA QUI IL LIBRO.
Il viaggio del divano letto di Pierre Jourde
Il viaggio del divano letto di Pierre Jourde (Prehistorica editore) tradotto da Silvia Turato è uscito il 3 maggio. Alla morte della madre, che non l’aveva mai davvero amata, riceve in eredità un divano letto particolarmente brutto. Incarica quindi i due figli e la nuora di trasportare la reliquia dalla banlieue parigina fino alla casa di famiglia, in Alvernia – nel cuore del Massiccio Centrale. Durante questa traversata della Francia in furgone, i tre accompagnatori si scambiano ricordi mentre altri oggetti, non meno ridicoli e ingombranti del divano, finiscono per occupare un posto determinante. Tramite la storia del divano e di questi oggetti è tutta la storia della famiglia a essere raccontata, così come la relazione stretta e conflittuale tra i due fratelli. Ruotando attorno alla figura della madre, prende corpo una narrazione giubilante, ora esilarante ora feroce nella descrizione di certe nevrosi familiari, colma di ruvida tenerezza, di comica collera, d’irridente erudizione ACQUISTA QUI IL LIBRO.
Le ultime confessioni di Sylvia P di Lee Kravetz (Fazi editore) tradotto da Stefano Tummolini è uscito il 21 maggio. Nel 2019, a più di cinquant’anni dal suicidio di Sylvia Plath, Estee, la curatrice di una piccola casa d’aste del Massachusetts, si trova a esaminare tre vecchi quaderni fitti di scrittura. Non ci mette molto a intuire che potrebbe trattarsi del manoscritto originale del romanzo La campana di vetro: una scoperta sorprendente, che la porterà a capire di essere legata alla grande scrittrice in un modo che mai avrebbe potuto immaginare.
Sul finire degli anni Cinquanta la maliziosa poetessa Boston Rhodes (dietro a cui scorgiamo la figura di Anne Sexton) racconta in prima persona la rivalità con la talentuosa Sylvia, verso la quale nutre una rancorosa invidia nonostante Plath, dal canto suo, si mostri sempre gentile e incredibilmente fragile. La relazione tra le due, fatta di infiniti chiaroscuri, rischierà di gettare Sylvia in una fatale spirale di follia e, alla fine, forgerà la sua eredità.
Pochi anni prima, nel 1953, la dottoressa Ruth Barnhouse, tra le prime psichiatre degli Stati Uniti, cura la giovane Sylvia durante i giorni bui trascorsi in un istituto psichiatrico in seguito a un tentativo di suicidio; quello che si instaurerà tra le due è ben più di un rapporto tra medico e paziente e aiuterà la brillante poetessa a tornare sulla strada della letteratura.
Le ultime confessioni di Sylvia P. è un accattivante mistery letterario in cui realtà e finzione si fondono per ridare vita a una scrittrice venerata; dai retroscena sulla nascita della Campana di vetro alla rivalità con Anne Sexton, dalla depressione alla vita matrimoniale con Ted Hughes, l’esistenza di Sylvia Plath viene riscritta attraverso tre narrazioni che, intrecciate con sapienza, compongono un romanzo audace e avvincente
ACQUISTA QUI IL LIBRO.
ACQUISTA QUI IL LIBRO.
Lascia un commento