Miss Marple nei Caraibi
La trama
Miss Marple nei Caraibi Miss Marple è nei Caraibi, letteralmente spedita in vacanza dal nipote Raymond. Il luogo è splendido, il clima ideale, eppure l'anziana signora non si trova a suo agio, lontano dal villaggio di St Mary Mead, e soprattutto si annoia. L'unico diversivo consiste nell'ascoltare i racconti del maggiore Palgrave, instancabile narratore di avventure di caccia, vecchi scandali e omicidi rimasti impuniti. Un noioso tran-tran, insomma, se non fosse che proprio dopo uno di questi racconti il maggiore viene ritrovato cadavere. E Miss Marple intuisce subito che non si è trattato di una causa naturale. Possibile che qualcuno abbia voluto tappare la bocca al vecchio ufficiale? E dove è finita la fotografia che Palgrave in una delle ultime occasioni aveva detto di volerle mostrare? Dimenticata la noia, l'intrepida zitella è pronta a gettarsi a capofitto in una nuova indagine.
– Incalzante –
Miss Marple nei Caraibi di Agatha Christie (Mondadori) è il libro che ho scelto per la tappa di giugno della Read Christie 2019 (QUI trovate tutte le tappe). Una storia ambientata lontano dal Regno Unito, anche in questo caso c’era solo l’imbarazzo della scelta ma io, ho voluto dare una seconda possibilità a Miss Marple e devo dire che… a tratti l’ho trovata simpatica. Insomma, possiamo dirlo, ho rivalutato Miss Marple.
Miss Marple, convinta dal nipote, parte per le vacanze e si stacca dal clima grigio e piovoso dell’Inghilterra ma qui la nostra vecchina, e forse proprio per questo mi è piaciuta di più, si trova in un ambiente troppo diverso dal suo. La presunzione se ne va per lasciare spazio allo spaesamento, alla noia – tutte le giornate l’una uguale all’altra – e forse un po’ di malinconia, perché comunque Miss Marple soggiorna sola e la sua compagnia è fatta di piccoli rituali: come il lavoro ai ferri.
Mi piacciono gli occhi di Miss Marple, descrive la realtà in modo decisamente buffo: le orchestre che fanno baccano, le persone strambe o sfacciate che le sfilano davanti, gli usi degli “indigeni”… ma presto l’insolita routine dei Carabi verrà interrotta e lì la nostra signorina si troverà davvero a proprio agio.
Ma prima dobbiamo fare un passo indietro. Sicuramente alla nostra protagonista non manca la parlantina ed ecco che tra il mare cristallino e il sole incandescente comincia a scambiare impressioni e sensazioni con gli altri ospiti del Gold Palm Hotel. Tra questi spicca senza dubbio il vecchio maggiore Palgrave che tra ricordi di gioventù e aneddoti di prima, seconda e terza mano, cattura l’attenzione della signorina. Come? Raccontandole la storia curiosa di un omicida: uccise due donne e fece passare i delitti per suicidi. “La volete vedere la foto di un omicida?”, ma il maggiore non ci mostrerà mai la foto: qualcosa attira la sua attenzione e l’istantanea viene rimessa via. Palgrave morirà quella stessa notte.
Miss Marple non ci mette molto a collegare la morte con la foto, eppure la dipartita del maggiore viene archiviata come naturale.
Citò a bassa voce queste parole di Shakespeare: “Duncan è morto. Dopo la febbre angosciosa della vita, dorme bene!”. Ormai non c’era più nulla che potesse danneggiare il vecchio maggiore. Se n’era andato molto lontano, dove il pericolo non sarebbe riuscito a raggiungerlo. Era solo una coincidenza, il fatto che fosse morto proprio quella notte? O non si trattava di coincidenza? I medici accettano così facilmente la morte dei vecchi…
La tenacia di Miss Marple ci porta a caccia di indizi con l’aiuto di tanti personaggi che sembravano destinati a rimanere in secondo piano. Il metodo della signorina è sempre lo stesso, dubitare di tutto: anche delle informazioni base, soprattutto di quelle.
In Miss Marple nei Caraibi i personaggi sono tanti, all’inizio ho fatto un po’ di fatica ma poi ognuno ha delle caratteristiche ben definite, ed è impossibile confonderli. I giorni trascorrono in relativa tranquillità (non per la zitella inglese) finché non viene ritrovato un altro cadavere. A quel punto la soluzione ci è quasi chiara – persino per me che non indovino mai l’assassino – e la prontezza di Miss Marple servirà per salvare una vita.
“Qualcuno l’ha buttata in acqua, non c’è dubbio”.
“Capisco. O per lo meno credo di capire. Per questo dicevate un attimo fa che il caso era semplice. Greg Dyson faceva parte dei sospetti e alla fine vi siete resa conto che è stato lui, vero? E’ questo che pensate? E ora avete paura che lui riesca a cavarsela”.
Miss Marple respirò a fondo: “Signor Rafiel, per favore, abbiate fiducia in me. Dobbiamo impedire che venga commesso un altro delitto”.
“Mi sembra di aver capito che il delitto è già stato compiuto”.
“Questo assassinio è stato commesso per errore. Da un momento all’altro ne sarà commesso un altro. Non c’è tempo da perdere. Dobbiamo impedire che avvenga. Dobbiamo andare là subito”.
Miss Marple nei Caraibi è…
Un giallo incalzante. La protagonista verso la fine mostra tutti gli indizi che ha raccolto durante le indagini e in effetti, in questo modo, è piuttosto facile arrivare alla soluzione. Mi è piaciuto questo romanzo soprattutto perché ci mostra la Signorina sotto un’altra veste. Le sue considerazioni più di una volta mi hanno fatto riflettere. Persino quando si parla di romanzi moderni, pieni di sesso e aspettative, Miss Marple ha una marcia in più. In Miss Marple nei Caraibi la nostra investigatrice non è saccente e bigotta. Ha uno sguardo velato di malinconia, è saggia e tenace. I personaggi che le faranno da spalla sono simpatici e originali e la storia è come sempre scorrevolissima.
La mia difficoltà nel raccontare i gialli persiste, non so mai quanto svelare e quanto nascondere, però questo mi è piaciuto e mi ha fatto trascorrere ore piacevoli. Christie è sempre una garanzia.
Consigliato per gli amanti dei gialli classici, per chi con il caldo ha bisogno di rifiatare per qualche ora e per chi come me vuole dare un’altra possibilità all’irritante zitella: vi piacerà.
2 COMMENTI
Sandra
5 anni faNon tra i migliori della Christie, ma dà quell’aria da vacanza che in estate funziona. Partecipai a un brunch con delitto su questa storia, purtroppo però molti anni dopo averlo letto e avevo dimenticato chi fosse l’assassino.
Alessandra - La lettrice controcorrente
5 anni fa AUTHORPerò qui Miss Marple non è insopportabile come al solito! Per quello mi è piaciuto 😉