Nero
La trama
Esiste un’età giusta per morire d’amore?Nero è la storia di Guido, di come la vita lo abbia messo di fronte a tante prove, alla perdita e alla scoperta. Nero è la storia di come le aspettative non sempre siano soddisfatte, ma anche di come si possa trovare il modo di non perdere la speranza. Emanuele Lagomarsino ci racconta la parabola discendete dell’esistenza di Guido e ci affida un potente lumicino di speranza, perché non è detto che perdere tutto sia la fine.
– Dolore e accettazione –
Nero di Emanuele Lagomarsino (Panesi Edizioni) è un libro sul dolore, sull’accettazione e sulla rinascita. La storia è quella di Guido un adolescente prima e adulto poi, che si innamora, soffre e cerca la forza di rialzarsi.
Facciamo la sua conoscenza quando è ancora un ragazzino. Con lui affrontiamo l’ansia del primo giorno di scuola, guardiamo i volti sconosciuti degli altri studenti e valutiamo la scelta del banco, mi è scappato un sorriso quando mi sono ricordata di quanto fosse importante scegliere la postazione giusta.
Angoscia a parte, il primo giorno di scuola superiore sarà per Guido una giornata da incorniciare. Credete nel colpo di fulmine? Guido l’ha avuto per Lisa, la compagna di classe dai capelli corvini e la sensualità spiccata.
Troppo timido per trovare il coraggio di parlarle rischia di rimanere intrappolato in “in limbo di disperazione interiore”. Corteggiarla e prendersi un due di picche o continuare a guardarla desiderandola? Fortunatamente per lui interverrà Luca, diventato da pochi mesi il migliore amico del protagonista e i due riusciranno finalmente a stabilire un contatto.
Gli anni passano e in un battito di ciglia ci ritroviamo catapultati nel 2016, dieci anni dopo quel primo incontro. Scopriamo che Guido e Lisa stanno ancora insieme ma hanno dovuto superare – ammesso che l’abbiano fatto – un lutto che li ha segnati parecchio. Ma a turbare la tranquillità di Guido e delle famiglie è il comportamento di Lisa. Un giorno non rientra a casa e sparisce. Dove cercarla?
Non voglio svelare troppo dirò solo che la sparizione di Lisa avrà un tragico epilogo: la morte. E’ qui che comincia il percorso di Guido che prima si guarda indietro attaccandosi a ricordi e sensazioni e poi prova ad andare avanti, partendo lasciandosi tutto alle spalle oppure andando incontro proprio al lutto.
Il sapone di Lisa, lo spazzolino di Lisa, l’accappatoio di Lisa.
Possibile che non ci si renda conto di come una persona riempia uno spazio con la propria presenza e il proprio ricordo fino a quando quella persona non è più tra noi?
Il nostro protagonista si trova di fronte a scelte difficilissime, da quelle che sembrano più banali: può buttare la roba della compagna? Ne ha il diritto? O dovrebbe tenere tutto? A quelle più difficili.
Affronta il senso di colpa, di abbandono e di disperazione. Sentimenti ai quali prima cerca di resistere e poi si abbandona. Nessuno in famiglia riesce ad aiutarlo. I parenti di Lisa scompaiono dalla storia così come sono entrati, mentre quelli di Guido cambiano repentinamente (e direi inspiegabilmente) comportamento.
Il ragazzo troverà un appiglio grazie ad una sconosciuta, Patty, e non mancheranno note inquietanti e con un pizzico di paranormale.
I libri però, anche e soprattutto in questo momento di dolore, saranno i compagni di viaggio più fedeli.
Prese in mano Norwegian Wood e lo aprì in una pagina a caso: “Per quanto una situazione sia disperata, c’è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c’è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all’oscurità”.
Un altro personaggio tenderà la zampa a Guido: Nero. Scoprirete come, solo leggendo il romanzo.
Nero di Emanuele Lagomarsino è…
[amazon_link asins=’B07H16719N’ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’ce439e32-b045-11e8-a7f6-7797ede9cc66′]Un libro sull’accettazione del dolore e della morte che fa inevitabilmente parte della vita. Nero è un racconto originale, non ci pone di fronte alla solita storia e forse per questo nel giudizio sono stata un po’ più severa.
Le pagine sono piene di dettagli, in alcuni passaggi decisamente troppi che non aggiungono (o non toglierebbero) nulla alla storia. La prima parte è decisamente quella che ho preferito perché ho trovato il finale un po’ troppo frettoloso. Pagine e pagine sul dolore, sul viaggio, in senso letterale e metaforico, e poi troppo poche alla fine, quando Guido intravede la luce. Avrei voluto sapere di più anche su Lisa, mentre ho apprezzato molto la descrizione del dolore di Guido quando torna a casa, in quel nido d’amore che tanto amava e che si è trasformato in una prigione di ricordi e sofferenza.
Nel complesso è un romanzo gradevole, si percepisce la passione dell’autore per la letteratura. Ci sono diversi riferimenti a libri che conosco e devo ammettere di avere molti punti in comune con Guido adolescente. Gli stessi gusti in fatto di libri, lo stesso stile di vita da ragazzina tranquilla amante della tranquillità e dei personaggi inventati.
Consigliato per chi ha voglia di leggere una storia che sì, può far male ma che contiene un messaggio di speranza.
Non perdetevi le altre recensioni su…
Ecco gli altri blog che hanno recensito Nero di Emanuele Lagomarsino.
- Reading At Tiffany
- Esmeralda Viaggi e Libri
- Leggendo Romance
- Il colore dei libri
- Il salotto del gatto libraio
- Le Recensioni della Libraia
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