Oggi vi parlo di una casa editrice della mia zona e lo faccio con orgoglio e soddisfazione. Si tratta di AltreVoci Edizioni, composta da Aldo, Annalisa, Debora, Francesco e Marco che si presentano così:
Carlo lettore, immagina insieme un’editor, un libraio, due scrittori e una redattrice culturale e social media manager, in un piccolo ufficio a due passi dalla spiaggia. Sembra quasi una storia che fa ridere. Le risate in effetti sono la seconda cosa che tiene insieme il gruppo. Perché la prima sono le storie, appunto. Quelle che da tanti anni ci accompagnano, che sono state passione e poi lavoro, in molte forme differenti per ognuno di noi e che ci hanno fatti incontrare e diventare amici. E questa di storia, la nostra, di questo progetto che abbiamo chiamato AltreVoci Edizioni, ve la presentiamo oggi, all’inizio di un anno speciale, il 2020, ma che stiamo preparando in realtà da diverso tempo.
Ci piacerebbe raccontarvi dei retroscena, delle risate, delle videochiamate, delle nevrosi e dei dubbi che in questi mesi hanno caratterizzato le nostre riunioni, ma avrete tempo di conoscerci meglio. Per ora, quello che vogliamo raccontarvi è la nostra felicità nel presentare un progetto in cui crediamo profondamente: AltreVoci Edizioni è la casa editrice nata dalla passione e dalla professionalità di ognuna di queste persone, dal desiderio di portare a voi lettori nuove storie, voci e testi selezionati con cura – maniacale, aggiungerebbe qualcuno – , attenti alle pubblicazioni quanto ai rapporti con gli autori, che sono la gemma più preziosa per un editore.
Le strade da percorrere insieme saranno tante e tutte da immaginare: narrativa di viaggio, autori e classici da riscoprire, giallo e noir, romanzi contemporanei. Altre voci, interpreti del presente o del passato, che in qualche modo scardinano certezze e stereotipi, che si distinguono per tematiche affrontate, luoghi – reali o simbolici – da esplorare, punti di vista e modalità narrative.Immaginateci qui, allora, nel nostro ufficio troppo piccolo per contenere tutti i progetti e le storie che, se la fortuna ci assiste, non vediamo l’ora di realizzare.
Il 7 agosto in libreria è uscito Come Acqua di Roberto Chilosi, mentre oggi, 12 agosto troverete in libreria Il tempo che faceva di Aldo Boraschi. Vediamoli nel dettaglio.
Come acqua di Roberto Chilosi
Un uomo innamorato dell’acqua e la sua canoa: il risultato di questo incontro è Come acqua, un libro che è insieme romanzo d’avventura, autobiografia e cronaca di viaggio. Un lungo racconto in cui si fondono l’insaziabile curiosità per l’ignoto, la sfida contro i propri limiti umani e sportivi, e la riconquista di una vicinanza al sé più profondo. Viaggi, spesso solitari, in mezzo a una natura primitiva e violenta e a una bellezza che incanta senza lasciare alcun margine di errore. L’autore, con il suo stile immediato e senza nascondere nulla, trasporta il lettore sulle rapide sudamericane, nel sacro Tibet, nella sconosciuta Tasmania. Ma il cammino si spinge anche intorno alle sue fragilità più umane, che solo nell’acqua si disvelano completamente.
Il tempo che faceva di Aldo Boraschi
Gelinda Rustichetti ha vissuto tutta la sua vita a Senzunnome, paese dalla geografia incerta e dalla storia compromessa da una frana che ha distrutto l’ufficio anagrafe, cancellandone il passato. Beata Nocentini è invece una giovane ragazza che porta addosso fin da piccola la fama di “scema del villaggio”. Due anime solitarie che non possono far altro che incontrarsi e incastrarsi alla perfezione. I racconti di Gelinda, riportati per tanti anni nei suoi quaderni e poi tramandati a Beata, diventano la memoria degli avvenimenti e dei personaggi che hanno segnato il borgo. Un continuo susseguirsi di uomini e donne, di storie reali, sincere, ricche, che Gelinda osserva dal suo Bar Gelateria. Il tempo che faceva è un’ode all’arte del raccontare, del guardare il mondo attorno a sé e riportarlo indelebilmente sulle pagine della Storia.
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