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RECENSIONE: Cielo (Piia Leino)

Cielo - Piia Leino - Voland edizioni
RECENSIONE: Cielo (Piia Leino)

Cielo

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
28/04/2023

Pagine:
288
Genere:
ISBN:
8862435231
Acquista:

La trama

Helsinki, 2058. Dopo una violenta guerra civile, la società è crollata e il movimento sovranista Luce ha preso il potere sull’ex capitale della Finlandia. I dissidenti politici sono fuggiti al nord, mentre ai cittadini leali Luce ha donato Cielo, una realtà virtuale dove tutto è meraviglioso e colorato. Cielo però è anche un anestetico sociale: addormenta le menti, placa gli istinti e infiacchisce lo spirito. Akseli, un ricercatore universitario, tenta di scoprire la causa dell’epidemia di apatia, che ha annullato gli appetiti sessuali e azzerato le nascite. Ottenuto l’accesso a Cielo, si imbatte in una donna di nome Lina. L’incontro è così potente che i due decidono di incontrarsi anche nella realtà. Da quel momento, tutto cambia…

– Solitudine-

Cielo - Piia Leino - Voland edizioniCielo di Piia Leino (Voland edizioni) è un libro decisamente particolare. Le atmosfere sono distopiche, perturbanti e decisamente credibili. La storia è all’apparenza molto semplice: c’è un solo partito a governare la Finlandia e si tratta di Luce.

Un contrasto curioso visto che in questo mondo regna il buio, l’apatia e lo sconforto. Luce ha preso il potere con la forza e la capitale, Helsinki, è invasa da forze dell’ordine. Uno scenario di guerra come tanti altri, le immagini che ci scorrono davanti agli occhi non sono poi così diverse da quelle che guardiamo di sfuggita alla tv o sugli schermi dei telefonini. Strade deserte, militari che sorvegliano le vie e le case chiuse… ma qualcosa di strano, qualcosa di fantascientifico (qualcosa di simile a Black Mirror trovate la Serie su Netflix) c’è e si chiama Cielo.

Cielo è l’oppio dei popoli. Cielo è il mezzo grazie al quale Luce tiene in scacco l’intera popolazione. Lo sa molto bene Akseli che fa il ricercatore  e trascorre le giornate sognando il momento in cui potrà collegarsi, fuggire dalla realtà abitando qualche ora Cielo.

Cielo è una realtà virtuale, Cielo è una dipendenza. Gli atteggiamenti del protagonista sono i nostri, dipendenti dai nostri telefoni e dalla realtà virtuale, in particolare dipendenti dai social, a volte friggiamo quando non possiamo controllare le notifiche, quando non possiamo rispondere o visualizzare subito un messaggio. Per vedere quanto siamo diventati dipendenti da questa realtà è sufficiente guardare, nelle impostazioni del telefono, il tempo di utilizzo delle app. A volte è davvero spaventoso.

Cielo - Piia Leino - Voland edizioniMa ovviamente Cielo è qualcosa di diverso, siamo nel 2058 e questa realtà virtuale è fatta così bene che… nessuno vorrebbe tornare nel mondo reale. Su Cielo si può viaggiare, si può avere l’aspetto che si preferisce… ma il tempo non è illimitato. Lo sa molto bene Akseli che viene pagato (anche) con le ore su Cielo.

In questo mondo così addormentato, così buio, che cosa deve cercare Akseli? Il suo compito è leggere vecchi articoli, visionari film, cercare di capire se e quando l’umanità ha intuito la fine che avrebbe fatto. Il mondo nel quale si muove il protagonista infatti, è un pianeta abitato da esseri umani che non hanno passioni, trasporto, non si riproducono, non trascorrono tempo insieme. Il tempo del ricercatore è scandito solo dall’appuntamento virtuale, a bussare alla sua porta, portandogli insetti e brodaglie, è solo un rider senza nome e forse anche senza volto, perché guardarlo in faccia?

Alla fine di aprile, Akseli ha l’idea di richiedere una quota di tempo aggiuntiva su Cielo a scopo di ricerca. Presenta una domanda accuratamente elaborata e ottiene l’accesso illimitato per un mese al mondo virtuale, cadendo in un circolo vizioso.
Il ritmo quotidiano di colpo perde ogni importanza perché nella sua esistenza c’è ora solo un obiettivo: passare più tempo possibile su Cielo.
Nella sua domanda, Akseli ha sostenuto che i cambiamenti causati dalla Grande Paralisi si possano osservare attraverso le decennali fasi di sviluppo degli ambienti di Cielo. Si potrebbe dunque leggere Cielo come gli anelli di un albero, che rivelano gli anni di magra e di abbondanza. Akseli trova l’idea perfettamente plausibile di per sé, ma analizzare Cielo dall’interno rischia di dimostrarsi impossibile. Una volta lì, lui potrebbe precipitare nel solito oblio. Il senso del dovere si farebbe sentire solo a momenti, come un sordo disagio, per finire dimenticato
nel giro di un secondo.

In questo clima di torpore generale tutto sta per cambiare: Iina sarà il motore di Cielo. L’incontro tra Akseli  e Iina avviene ovviamente su Cielo e tra i due scatta qualcosa. Si guardano, si parlano… davvero. E così entrambi cominceranno a guardare il mondo sotto un’altra luce. Le macchine si saranno anche evolute ma l’essere umano si è fermato. Anestetizzato, isolato e provato ha rinunciato a creare, dunque a vivere.

C’è un solo modo per cambiare la condizione attuale: svegliarsi e finalmente vivere.


Cielo è…

Una metafora dei nostri giorni. Le vite dei protagonisti assomigliano alle nostre. Quante volte diciamo “non ho tempo” e quel tempo lo passiamo davanti ai dispositivi? Stringiamo più telefoni che persone ed è una condizione sempre più diffusa. Guardiamo le storie alla tv ma non le viviamo nella realtà. Ci stiamo davvero trasformando in spettatori apatici?

C’è anche tanta solitudine, tutti i personaggi sono isolati e subiscono.

Akseli e Iina non sono personaggi fuori dal comune eppure il mondo provano a cambiarlo, un passo alla volta, tenendosi stretti. Non c’è insegnamento più bello.

Non ho dato quattro stelle solo perché ho amato di più la prima parte rispetto a quella finale, ci sono arrivata con un pochino di fatica. Detto questo mi è piaciuto il ritmo e la sensazione agghiacciante che si parlasse di una realtà molto vicina a quella dei nostri giorni. Preziosa la nota della traduttrice Irene Sorrentino.

three-half-stars

Alcune note su Piia Leino

Piia Leino

Piia Leino (1977) ha studiato scrittura creativa, conseguito un master in studi sociali e lavorato per quasi vent’anni come giornalista. Cielo, suo secondo romanzo, pubblicato in Finlandia nel 2018, ha ottenuto nel 2019 il Premio dell’Unione Europea per la letteratura. Già tradotto in Germania, è in via di pubblicazione in altri undici paesi, tra cui Croazia, Repubblica Ceca, Polonia e Ucraina.

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