La mia vita da zucchina
La trama
Da quando il papà è sparito, il mondo del piccolo Icaro, soprannominato Zucchina, ruota intorno alla mamma, una donna depressa e alcolizzata che vive sul divano del salotto. Un giorno, giocando con una pistola trovata in casa, per sbaglio Icaro fa partire un colpo e la uccide E la sua vita cambia per sempre. I servizi sociali lo affidano a una casa famiglia, sotto la guida della severa ma giusta signora Papineau, ed è qui che finalmente Icaro scopre che un'altra vita è possibile. Una vita fatta di amici e litigi, di scuola e divertimenti, di problemi e soluzioni, di amore
– Malinconico –
Lo ammetto, ho scelto il libro solamente per la copertina. La mia vita da zucchina è conosciuto soprattutto come cartone animato. E’ stato presentato al Festival di Cannes 2016 e premiato dal pubblico come Miglior film europeo al Festival di San Sebastian. Quella di Zucchina è una vita difficile. Si chiama Icaro, si come l’eroe della mitologia greca, e vive con la madre invalida e alcolizzata. La mamma passa le sue giornate davanti alla televisione e Zucchina non sa come attirare l’attenzione su di sè. Sfortunatamente in casa c’era una pistola. Il miglior modo per far staccare gli occhi della mamma da quel maledetto marchingegno.
E non è colpa sua se la mamma racconta stupidaggini simili, ma di tutte quelle birre che beve mentre guarda la tele. Sbraita contro il cielo e mi picchia anche se non ho fatto niente. E alla fine penso che il cielo e le botte vanno insieme. Se uccido il cielo, la mamma si calma e io potrò guardare tranquillamente la tele senza prenderle di santa ragione.
E’ così che a 9 anni la sua vita viene stravolta. Icaro si trasferisce in una casa famiglia, scoprendo così l’amicizia e anche l’amore. La vita è fatta di interazioni e non soltanto di urla e di tv perennemente accese. La svolta che per qualunque bambino avrebbe potuto rivelarsi disastrosa, per Zucchina è positiva.
[amazon_link asins=’8856657082′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’6daaa74e-a806-11e7-b2e0-5b21ee1cf1d7′]Sai, a volte, sogno che sono ancora con la mamma. Non ho frugato nel cassetto, non ho giocato con la pistola. Lei parla sempre alla tele e io sono tutto solo. Posso giocare alle biglie con il grosso Marcel o con Gregory e posso invidiare il figlio del vicino che parla con i maiali, ma non dura molto e non so cosa fare quando sono in casa. Un giorno, sono grande e vado a lavorare in fabbrica e quando torno servo le birre alla mamma e guardiamo la tele fino a tardi e non ci addormentiamo mai nei nostri letti, ma sul divano, e sono contento di risvegliarmi e di sapere che ho frugato nei suoi cassetti.
Una favola dei tempi moderni sull’amicizia e sull’amore. Una fiaba che però non è riuscita a catturarmi. Non sono riuscita a immedesimarmi in Zucchina, nè nel poliziotto che di fatto gli cambierà vita. Uno stile troppo asciutto che non è riuscito a convincermi.
La mia vita da zucchina è…
Una bella favola da far leggere ai bambini, probabilmente apprezzabile anche dagli adulti. A me piacciono le lunghe descrizioni, le frasi dettagliate e la profondità degli stati d’animo. Bella idea quella di promuovere l’amicizia, ma il genere non fa per me.
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