L'animale morente
La trama
David Kepesh, professore universitario di critica letteraria, è malato di desiderio, e la sua malattia si chiama Consuela Castillo, una ragazza cubana, alta e bellissima, di ventiquattro anni, che sconvolge la sua vita nel modo piú tragico e inaspettato. Sotto la penna magistrale di Philip Roth, figure di uomini e donne ricche di cruda sensualità ridisegnano in modo nuovo l'immutata fragilità degli esseri umani.
– Disubbidiente –
L’animale morente di Philip Roth (Einaudi) è un libro molto particolare. Questa è stata la prima volta che mi sono avvicinata a Roth e devo dire che non sono rimasta delusa. E’ difficile definire questo racconto che sfugge dalle classificazioni e dalle definizioni.
Mi hanno detto che avrei dovuto cominciare da altri romanzi di Roth ma io ho la testa dura e ho scelto comunque di leggere per primo il libro che mi aveva chiamato.
Il protagonista è David Kepesh, un professore universitario con la fissazione per il sesso. Insegna critica letteraria e si porta a letto tutte le studentesse che desidera ma solamente dopo la fine del corso. E’ più di un seduttore seriale perché Kepesh ha bisogno di fare sesso con le altre donne, non semplicemente voglia.
La sua vita viene stravolta dall’arrivo di Consuela Castillo bella studentessa cubana conscia della propria femminilità ma non ancora abituata ad usarla a suo piacimento. Consuela non è come tutte le altre studentesse frequentate in passato. Ha ricevuto un’educazione rigida e conservatrice e dentro di lei abitano due anime: quella cubana e quella americana. Difficile separarle.
(…) Consuela era sempre nei miei pensieri, per questo, con o lei o lontano da lei, non mi sentivo mai sicuro di lei. Il lato ossessivo di tutta la faccenda era terribile. Quando sei stato sedotto da qualcosa, è bello non pensarci troppo e cullarsi nel piacere della seduzione. Ma io non avevo questo piacere; non facevo altro che pensare: pensare, preoccuparmi e… Sì, soffrire.
All’inizio sembra il professore ad esercitare potere su di lei. E’ lui a parlarle di arte, poesia e a mostrarle la biblioteca. E’ sempre lui che suona al piano la musica classica ma è sempre solo a lei ad occupargli la mente. Consuela è così diversa che Kepesh è convinto di perderla, la gelosia lo divora e inquina un rapporto tenuto semi nascosto. Il professore è abbastanza famoso, ospite settimanalmente di una trasmissione tv, è un volto noto in città e Consuela non ci tiene ad essere paparazzata con un uomo che potrebbe essere suo padre e che sicuramente non verrebbe approvato dai genitori così tradizionalisti.
Il nostro protagonista aveva uno sguardo così disincantato sui rapporti umani e sul sesso. Separato dalla moglie non è riuscito ad instaurare un rapporto soddisfacente con il figlio che, ultra quarantenne, è intrappolato in un matrimonio infelice ma non ha il coraggio di uscirne. Ma con Consuelo viene rimessa in discussione la sua intera esistenza. Quella ventiquattrenne diventa una dea da venerare. Il corpo, giovane e bello, ha un potere enorme su Kepesh già sulla via dell’invecchiamento. L’episodio del sangue mestruale, il protagonista prostrato in ginocchio mentre le lecca il sangue colato sulle cosce, è l’immagine che meglio fotografa questo rapporto di dedizione totale.
L’unica ossessione che vogliono tutti: l’ “amore”. Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l’amore ti spezza. Tu sei intero, e poi ti apri in due. Quella ragazza era un corpo estraneo introdotto nella tua interezza. E per un anno e mezzo tu hai lottato per incorporarlo. Ma non sarai mai intero finché non l’avrai espulso. O te ne sbarazzi o lo incorpori con l’autodistorsione. Ed è quello che hai fatto, che ti ha ridotto alla disperazione.
Riuscirà a dire basta e a staccarsene? Basterà la lontananza fisica per porre fine a un’ossessione?
Il finale ci costringerà a riconsiderare i ruoli, ci farà cambiare idea su questi personaggi che sembrano tanto discutibili e ci darà interrogare ancora e ancora.
L’animale morente è…
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Devo ammettere che all’inizio ho mal sopportato questo protagonista così saccente, così crudo e disilluso. Alla fine però, durante una conclusione inaspettata del romanzo, mi ha fatto una grande tenerezza. In queste pagine non c’è soltanto la passione bruciante della coppia: c’è tutta la vita del professor Desiderio e forse non è stata così clemente con lui.
Consigliato per chi ha voglia di immergersi in una storia originale, controcorrente e che lascia quel senso di angoscia che non ti abbandona, nemmeno dopo aver finito il libro.
1 COMMENTO
fulvia castagna
4 anni faho scelto il libro l animale morente non a caso e l ho trovato bellissimo ma difficile e nello stesso tempo unico .