Hidden Valley Road: Nella mente di una famiglia americana
La trama
Stati Uniti, metà del secolo scorso. La famiglia Galvin è la personificazione del sogno americano: Don e Mimi mettono al mondo dodici figli – dieci maschi e due femmine – sani e intelligenti, campioni negli sport e nella musica. Ma le cose, con l’adolescenza, cominciano a non andare come dovrebbero. Uno dopo l’altro, sei dei ragazzi iniziano a mostrare comportamenti strani e aggressivi, in una spirale di allarme, violenze e angoscia che si conclude con una diagnosi di schizofrenia. In un’epoca in cui psicanalisti, genetisti e biologi si scontrano per affermare le proprie teorie sull’origine della malattia mentale, i Galvin si trovano protagonisti di una ricerca che a tutt’oggi non ha dato risposte precise, tra manicomi, misure contenitive, psicofarmaci ed elettroshock. Attraverso la loro vicenda, realmente accaduta, Robert Kolker offre un pungente, incredibile viaggio nella realtà della malattia mentale, e uno spaccato dei progressi scientifici che hanno tentato di far luce su uno dei mali più oscuri e universali dell’essere umano.
– Angosciante –
Hidden Valley Road. Nella mente di una famiglia americana di Robert Kolker (Feltrinelli editore) è un libro che ho letto insieme alla mie compagne di viaggio di Saghe familiari controcorrente. L’anno scorso è stato un anno particolare per me e ho letto poco, ho preferito fare meno programmi e godermi letture “a sentimento”. Ma la voglia di tornare a leggere con le mie “amiche di lettura” era troppo forte e così ho proposto la lettura di questo testo. Certo, non si parla di saga familiare ma la famiglia è il punto principale di questo saggio che assomiglia a un romanzo.
Hidden Valley Road è il racconto della famiglia Galvin, la perfetta famiglia americana. Almeno all’apparenza è così: Don sogna un brillante carriera nelle file militari, Mimi è la moglie cattolica devota che nella vita sembra avere un solo scopo: avere figli.
Don e Mimi si innamorano da giovanissimi e come spesso accade aspettative e realtà non coincidono. Il grande amore non si esaurisce ma certamente muta. Mimi trascorre moltissimo tempo sola e l’unica cosa che sembra darle uno scopo nella vita è avere figli da accudire. Nasce così la famiglia Galvin composta dalla bellezza di dodici figli, dieci maschi e due femmine.
Hidden Valley Road è un saggio sulla schizofrenia ma è anche inevitabilmente un ricordo di famiglia condito da fotografie dell’epoca. Don partecipa alla Seconda Guerra Mondiale e ne torna inevitabilmente segnato, ma l’attenzione per le malattie mentali, o semplicemente per i traumi, non è paragonabile a quella che c’è ora. E così Don tornerà dalla Guerra ancora giù introverso, isolato e sempre più dedito al lavoro. Mentre Mimi ricerca ossessivamente di riscrivere il proprio passato. Non ha avuto l’infanzia che voleva e così prova a crearsi una famiglia propria, una famiglia perfetta. Per questo passa sopra alla solitudine, ai tradimenti del marito e alla fatica di crescere dodici figli.
I problemi che non si possono più mettere sotto al tappeto però, partono durante l’adolescenza di Donald, il primogenito. In lui c’è qualcosa che non va e in famiglia lo sanno tutti.
Eravamo una famiglia esemplare, tutti ci consideravano un modello. E quando è cominciata questa storia ci siamo vergognati a morte.
Donald è sempre più problematico, la vita normale che i genitori avevano sognato per lui, è impossibile da realizzare. Donald è violento, problematico, incapace di avere una relazione normale… ha pensieri suicidi, ripete ossessivamente certi mantra. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Nel corso degli anni si ammaleranno anche gli altri figli: sei figli malati contro sei sani.
L’inaccessibilità della schizofrenia è forse il suo aspetto più deleterio, ciò che impedisce a così tanta gente di avere un contatto con le persone malate.
Cominciano così i ricoveri negli ospedali psichiatrici e i tentativi di curare con i farmaci una malattia che non sembra nemmeno avere un nome. Nel giorno di dieci anni si ammalano anche Jim, Peter, Matthew, Joseph e Brian. I ragazzi spensierati di un tempo non esistono più e poi arriva la diagnosi: schizofrenia per tutti.
Qui comincia l’orrore vero e proprio: le paranoie, la violenza e l’incapacità di entrare davvero in comunicazione con loro fa sgretolare non solo il sogno di una famiglia americana, ma il sogno di una famiglia normale.
L’intera battaglia della famiglia rispecchia anche, velatamente, la storia dello studio della schizofrenia –una storia che per decine di anni ha preso la forma di una lunga contesa non solo su cosa provochi la malattia ma su cosa realmente essa sia.
I capitoli dedicati agli episodi familiari vengono alternati a quelli sugli studi della schizofrenia, offrendo al lettore il quadro completo del periodo. Don e Mimi rimangono attaccati ai loro sogni, ma queste catene impediscono loro di chiedere aiuto Don si isola sempre di più mentre Mimi porta sola il peso della malattia dei figli pur di non far sgretolare la maschera di apparenza.
Ma una domanda sorge spontanea: e i figli sani?
I rapporti che abbiamo possono distruggerci, ma possono anche cambiarci, o guarirci. E, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, ci definiscono.
I ragazzi sani fanno inevitabilmente i conti con la malattia e i sensi di colpa. Perché loro non sono malati? Dall’altra parte ci sono le ricerche e quell’insistente domanda, se la schizofrenia non fosse una malattia ma un sintomo?
Hidden Valley Road. Nella mente di una famiglia americana è…
Angosciante. Hidden Valley Road è un mattone che si divora. Eppure più leggevo, meno riuscivo a scrollarmi di dosso la sensazione di angoscia. Dalle stelle all’inferno. Perché la famiglia Galvin ha sopportato così tanto dolore? Gli episodi di violenza, verbale, sessuale e fisica, sono a tratti insostenibili. Ma quello che ancora di più sconvolge è pensare che non si tratti di un’opera di finzione.
Io non posso giudicare Don e Mimi, lo stigma della malattia mentale è difficile da rimuovere al giorno d’oggi, figuriamoci durante gli anni sessanta. Le medicine hanno aggravato la situazione dei figli Galvin e i ricoveri in quei posti terribili anche. Ma è anche vero che tenerli a casa è servito a poco, se non a mettere in pericolo gli altri componenti della famiglia.
Hidden Valley Road è davvero un libro sconvolgente sulla mente umana e sulle reazioni che abbiamo di fronte alla malattia mentale. Questo testo entrerà sicuramente tra i più belli del 2024.
Consigliato per chi è in cerca di una storia avvincente, dolorosa e vera. Non vi staccherete più dalle pagine se non per riprendere fiato.
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