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RECENSIONE: E tutto divenne luna (Georgi Gospodinov)

E tutto divenne luna - Georgi Gospodinov - Voland
RECENSIONE: E tutto divenne luna (Georgi Gospodinov)

E tutto divenne luna

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
2018

Pagine:
144
Genere:
ISBN:
9788862433532
ASIN:
B07L7VHXKD
Acquista:

La trama

Un amore di gioventù e la promessa di rincontrarsi a distanza di quarant’anni; un orfano che sceglie come padre il busto di Stalin; due emigrati bulgari che si uniscono in matrimonio alle cascate del Niagara, mentre nel loro paesino d’origine parenti e concittadini partecipano a un pranzo di nozze senza gli sposi; un uomo che si aggira per Lisbona in cerca di una fiamma del passato; una quarantenne che rinuncia ai suoi propositi suicidi a causa dell’attacco alle Torri Gemelle... Diciannove storie scritte in epoche diverse e innescate da invenzioni tematiche e stilistiche brillanti e originali. Diciannove storie in bilico fra sole e luna, fra malinconia e umorismo, che parlano della fragilità della condizione umana per rintracciare il sublime che si disvela nel quotidiano, per ricordarci che è sempre possibile cambiare prospettiva. Se un giorno il sole si smorzasse, come sceglieremmo di impiegare gli ultimi 8 minuti e 19 secondi di vita ancora a nostra disposizione?

 – Paure –

E tutto divenne luna di Georgi Gospodinov (Voland) è una raccolta di racconti che non può lasciare indifferenti. Ho trovato questo libro in un momento molto particolare, non ho letto nemmeno la trama e l’ho portato a casa con me, nonostante faccia molta fatica a leggere i racconti, ho apprezzato questo libro  e spero di riuscire a trovare le parole adatte per raccontarvelo.

E tutto divenne luna - Georgi Gospodinov - VolandSono diciannove racconti bulgari, una terra e un popolo che non conosco, ma in realtà i personaggi li conosco, capisco il loro turbamento:ho paura insieme a loro, rimango pietrificata o disgustata e commossa a seconda dei casi.

Un bambino sceglie come padre un albero, poi il busto di Stalin, un uomo insegue una donna che non esiste a Lisbona, un altro vuole possedere ogni donna per ogni lettera dell’alfabeto, un’altra rinuncia ai piani suicidi quando vede l’attacco alle Torri Gemelle in televisione perché sarebbe meglio suicidarsi in un giorno qualunque, un giorno solo suo. Cosa hanno in comune queste storie?

L’incertezza. Credo che ogni libro arrivi quando abbiamo bisogno di risposte. Per me era arrivato il momento di capire che il tempo non è infinito. Che ci sono avvenimenti che sfuggono al mio controllo e questa non è la solita banalità. Realmente, se avessi poco più di otto minuti prima dell’Apocalisse che farei? Probabilmente mi pentirei di tutte le cose che non ho fatto, che ho rimandato. Penserei ai momenti che ho accantonato, al tempo che ho creduto di accumulare (come ferie da spendere) ma che non ho vissuto.

Oltre all’incertezza però e all’inevitabilità degli eventi che accadono malgrado i nostri propositi, c’è qualcosa d’altro, qualcosa che se possibile mi ha inquietato di più: la paura. Le paure dei personaggi sono quelle dell’umanità: la povertà, il non essere amati, l’amare, la paura di vivere, la mancanza ma c’è anche altro. Sotto la lente di Gospodinov ci sono anche gli eccessi, le reazioni malate (?) di fronte ai drammi della vita. Penso al padre che si porta dietro in treno una bambola e la accudisce come figlia, le parla, la coccola e la saluta con tutto l’amore di cui solo un genitore è capace.

In E tutto divenne luna c’è tanto della nostra società, globalizzata e ossessiva. Le votazioni per i tramonti, le ricerche blasfeme, il voyuerismo portato all’eccesso, il desiderio spasmodico di controllo che diventa perversione. Le persone si trasformano in oggetti e viceversa.

