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RECENSIONE: Aria di vetro (Elisa Della Scala)

Aria di vetro - Elisa della Scala
RECENSIONE: Aria di vetro (Elisa Della Scala)

Aria di vetro

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
1 marzo 2018

Pagine:
132
Genere:
ISBN:
978-8868812539
Acquista:

La trama

Dodici racconti che ruotano sulla fugacità di certi attimi, sul ruolo del tempo e dei ricordi. L'autrice si interroga sull'effettiva esistenza della realtà e sulle possibilità che si aprono quando ci si ritrova a perdersi in se stessi. Situazioni e storie di vita più o meno quotidiana viste da un'angolazione tutta interiore, un percorso intenso e variegato per cercare di dare un significato più intimo e profondo al presente e alle scelte che compiamo. Fino ad arrivare all'ultimo racconto, il più singolare e complesso di tutti: "Aria di vetro". Un futuro carico di simbologie e riferimenti filosofici. Una misteriosa corsa contro il tempo alla ricerca della realtà stessa, di una verità più intrinseca. Solo raggiunta questa consapevolezza saremo liberi di andarcene zitti, tra gli uomini che non si voltano, con il nostro segreto.

– Folgorante –

Aria di vetro di Elisa Della Scala è una raccolta di racconti, dodici per la precisione, che sembrano slegati uno dall’altro. Sembrano, ma non lo sono.

Non sono un’amante dei racconti perché faccio sempre fatica ad immergermi nelle letture così brevi. Eppure l’opera di Elisa Della Scala ha fatto eccezione. A partire dal secondo capitolo ho seguito sempre, e perfettamente, il filo. Ho viaggiato davvero con questi personaggi. Alcuni si sono persi nei meandri dei pensieri guardando fuori da un finestrino, altri sono rimasti paralizzati dalla consapevolezza mentre cadevano rovinosamente a terra.

[amazon_link asins=’8868812533′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’db7e4419-2f7e-11e8-a39b-cfcad081598a’]Aria di vetro è folgorante. Ogni racconto, anche quelli che sembrano magari più ostici trovano un senso all’ultima riga, che arriva appunto, come una folgorazione. Mi ha spiazzato e stupito e… adoro cambiare idea su qualcosa.

Tutti i personaggi sono persone ordinarie, che fanno i conti, come tutti, con qualcosa di straordinario. Qualcuno cerca l’amore, qualcuno la passione, chi la vendetta… e in questa corsa contro il tempo trovano il senso della vita.

Sempre impegnati a correre, a spuntare righe sulla lista delle cose da fare, non ci rendiamo conto che abbiamo tutti una data di scadenza. Il tempo passa mentre noi corriamo, nella direzione giusta?

Per la strada ci insegna che probabilmente gli strambi non sono quelli che si fermano a guardare il traffico che scorre, forse non è questa la vera perdita di tempo. Dello stesso avviso il racconto Due parole per tempo.

«Chronos era considerato la divinità del tempo per eccellenza, quando invece è il kairos a definirlo. Non solo nel corso, ma soprattutto nella conclusione. Eppure gli uomini continuano a sbagliare,a tenersi stretti i loro orologi. Anche se il valore del tempo non ha nulla a che fare con la sua misura».

Questo libro mi fa pensare al mare. Alcuni capitoli sono amari quasi violenti (Uova di balena e non solo), altri sono beffardi (Vanessa), si prendono gioco del protagonista, altri fanno scappare lacrime dalla commozione (Colazione a letto in America). Onde tutte diverse, con intensità differente che però fanno parte di un unico mare.

Una lacrima mi è scappata proprio con Colazione a letto in America che racconta la storia di un uomo che porta muffin al mirtillo e cappuccino a letto ogni mattina alla moglie. Anche ora che lei non sa più chi sia quell’uomo che passa da lei ogni mattina.

Non mi parla più dolcemente ormai, è quasi un anno che non la sento dire niente. Allora sto in silenzio anch’io. Le sto vicino e la guardo. E penso che anche se non si ricorda più chi sono, io non ho mai dimenticato chi è lei.

Sono rimasta turbata dall’incontro che avviene in Caro John e In treno. Grandi protagonisti i ricordi, quel bagaglio fatto di odori, sapori e colori che ci portiamo dietro e determinano chi siamo.

Un libro in cui le voci sono tutte interiori, si evolvono, cambiano angolazione e giungono a conclusioni differenti, viaggiando, a volte con mezzi di trasporto, a volte solo con la mente.

Aria di vetro è…

Difficile spiegare un libro che va solamente letto. Di solito mi approccio ai racconti in maniera totalmente diversa. Ne leggo solamente uno alla volta e poi li lascio… decantare. Con Aria di vetro non è stato così. Ho sentito proprio l’esigenza di leggerli tutti e in un paio di giorni l’ho terminato.

Una galoppata fino all’ultimo, Aria di vetro. Il più complesso, il più particolare… decisamente quello rivelatore che dà il nome alla raccolta.

La scrittura di Della Scala è scorrevole, delicata anche mentre racconta esperienze ruvide a tratti violente. L’intento del libro diventa ancora più palese quando vengono letti i ringraziamenti.

Questo libro lo voglio dedicare alla gente resiliente.

A tutti quelli che non smettono mai di nutrire i propri sogni (…). E non è vero che le farfalle durano solo un giorno, perché l’anima non sa nulla dello spazio e del tempo.

three-half-stars

Alcune note su Elisa Della Scala

Elisa della Scala

Nata a Roma nel 1977  dopo aver vissuto in provincia di Genova, a Milano e a Torino si è trasferita a Londra dove vive da quasi cinque anni. Nel 2003 ha pubblicato la raccolta di racconti e poesie “Destino Cane” per la casa editrice Il Calamaio. Durante gli anni successivi ha lavorato tra Roma e Milano per alcune produzioni televisive come redattrice/collaboratore testi.Nel 2009 ha co-fondato la indie label Menostorie per la produzione di audio-storie. Con la label  ha fornito testi di vari autori per le audio-storie del programma Domenica Deejay di Radio Deejay, oltre che prodotto e pubblicato su iTunes Store l’audio-storia “Il Fiore Blu” di cui sono l’autrice dei testi. Nel 2014 ha auto-pubblicato il romanzo “La Regina dei Cupcakes” con Createspace. Tra il 2014 e il 2017 con i racconti brevi ha vinto alcuni concorsi della casa editrice Ensemble edizioni. Ad oggi è ideatrice per Libroguerriero della rubrica di recensioni di libri “Libri in viaggio”, oltre a scrivere occasionalmente recensioni di narrativa e pubblicare racconti sullo stesso blog letterario.

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