Il maestro e Margherita
La trama
Accusato di essere un antiproletario al soldo dei "nuovi borghesi", e sottoposto a un fuoco concentrato di critiche e umiliazioni (erano gli anni cupi dello stalinismo), Bulgakov dedicò gli ultimi anni della sua vita alla stesura di questo grottesco, ferocemente satirico, metafisico, esilarante capolavoro. La riscoperta de "Il Maestro e Margherita" avvenne solo intorno al 1960, ma il successo, sia in Unione Sovietica sia in Occidente, fu immediato e sbalorditivo. Era nato uno dei miti letterari del nostro tempo. Introduzione di Giovanni Buttafava.
-Sorprendente –
Il Maestro e Margherita di Michail Afanas’evič Bulgakov (Garzanti) è un libro che mi ha aspettato per anni. Solamente pochi giorni fa, per caso, parlando con uno sconosciuto, ho deciso di leggerlo.
«…chi sei, dunque?– Io sono una parte di quella forza che eternamente vuole il Male ed eternamente compie il Bene.»(Goethe, Faust)
Da quando a diciannove anni si era sposata ed era andata a vivere nella villetta, non aveva conosciuto felicità. Oh numi, santi numi! Cosa mancava dunque a questa donna?! Cosa mancava a questa donna, nei cui occhi ardeva sempre una fiammella indecifrabile, cosa mancava a quella strega leggermente strabica da un occhio, che quel giorno di primavera si era ornata di mimose?
Margherita si sentì libera, libera da tutto. Inoltre capì con estrema chiarezza che era accaduto proprio quello di cui aveva avuto presentimento la mattina, e che stava abbandonando per sempre la villetta e la sua vita spassata. Ma da questa vita passata si staccò tuttavia un unico pensiero: bisognava ancora assolvere un ultimo dovere prima dell’inizio di qualcosa di nuovo, di straordinario, che la attirava in alto, nell’aria.
Hai pronunciato le tue parole come se non riconoscessi le ombre, e neppure il male. Abbi la bontà di riflettere su questo problema: cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il male, e che aspetto avrebbe la terra, se ne sparissero le ombre? Sono gli oggetti e le persone che producono le ombre. Ecco l’ombra della mia spada. Ma ci sono anche ombre di alberi e di esseri viventi. Non vorrai per caso scorticare tutto il globo terrestre, estirpandone tutti gli alberi e tutto ciò che è vivo, per la tua fantasia di godere la luce nuda? Sei stupido.
Il Maestro e Margherita è…
Un libro sorprendente. Non mi aspettavo di trovare tutta questa ricchezza. Dalla filosofia, passando per la religione, arrivando ai riferimenti biografici e alla letteratura. Le grottesche situazioni in cui ci troviamo mi hanno spaventata. Per quasi tutta la prima parte non sono riuscita a godermi il libro a dovere perché avevo paura di perdermi riferimenti, battute nascoste… nella seconda parte mi sono lasciata andare ed ho sottolineato tantissime frasi.
– Lei non è Dostoevskij -, disse la donna, disorientata dal discorso di Korov’ev.– Be’, chi lo sa, chi lo sa – ribattè quello.
-Dostoevskij è morto,- disse la donna, ma non troppo convinta.
-Protesto!- esclamò indignato Behemot. – Dostoevskij è immortale!
15 COMMENTI
Beatrice
1 anno faVado a comprare questo libro: ho voglia di leggere questo libro.
Sandro
2 anni faLa penso esattamente come Lei. Ho fatto molta fatica a terminarlo. Più volte ero tentato di smettere di leggerlo. Non ne ho capito il senso
Diego
4 anni faSono contrario ai libri elenco telefonico, un tanto al kilo. Alcune opere andrebbero suddivise in volumi di dimensioni contenute, maneggiabili, e leggibili, mi riferisco ai caratteri usati per la stampa, adatti ai contratti delle assicurazioni. E’ una mancanza di rispetto per il lavoro e la vita dell’autore e del traduttore. A quest’ultimo va la mia riconoscenza perche’ grazie a lui posso scoprire mondi che mi sarebbero preclusi. In un’opera tradotta rimane la traccia della loro presenza. Credo che ogni opera debba presentarsi al lettore senza introduzioni, e apparati critici e biografie. Ognuno prende dall’opera quello che riesce, se poi lo desidera cerca altre informazioni.