-Era il progetto della mia vita, per non dire la mia missione. Volevo esaurire tutto l’alfabeto. Volevo che dietro ogni lettera ci stessa una donna e che io l’avessi posseduta. Guardavo le leettere e mi immaginavo le donne in attesa dietro ognuna di esse.

‘B mi appariva come una donna incinta, con un ventre grande e caldo. Mi ci vollero tre mesi per trovare una donna con quel ventre e il cui nome cominciasse con la ‘B’.

Ma c’è anche tanta malinconia in questo libro e tanto amore. Penso alla storia di Carla di Lisbona che ha vissuto in tre pagine di un romanzo e nulla più. Penso all’autore che la cerca ma non vuole trovarla:

Ci sono donne la cui caratteristica principale si esaurisce nel fatto che svaniscono.

Il racconto in cui il vecchio non vuole lasciare la propria casa e decide di mettere in vendita gli oggetti all’interno fa stringere il cuore.  Immaginare, anzi no, io l’ho proprio visto, vedere questo anziano che dorme per terra al freddo pur di ristrutturare la propria abitazione,  è la sconfitta di tutti.

Sorrido al pensiero dei due ragazzini che si danno appuntamento quarant’anni dopo e a quell’appuntamento non potranno mancare, per nessun motivo al mondo.

La penna di Gospodinov ferisce, perché è sarcastica, ironica e spietata. Ci restituisce in pochissime pagine (meno di 150) un ritratto dell’umanità che potrà anche turbarci ma che è realistico.

E tutto divenne luna è…

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Ho divorato E tutto divenne luna, ho voluto leggere i racconti uno dietro l’altro e forse avrei dovuto centellinarli. Il finale arriva in tutti come una folgorazione e no, non è un sollievo, anzi. Che il finale sia drammatico o sarcastico, poco importa, la sensazione di angoscia rimane invariata.

Non c’è solo negatività,  è vero Gospodinov apre le ferite, ma è da quelle crepe che può entrare la luce.

Consigliato per chi ha voglia di leggere un autore particolare, Gospodinov non vuole somigliare a nessuno e si vede. Amanti dei racconti oppure no, poco importa: fatevi prendere in ostaggio da questo libro, ne vale la pena.

three-half-stars

Alcune note su Georgi Gospodinov

Georgi Gospodinov

Georgi Gospodinov nato a Jambol nel 1968, è poeta innovativo e raffinato, prosatore e studioso di letteratura, oggi considerato lo scrittore più talentuoso della Bulgaria. Con il suo esordio narrativo, Romanzo naturale (Voland 2007), accolto come una vera rivelazione, ha immediatamente incontrato il favore di critica e pubblico che ne hanno decretato lo straordinario successo, e ha ottenuto il primo premio del concorso Razvitie per il romanzo bulgaro contemporaneo. È tradotto in diciannove lingue.
Di Gospodinov Voland ha pubblicato la raccolta di racconti …e altre storie (2008) e il romanzo Fisica della malinconia (2013), con il quale nel 2014 è stato finalista del Premio Von Rezzori e del Premio Strega Europeo.
Di lui è stato detto: “Definito il Milan Kundera della Bulgaria per i suoi viaggi nel mondo interiore, potrebbe essere accostato anche a Friedrich Dürrenmat per la sua riscrittura del mito del Minotauro, ma a ben vedere Georgi Gospodinov è uno scrittore unico.”

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1 COMMENTO

  • patrizia

    amo i libri di racconti perche’ trovo che concentrare in poche righe o pagine una storia e’ un lavoro che richiede grande capacita’ e sensibilita’ da parte dell ‘ autore.
    Ho trovato in Gospodinov uno spettatore sarcastico , ironico, triste della realta’ che ci circonda ma , sopratutto sottile ,attento alle sfumature dell ‘ animo umano , ed anche all’ esagerazione , all’ evidenzare i lati piu’ pittoreschi. mi ricorda Fellini

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