Cerca...
TOP

RECENSIONE: Un’estate in montagna ( Elizabeth Von Armin)

Un'estate in montagna - Eizabeth Von Arnim - Fazi editore
RECENSIONE: Un’estate in montagna ( Elizabeth Von Armin)

Un'estate in montagna

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
2018-07-12T00:00:00+02:00

Pagine:
192
Genere:
ISBN:
9788893254304
ASIN:
B07DCZ47L6
Acquista:

La trama

Luglio 1919. Dopo una lunga camminata, Elizabeth giunge al suo chalet in montagna e, ancora prima di entrare, si accascia sull’erba fuori dalla porta. È stanca, sfinita, devastata dagli orrori della guerra. Come un animale ferito, cerca sollievo nella solitudine e nella bellezza del luogo: le estati, fra le montagne svizzere, sono calde e fresche insieme, le notti immense e quiete, i pendii profumano di miele. Fino a pochi anni prima, però, la casa, ora così silenziosa, era piena di amici. Ma il giorno del suo compleanno, Elizabeth riceve un regalo inatteso: due donne inglesi giungono per caso allo chalet in cerca di un posto dove riprendere fiato dalla passeggiata e dal sole. La padrona di casa le accoglie, prima per un pranzo, poi per un tè, poi per qualche settimana. E una scintilla di speranza si riaccende. All’allegro terzetto, infine, si aggiunge anche zio Rudolph, un pastore anglicano sessantenne che immancabilmente si innamora della più giovane delle due ospiti, quella con il segreto più vergognoso e il passato più scandaloso... In Un’estate in montagna le descrizioni della natura, dei piccoli piaceri della vita, le letture di una donna altoborghese e le sue interazioni con la servitù si intrecciano con il racconto di una vicenda divertente e intrigante che certo non deluderà i fan dell’autrice.

 – Delicato – 

Un’estate in montagna di Elizabeth Von Armin (Fazi Editore) sembra un inno alla solitudine, ma solo durante le prime pagine. Elizabeth raggiunge il suo chalet in montagna: il panorama è mozzafiato, il sole illumina ogni foglia e il silenzio fa da cornice ad un posto da sogno, in pieno contrasto con il mondo interiore tumultuoso della nostra protagonista. La guerra è finita e dietro di sè ha lasciato morte e devastazione, ignorarlo è difficile persino in un posto così incantevole, tra le montagne svizzere.

I giorni trascorrono mentre Elizabeth tiene un diario, in cui riporta sensazioni e pensieri,  il suo unico desiderio è trovare pace, ma ogni oggetto la riporta indietro con la memoria, quando quella casa era popolata e rumorosa, un confronto amaro che le trasmette solo malinconia.

E’ tremendo assomigliare così tanto a Giobbe.

Come lui, sono stata spogliata di tutto ciò che rendeva la vita incantevole. Come lui, in un tempo brevissimo ma colmo di disastri ho perso quasi tutto quello che amavo. E non c’è stata soltanto la guerra, un uragano terribile che ha abbattuto ogni speranza e fatto strage delle ricchezze della vita, che mi ha travolto insieme a tutti gli altri e si è lasciato alle spalle sangue e rovine; oltre all’angoscia di perdere gli amici, che pure era temperata dalla macabra consolazione di non essere soli nel dolore, c’è la mia esistenza , che è devastata.

Dopo intere giornate in silenzio, sdraiata in mezzo all’erba o immersa in soliloqui, Elizabeth, nel giorno del suo compleanno, riceve un regalo davvero inaspettato: l’arrivo di due sconosciute.

In Un’estate in montagna, racconto dal ritmo decisamente lento, ogni dettaglio ha un significato. Le due ospiti rianimano la protagonista che torna improvvisamente alla vita. Si occupa di loro e cerca di instaurare un rapporto di amicizia con quella coppia stramba. Eppure i giorni passano ed Elizabeth fa fatica a stabilire un rapporto profondo con loro. Parlano ogni giorno, o meglio: “dicono cose” che difficilmente riescono ad andare oltre alla cortesia.

Un giorno però tutto cambia. Sconvolgenti rivelazioni fanno prendere al racconto un’altra piega, il passato di Dolly  (la più giovane) è difficile da digerire, mentre Mrs Barnes cerca di proteggerla in maniera ossessiva.

Tra gesti e sussurri il trio riuscirà a trovare una dimensione, precisamente quella dell’amicizia. La situazione però rischia di diventare soffocante perché in questo idillio a mancare sono gli uomini. Elizabeth si trova a pregare che un uomo, uno qualsiasi, si rechi a fare visita a queste signore per risollevarle, e così accade.  Zio Rudolph, un pastore anglicano sessantenne, fa irruzione nella casa di montagna e si innamora dell’ospite più giovane, Dolly.

Un uomo così tradizionalista, riuscirà ad accettare il passato dell’amata?

Un’estate in montagna è…

[amazon_link asins=’8893253933′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’929f04ad-845d-11e8-9907-0f3f18303993′]Un libro incantevole. Le descrizioni sono minuziose ma mai noiose. Ci sembra di respirare l’aria pulita, quella che dà alla testa come lo champagne, seguiamo le trasformazioni degli stati d’animo che vanno di pari passo con i cambiamenti climatici e sentiamo quel sole che brucia sulla pelle.

Il ritmo è molto lento e di fatto non succede quasi nulla durante quelle settimane allo chalet. Eppure lo stile di Von Armin è ammiccante e seducente. Continuiamo a far scorrere le pagine, e viviamo lo spaesamento di una donna che vuole tornare a tutti i costi alla vita felice del passato, ma purtroppo i ricordi  sono destinati a rimanere tali.

Emerge con chiarezza il bisogno d’amore della protagonista che dopo il disintossicarsi dal mondo, dagli esseri umani, brama il contatto fisico ed intellettuale con altre persone e alla fine lo trova, ma deve sudare per trovare il conforto che cerca.

Il personaggio dello zio strappa un sorriso e alla fine facciamo il tifo per la strana, stranissima, coppia Dolly – Rudolph.

Consigliato per gli amanti della natura, dello stile delicato, dei ritmi lenti e per gli amanti della Von Armin.

three-stars

Alcune note su Elizabeth VonArnim

Elizabeth-Von-Arnim-

Nata col nome di Mary Annette Beauchamp a Kiribilli Point, in Australia, da una famiglia della borghesia coloniale inglese, era cugina della scrittrice Katherine Mansfield. Visse a Londra, Berlino, in Polonia e infine negli Stati Uniti. Si sposò due volte – entrambi matrimoni infelici – ed ebbe cinque figli, fra i cui precettori ci furono E.M. Forster e Hugh Walpole. Fra un matrimonio e l’altro, fu l’amante di H.G. Wells. Fu una scrittrice molto prolifica e di grande successo.

«

»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segui @lalettricecontrocorrente