Ho iniziato a leggere oggi a 67 anni il Maestro e Margherita: colpo di fulmine.
Andrea
4 anni faBella recensione (sì, è una recensione…).Il libro come dici giustamente non è leggero, e bisogna anche avere una certa conoscenza sia della letteratura russa che della vita sotto il regime sovietico per ambientarsi; altrimenti sembra solo una favola per matti come i suoi protagonisti (tutti, compreso Woland, che poi è il personaggio meno riuscito, inevitabilmente: il diavolo lo è sempre). Del resto il vero demonio è appunto quello che che tenta di metter ordine, invece che disordine: il Luogo Comune, lo Stato, l’Ideologia, la Burocrazia, l’Illusione (la Grande Illusione) di un ordine migliore, non importa quale. Ma benché sia un libro da leggere secondo me non è irrinunciabile come altri del e sul XX secolo, che qui mi guardo bene dal citare, tranne un paio, entrambi scritti in tedesco e entrambi ambientati nello stesso periodo storico, ossia La Montagna Incantata (anche Mann ha voluto-dovuto altrove misurarsi col Faust) e L’Uomo senza Qualità. Due libri per certi versi ben più “pesanti” del surreale Maestro e Margherita, ma che per me sono stati invece molto più scorrevoli e leggeri. Perché un libro è scritto innumerevoli volte, da ogni diverso lettore.
tizi
4 anni faciao, sono capitata qui per caso cercando recensioni di questo libro. lo sto leggendo adesso (sono quasi alla fine della prima parte) e mi ero un po’ persa. ora grazie alle tue parole ho grandi aspettative sulla seconda parte e non vedo l’ora, come dici tu, di lasciarmi andare e riannodare i fili. spero di riuscire anch’io a cogliere la grandezza di questo libro e ad amarlo come hai fatto tu. grazie per questo bel post!
VLADIMIR GRATCHEV
4 anni fai tempi che viviamo ora sono simili a quelli descritti nel romanzo. Sono gli indizi, che maggior parte nega
Lucia
4 anni faVado contro corrente.
Lo sto finendo ora: sono al penultimo capitolo.
Ho fatto una fatica immane a capire di chi si parlava in molti momenti ( colpa anche dei nomi russi con cui non ho familiarità.
Mi ci sono addormentata sopra tutte le sere dopo una facciata e mezza.
Non ne ho capito il senso.
Mi sono piaciute soltanto le pagine di Ponzio Pilato e Margherita quando si trasforma.
Woland neanche lontanamente cattivo quanto Satana.
Non vedo k’ora di finirlo per passare ad oltre. Ma davvero non comprendo l’entusiasmo di chi me lo ha consigliato definendolo “capolavoro “
Sandro
2 anni faLa penso esattamente come Lei. Ho fatto molta fatica a terminarlo. Più volte ero tentato di smettere di leggerlo. Non ne ho capito il senso
Lorenzo
4 anni faIn vita mia non ho mai letto nulla di così intenso, completo, immaginifico. Invidio incredibilmente chi vi si avvicina per la prima volta.
Lucia
4 anni faPosso chiedere perché lo reputa così meraviglioso ?
Luca
6 anni faPer me il libro della vita. Una volta, per un caso fortuito e irripetibile, mi sono trovato nella condizione di poter esprimere un desiderio con un ricco moscovita. Gli chiesi senza esitazioni di poter visitare tutti i luoghi di Mosca citati nel libro. Siccome a lui sembrava poco, aggiunse la visita esclusiva della casa dello scrittore, per 2 ore a me riservata… no, per carità, nessuno fu cacciato a a causa mia, semplicemente ottenne l’apertura anticipata in un giorno nel quale non era prevista. Una giornata indimenticabile…
Furendaaa
6 anni faAnche a me era stato consigliato e ha dovuto aspettare tanto tempo (il consigliante si stufò di aspettare e me lo regalò).
Letto tre-quattro volte, è uno dei miei preferiti in assoluto!
nicoletta
6 anni fagrazie, giace da secoli nella mia libreria….che si avvicini il momento?
elisa
6 anni faè nella mia lungaaaaa lista dei libri da comprare
Alessandra - La lettrice controcorrente
6 anni fa AUTHORCompra!