Oggi voglio parlarvi di un’idea un po’ folle che si è affacciata nella mia mente qualche giorno fa e a cui ho già dato un nome: Poesia non ti temo, creando anche un hastag su Instagram.
Durante il periodo della quarantena, ho voluto sperimentare. Mi sono avvicinata così alla poesia scoprendo la bellezza della raccolta: Felice come la coda di un cane (Trovate qui la mia recensione). Colpo di fulmine già dalle prime parole e allora ho pensato “Perché non provare a scoprire questo genere letterario?”.
L’altro giorno ho preso il coraggio, sono tante le remore che mi sono fatta. La paura più grande non riguarda le critiche (che tanto arriveranno) ma quella di non riuscire a capire davvero i componimenti. Lo spazio della Lettrice controcorrente però è prima di tutto condivisione: leggo qualcosa e ve ne parlo sempre, nel bene e nel male. Ve ne parlo anche quando un libro è risultato oscuro, quando temo di non aver capito qualcosa. Ho usato questi canali per chiedere consigli, chiarimenti, spunti. E così da oggi vi dico che qui proverò a parlarvi anche di poesia, con tutti i limiti del caso, con il mio modo genuino e sincero di riportarvi sensazioni e impressioni e spero tanto che anche questa volta mi supporterete.
Nelle prossime settimane quindi, troverete nuove recensioni sulle raccolte poetiche che sto leggendo. E chissà, magari riuscirò a convincere qualcuno a seguirmi in questa piccola grande impresa.
Lascia un commento