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RECENSIONE: Nulla, solo la notte (John Edward Williams)

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RECENSIONE: Nulla, solo la notte (John Edward Williams)

Nulla, solo la notte

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
2014-02-26

Pagine:
144
Genere:
ISBN:
9788876255120
Acquista:

La trama

Nei due anni e mezzo di guerra che John Williams trascorse tra India e Birmania, tra il 1942 e il 1945, scrisse il suo primo romanzo, Nothing but the night. A soli vent’anni il giovanissimo scrittore raccontò la giornata di un giovane borghese della California, scrivendo forsennatamente nelle lunghe ore vuote che caratterizzavano la vita di certe zone periferiche al conflitto mondiale. Al suo rientro negli Stati Uniti Williams riuscì, un anno prima di laurearsi, a far stampare il suo primo romanzo. Vicino al mondo descritto da John Fante (anche lui di Denver) con un tono trasognato e a volte ironico, Arthur Maxley ci ricorda l’Arturo Bandini che vaga per le strade di Los Angeles incontrando i personaggi più disparati. Qui Arthur è un dandy che seguiamo in una giornata scandita da incontri significativi (un amico con il sogno di acquistare una macchina tipogrfica e stampare poesie, il padre distante e una donna bella, ma disperata) Rappresentati all’interno di un diner, di un hotel di lusso o di un night, gli interlocutori di Arthur sono dei compagni di viaggio con forti personalità, ognuno di loro una musa ispiratrice per cercare di comprendere la solitudine umana.

– Toccante –

Ammetto che nei confronti di John Williams avevo un pregiudizio. Avendo letto, amato e sottolineato fino all’inverosimile Stoner, leggendo Nulla, solo la notte, mi aspettavo qualcosa di simile. Simile perché, essendomi innamorata di Williams e avendo letto anche la sua biografia, sapevo che nessuna opera è paragonabile a quella che racconta la vita del mediocre professore universitario, ma pensavo che l’avrei adorato nello stesso modo. E in parte è vero. Il pregiudizio positivo non è stato del tutto disatteso.

Il protagonista è Arthur Maxley, anche lui come Stoner, è un insicuro che non riesce a prendere del tutto parte agli eventi della vita, anzi, li subisce.  Il libro è breve, un centinaio di pagine per raccontare una sorta di metamorforsi compiutasi grazie all’incontro con una donna.

[amazon_link asins=’8864117024′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e66d1d59-a806-11e7-87bf-ab988ea1b212′]Ecco che cosa univa gli uomini e le donne: non l’incontro delle loro menti e delle loro anime, non la congiunzione dei corpi nell’oscura follia della copula. Niente di tutto ciò. Era il bisogno sottile di creare un vinvolo, un legame più fragile del merletto più delicato. Era per questo che lottavano incessantemente – e sempre, in fondo, da soli; era per questo che si amavano e si odiavano, si avvicinavano e si separavano. Soltanto per quel piccolo filo, che non potevano mai misurare, per paura di distruggerlo; soltanto per quel filo delicato, che non potevano mai annodare, per paura di spezzarlo in due.

Arthur conosce questa donna in un bar, l’atmosfera interiore del protagonista è tetra. Delusioni su delusioni si accumulano nella sua testa e un’irrequietezza che non riesce a mandare via lo tormenta… il viaggio in compagnia della seduttrice è a tratti spaventoso, ma non sono riuscita a staccarmi dalla storia finchè non l’ho finita.

Nulla, solo la notte è…

Il romanzo è un romanzo d’esordio. Williams ha vent’anni e non è ancora l’autore maturo che ha realizzato il capolavoro Stoner. Eppure lo stile,  la descrizione del protagonista con i sentimenti travagliati e l’incapacità di esprimere sentimenti e prendere posizioni, porta il lettore in una dimensione che non vorrebbe abbandonare. A tratti difficile da seguire, a causa delle continue digressioni,  rimane comunque un racconto di qualità. Nulla, solo la notte è sì acerbo, ma toccante.

 

three-stars

Alcune note su John Edward Williams

John Edward Williams

Nato nel 1922 in una famiglia di modeste condizioni economiche del Texas, si iscrisse all’Università di Denver solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, durante la quale fu di stanza in India e in Birmania dal 1942 al 1945. Rimase a Denver per tutta la vita, dove insegnò Letteratura inglese presso l’Università del Missouri e dove morì nel 1994. Poeta e narratore, John Williams è stato finalmente riscoperto negli ultimi anni, diventando un vero e proprio fenomeno di culto a livello internazionale. Tra i romanzi più celebri, oltre ad Augustus,  StonerButcher’s Crossing  e Nulla, solo la notte.

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