Le prime quindici vite di Harry August
La trama
Ogni volta che muore, Harry August rinasce esattamente nello stesso luogo e nello stesso anno. Un potere o una condanna, che Harry affronta vivendo vite sempre diverse, così da fuggire a un'esistenza prevedibile, cercare la sua strada e dare un senso al tempo che si ripete in circolo, all'infinito. Non sa perché succeda né che ci sono altri come lui, fino al giorno in cui una bambina gli dice: "La fine del mondo sta arrivando. Adesso tocca a te". Le prime quindici vite di Harry August è la storia di quello che Harry fa dopo aver ricevuto questo messaggio, quando capisce che il progresso si sta muovendo troppo in fretta e sta cambiando la Storia e l'intera umanità. In un intrigo che si svela come scatole cinesi da una vita all'altra, Harry attraversa il Novecento fino ai giorni nostri, dalle guerre mondiali al boom economico, passando per le scoperte scientifiche e gli sviluppi sociali del secolo. Una storia di viaggi e sogni, amicizia e tradimento, amore e solitudine, di gioia, lealtà e dello scorrere inesorabile del tempo.
-Paradosso –
Le prime quindici vite di Harry August di Claire North (NNE) è come una cerchio, si apre e si chiude perfettamente con la stessa frase e tutto acquista un senso.
Scrivo questo per te.
il mio nemico.
Il mio amico.
Tu lo sai già, devi saperlo.
Hai perso.
Cosa significano queste cinque righe? Per scoprirlo sarà necessario arrivare alla fine della storia.
Le prime quindici vite di Harry August è un viaggio nei paradossi, e come tutti i paradossi, parte da premesse assurde ma riesce a condurre alla verità. Il protagonista, Harry, non è un uomo come tutti gli altri, la sua vita non inizia e finisce, o meglio lo fa, ma lui è un condannato alla rinascita perpetua.
Si dice ci siano tre fasi dell’esistenza, per quelli di noi che vivono in cicli. Rifiuto, esplorazione e accettazione. Le sfumature che si nascondono dietro a queste tre parole, all’apparenza semplici, possono essere infinite.
August non sa se al mondo esistano altre persone come lui. Un giorno una delle sue vite cambia radicalmente. Una bambina diventa messaggera: il mondo sta per finire. Da qui comincia un viaggio mozzafiato nella Storia, quella con la s maiuscola. Harry attraversa i secoli, i cambiamenti di progresso e tecnologia e verrà in contatto con altre persone come lui.
In questa folle corsa, che dura decine di vite, ci troviamo ogni volta di fonte allo stesso personaggio ma in perenne cambiamento.
Ho già detto che esistono tre fasi di passaggio nella nostra vita. Il rifiuto di ciò che siamo credo che lo avessi già superato quando Phearson mi riempì di allucinogeni psicotropi. Le circostanze mi tenevano a grande distanza dall’accettazione, ma credo che a mio modo stessi tentando di esplorare la mia natura al meglio delle mie possibilità. Nella terza vita provai con Dio; nella quarta, con la biologia. Alla quinta torneremo poi, ma nella sesta tentai di esplorare il mistero di ciò che siamo, anche se con po’di ritardo, con la fisica.
Difficile categorizzare un libro così complesso. Il ritmo incalzante è quello di un thriller, gli intrighi, sono quelli di una storia di spionaggio, le vite a cui sono condannati i protagonisti sono riconducibili a un romanzo fantascientifico, le riflessioni che ne scaturiscono, sembrano quelle di un grande classico.
Cosa significa per Harry vivere e morire ogni volta? Si può vivere davvero sapendo già in partenza quando e come morirai? E’ umanamente sopportabile vedere l’amore della propria vita, di una delle proprie vite, al fianco di qualcun altro? L’amore e l’amicizia resistono al tempo?
Queste sono solo alcune delle domande che si affollano nella mente del lettore. Come se non bastasse l’autrice ha aggiunto quell’alone di mistero, e di intrigo da risolvere che genera altrettanti quesiti.
«Il mondo sta per finire. I mari ribollono, i cieli cadono, e il processo accelera sempre di più. Il corso del tempo lineare sta cambiando, ed è colpa nostra.Siamo stati noi!»
Il paradosso in queste trecento pagine regna sovrano, Harry è testimone di guerre mondiali, crisi economiche, rivoluzioni tecnologiche.
Guardammo in silenzio le torri gemelle cadere nel 2001, ancora e ancora, un circolo vizioso su ogni schermo del paese. Mei disse: «Sto pensando di comprare una bandiera da mettere in giardino» e tre mesi dopo era morta.
Il protagonista, e non solo lui, prenderà diverse decisioni, alcune persino drammatiche. Deciderà di uccidere, di salvare qualcuno, di non fare la chemio… Mentirà e lo farà in maniera spudorata…arrivato a un certo punto, nemmeno lui si accorgerà più se si tratta di finzione o di verità.
Le prime quindici vite di Harry August è….
Una storia ricchissima di dettagli eppure non ne toglierei nessuno. Ognuno ha un senso, persino le ripetizioni. Dopo le prime pagine ci sembra è perfettamente normale che Harry rinasca, che provi le stesse strade o che le cambi.
Al di là della missione per salvare il mondo, al di là delle menzogne del Cronus Club, questo è un libro di riflessione. La vita è davvero una sola? E se lo è, la stiamo sfruttando appieno?
Consigliato per chi ha voglia di evadere ma al tempo stesso ricerca un libro di spessore. Gli amanti dei libri dinamici con colpi di scena verranno accontentati, e anche quelli com me, che hanno voglia di farsi delle domande sull’esistenza leggendo una storia non convenzionale. Alla fine tanto, vi commuoverete tutti.
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2 COMMENTI
Michele
3 anni faDici: “Le prime quindici vite … è come un cerchio”. Un mandala rende meglio l’idea.