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Han Kang vince il Premio Nobel per la letteratura

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Il premio Nobel per la letteratura 2024 viene assegnato all’autrice sudcoreana Han Kang “per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana. ”

한 강 Han Kang è nata nel 1970 nella città sudcoreana di Gwangju prima, all’età di nove anni, di trasferirsi con la famiglia a Seoul. Lei proviene da un contesto letterario, suo padre è uno scrittore di fama. Accanto alla sua scrittura, si è dedicata anche all’arte e alla musica, che si riflette durante tutta la sua produzione letteraria.
Han Kang ha iniziato la sua carriera nel 1993 con la pubblicazione di un certo numero di poesie sulla rivista 문학과사회 (Letteratura e Società). Il suo debutto in prosa è arrivato nel 1995 con la raccolta di racconti 여수의 사랑 (L’amore di Yeosu), seguita poco dopo da diverse altre opere in prosa, sia romanzi che racconti. Tra questi c’è il romanzo 그대의 차가운 손 (2002; “Le tue mani fredde”), che riporta evidenti tracce dell’interesse di Han Kang per l’arte. Il libro riproduce un manoscritto lasciato da uno scultore scomparso ossessionato dal fare calchi di gesso di corpi femminili. C’è una preoccupazione per l’anatomia umana e il gioco tra persona ed esperienza, dove nasce un conflitto nell’opera dello scultore tra ciò che il corpo rivela e ciò che nasconde. “La vita è un lenzuolo che inarca su un abisso, e noi viviamo sopra come acrobati mascherati” come afferma racconta una frase verso la fine del libro.

La grande svolta internazionale di Han Kang è arrivata con il romanzo 채식주의자 (2007; ‘La vegetariana’, 2015). Scritto in tre parti, il libro ritrae le violente conseguenze che ne derivano quando il suo protagonista Yeong-hye rifiuta di sottoporsi alle norme dell’assunzione di cibo.

Il lavoro di Han Kang è caratterizzato da una doppia esposizione al dolore, una corrispondenza tra tormento mentale e fisico con strette connessioni con il pensiero orientale.
Nella sua opera, Han Kang affronta traumi storici e regole invisibili e, in ciascuna delle sue opere, espone la fragilità della vita umana. Ha una consapevolezza unica dei legami tra corpo e anima, vivi e morti, e nel suo stile poetico e sperimentale è diventata un’innovatrice della prosa contemporanea.

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