La scrittrice britannica Angela Marsons, con 128 voti si aggiudica il Bancarella. In una piazza ancora ridimensionata dalle restrizioni Covid-19, che hanno per altro impedito alla vincitrice di presenziare a Pontremoli, si è svolto l’ultimo atto della sessantottesima edizione del Premio Bancarella. Tutti presenti invece gli altri protagonisti della sestina.
- Stefano Ardito, Alpini. Una grande storia di guerra e di pace, Corbacci (ACQUISTA QUI il libro)
- Francesco Carofiglio, L’estate dell’incanto, Piemme(ACQUISTA QUI il libro)
- Desirèe Cognetti, Una storia che parla di te, Dea Planeta (ACQUISTA QUI il libro)
- Franco Faggiani, Il guardiano della collina dei ciliegi, Fazi Editore (LEGGI QUI la mia recensione – ACQUISTA QUI il libro)
- Angela Marsons, Le verità sepolte, Newton Compton (ACQUISTA QUI il libro)
- Piernicola Silvis, Gli illegali, Sem Libri (ACQUISTA QUI il libro)
I Librai Pontremolesi e delle Bancarelle, hanno fatto pervenire al notaio, Dottoressa Sara Rivieri, 160 schede riportanti le indispensabili 3 preferenze, che sono state scrutinate in seduta pubblica come di consueto. Per favorire il salotto con gli autori le prime 50 sono state spogliate in modalità silente e già il parziale dava un certo distacco de “Le verità sepolte” rispetto agli altri partecipanti.
L’esito finale è stato il seguente: 39 voti per Piernicola Silvis, 70 per Franco faggiani, 73 per Desirèe Cognetti, 82 per Stefano Ardito, 88 per Francesco Carofiglio e 128 per la Vincitrice. La serata è stata piacevolmente presentata dalla giornalista Gioia Marzocchi, che ha saputo indagare nelle storie dei sei finalisti. Come non mai una sestina accattivante con tutti gli autori che avrebbero meritato di vincere ma, come si sa, come in ogni competizione c’è sempre chi la fa da padrone ed è stato il caso di Angela Marsons, una scrittrice da 3 milioni di copie vendute in solo 3 anni di pubblicazioni. Un grande successo, ancora maggiore se contestualizzato in un momento storico dove la carta stampata fatica di più rispetto a qualche decennio fa, avendo lasciato spazio al digitale.
Un ricordo particolare del Professor Giuseppe Benelli è andato a due personalità scomparse di recente, Roberto Gervaso, vincitore di ben due edizioni del Premio Bancarella, nel 1967 con “L’Italia dei Comuni” scritto a quattro mani con Indro Montanelli e nel 1973 con “Cagliostro” e, Luigi Spagnol, libraio ed editore, scomparso nel mese di giugno.
Sono state inoltre consegnate le Gerle d’Oro, riconoscimento riservato a chi ha votato la vita alla diffusione del libro ed alla sua storia, a Marina Rimondi, libraia di Genova; alla Pro Loco di Montereggio, paese dei Librai ed infine alla scrittrice Yoko Uchida che ha avuto il coraggio e l’intuizione di tradurre e trasporre in Giapponese la storia dei librai indipendenti che con il loro peregrinare hanno portato il libro in ogni dove.
Soddisfatti della manifestazione, organizzata con non poche difficoltà, il Presidente della Fondazione Città del Libro, Giovanni Tarantola, il Segretario del Premio, Ignazio Landi, i Presidenti delle Associazioni dei Librai Angelo Panassi e Roberto Lazzarelli.
Un grande ultimo ringraziamento al Sindaco ed alla Pro Loco di Pontremoli per la collaborazione nella realizzazione del Premio e per l’idea di aver prodotto delle sedute per il palco, realizzate a forma di libro, sulle pagine delle quali sono stati riportati passi degli storici volumi vincitori del Premio, Hemingway, Singer, Fallaci, etc.
L’appuntamento è ora all’autunno con il Premio Bancarellino e Bancarella della Cucina.
1 COMMENTO
elisa schiorlin
4 anni faDella Marson ne ho uno…naturalmente mai letto …..devo provvedere immediatamente