Come ogni anno sono pronta con la lista dei libri che vorrei ricevere per il compleanno (tanto non li ricevo maiii) mancano solo dieci giorni… chi vuole intendere intenda!
Il tempio di fortuna di Elodie Harper
Il tempio di fortuna di Elodie Harper (Fazi Editore) tradotto da Giulia Gresti. Sono trascorsi tre anni da quando Amara ha lasciato Pompei allontanandosi da Rufo e dalla figlioletta Rufina. Ora, grazie al suo patrono Demetrio, vive alla corte imperiale di Roma: è una donna libera e influente, vicina alle personalità politiche più potenti. Nonostante lo sfarzo che la circonda e gli abiti e i gioielli costosi con cui Demetrio la vizia, la nostalgia dei suoi cari è sempre più dolorosa e, quando il volubile Domiziano minaccia la sua sicurezza, la ruota della dea Fortuna sembra girare a favore di Amara, che può finalmente abbandonare la capitale per tornare a casa. Ma è il 79 d.C. e il Vesuvio è sempre più irrequieto, i terremoti si fanno più violenti e gli abitanti di Pompei si chiedono se vadano presi come oscuri presagi o accettati come parte della quotidianità. In un crescendo di paura, Amara deve ancora una volta lottare per la propria vita e per quella di coloro che ama di più, tra cui la valorosa gladiatrice Britanna e il saggio Plinio, e lasciarsi alle spalle chi l’ha sempre usata; primo tra tutti Felicio, il proprietario del lupanare di Pompei, ma anche Demetrio, che attende il suo ritorno a Roma per prenderla in moglie.
Dalla corte imperiale fino alle pendici del Vesuvio, ormai pronto a esplodere, continua il difficile e coraggioso viaggio di Amara verso la libertà; questa volta, però, non c’è in gioco solo la sua salvezza, ma anche quella di sua figlia e dell’uomo che ama. Una conclusione emozionante per una grande storia di determinazione e resistenza femminile. ACQUISTA QUI IL LIBRO
Beduina di Alicia Erian
Beduina di Alicia Erian (Adelphi Edizioni) tradotto da G. Oneto . “Questo libro è una pura delizia. Una Lolita dai ritmi più cinematografici, un giovane Holden sullo sfondo della guerra del Golfo: può far pensare a tanti antenati letterari ma fondamentalmente ha la sua voce, fresca, ironica, sorprendente, irritante. È la voce di Jasira, tredicenne mandata a vivere a Houston con il padre libanese, che si ritrova a fare i conti con il suo corpo che cresce troppo in fretta e fa uno strano effetto agli uomini. Tra la scuola che non le piace e la casa che al pomeriggio è troppo vuota, travolta dai suoi orgasmi e manipolata da un vicino che potrebbe essere suo padre e sarà il suo primo seduttore, Jasira scopre il sesso, muovendosi in territorio sconosciuto, e non ha nessuno che l’aiuti a fare il punto sulla mappa. Potrebbe essere un disastro ma c’è Melina, la vicina incinta e già piuttosto materna, e allora si può cominciare a sperare nel futuro e nell’amore, che è poi quello che tutti, Jasira per prima, cerchiamo.” (Cristina De Stefano) ACQUISTA QUI IL LIBRO
Martire! di Kaveh Akbar
Martire! di Kaveh Akbar (La Nave di Teseo) tradotto da Chiara Spaziani. Sin da molto piccolo Cyrus Shams ha dovuto fare i conti con la morte. Quando aveva pochi mesi la madre, Roya, rimase uccisa in un terribile disastro aereo causato da un incrociatore americano che abbatté, per errore, l’aereo di linea iraniano su cui viaggiava. Il padre, Ali, alla ricerca di un futuro diverso, e per tentare di fuggire al dolore, si trasferì con il piccolo Cyrus proprio negli Stati Uniti, lavorando per il resto della vita in un allevamento di polli nell’Indiana, fino a spegnersi improvvisamente mentre il figlio era al college. Cyrus, infatti, grazie alla sua intelligenza vivace e al talento per la poesia si era garantito una borsa di studio in una buona università, dove aveva anche avuto le prime esperienze con alcol e droghe. Esperienze che ben presto si erano trasformate in una dipendenza sconfitta a fatica. Ora, a ventinove anni, Cyrus ha un obiettivo: fare in modo che la sua morte non sia priva di senso come quelle dei genitori. È affascinato, fino quasi all’ossessione, dai “martiri”, uomini e donne che hanno vissuto e si sono sacrificati per una causa superiore, non per la fede o la gloria, ma per il bene degli altri. Sogna di scrivere un libro che li celebri e poi, forse, diventare uno di loro. Non sa, però, che questa ricerca lo porterà a scavare anche nel passato della sua famiglia risvegliando fantasmi che credeva ormai dimenticati. “Martire!” è un inno alla vita e alla ricerca di un senso che ognuno può trovare in modi diversi (nella fede, nell’arte, in sé, negli altri, nell’amore). Con questo esordio Kaveh Akbar si afferma come la nuova voce, essenziale quanto potente, della narrativa internazionale contemporanea ACQUISTA QUI IL LIBRO
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