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RECENSIONE: Il libro di Natale (Selma Lagerlöf)

Il libro di Natale di Selma Lagerlöf (Iperborea)
RECENSIONE: Il libro di Natale (Selma Lagerlöf)

Il libro di Natale

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
06/11/2012

Pagine:
128
Genere:
ISBN:
8870915107
ASIN:
B00A86CS7E
Acquista:

La trama

Il Natale con le sue leggende, il buio dell’inverno svedese, il calore delle storie accanto al fuoco, la nostalgia di antichi ricordi, l’immensità della natura, ma anche la piccola dose di crudeltà tipica della tradizione delle fiabe popolari sono le atmosfere che si respirano negli otto magistrali racconti della narratrice svedese Selma Lagerlöf, Premio Nobel 1909, «la più grande scrittrice dell’Ottocento», secondo Marguerite Yourcenar. L’incipit da c’era una volta risveglia l’incanto delle storie dell’infanzia, ma basta un incontro inatteso, un gesto, una parola perché ci sia un piccolo scatto, una deviazione: dal mondo delle fiabe si passa a quello degli uomini, resi più umani da quel lampo d’illuminazione. Un regalo sbagliato che apre le porte a una nuova conoscenza, un’intuizione metafisica evocata da una modesta trappola per topi, un segno divino custodito nel foro di un proiettile in un teschio: c’è sempre una fede che fa da leva all’immaginazione, e questa, spesso, a una redenzione. Il tono è solo apparentemente ingenuo, è un trucco del mestiere di un’artista che sa trasformare il folklore delle tradizioni nordiche in storie senza tempo di grande e semplice profondità. Perché è la complessità che si nasconde dietro la normalità a interessarle, la ricca varietà della vita, e la buona novella che c’è sempre un destino diverso che aspetta chi lo vuole cercare. Anche in un libro regalato a Natale.

 – Speranza –

Il libro di Natale di Selma Lagerlöf (Iperborea) è il libro perfetto per gli amanti del Natale. Una raccolta di racconti che non fa distinzioni tra grandi e piccini. Un libro da leggere con le lucine dell’albero accese e il rumore del fuoco in sottofondo. Almeno, io è così che l’ho affrontato.

Il libro di Natale è pensato per i bambini di ogni età, mettiamola così. Alcune storie sono leggende tramandate da secoli altre mettono radici nel cristianesimo,  ma tutte a loro modo sono storie di speranza.  Il Natale non è un periodo facile per molti di noi. Più si avanti con l’età più le sedie vuote aumentano, ed è per questo che ho sentito la necessità di farmi una coccola in anticipo. Avevo bisogno e voglia di immergermi in un tempo felice, in storie a lieto fine.

Non sono stata delusa, Il libro di Natale raccoglie otto racconti. Il primo dà il titolo alla raccolta ed è proprio Il libro di Natale. La protagonista è una bambina che ama la notte di Natale proprio perché è la notte in cui si può rimanere alzati fino a tardi per leggere il libro appena ricevuto.

Niente è eccitante come aspettare, ora dopo ora, per tutta l’interminabile serata, sapendo che il meglio deve ancora venire. Il tempo passa lento, lentissimo, ma noi siamo sempre convinti che gli altri bambini, che hanno già avuto i loro regali alle sette o alle otto, non abbiano idea della gioia che proviamo noi ora che il momento tanto atteso è finalmente arrivato.
Gli occhi brillano, le guance s’infiammano, le mani tremano quando la porta si spalanca eompaiono le due domestiche travestite da capre di Natale che trascinano due grandi cesti pieni di doni fino al posto della mamma. Poi la mamma tira fuori un pacchetto dopo l’altro senza la minima fretta. Legge il nome del destinatario, decifra non senza difficoltà i versi scarabocchiati sui bigliettini e finalmente li consegna a ognuno.

Favole semplici che cominciano con il rassicurante c’era una volta e che continuano a cullarci tra malinconia e dolcezza fino alla fine. Otto storie brevi ma non per questo poco intense, anzi. Selma Lagerlöf riesce ad essere incisiva usando una manciata di parole.

Tra i miei racconti preferiti sicuramente quello della leggenda di Santa Lucia, la santa che tenderà una mano a una donna generosa ed ingenua pronta a spogliarsi dei propri beni pur di aiutare chi è in difficoltà dando così origine alla festa conosciuta da tutti (da me non è così sentita ma la conoscevo).

Mi ha spiazzato la leggenda del pettirosso e  mi ha commosso La trappola per topi, sono rimasta spiazzata da Il teschio… in un paio di sere ho divorato questo libricino che mi ha accarezzato il cuore.


Il libro di Natale è…

Speranza. Mi sono sentita per qualche ora una ragazzina. Ho letto leggende e racconti e ho sperato che anche quest’anno arrivasse un lieto fine anche per me.

Una raccolta consigliata per chi ha voglia di immergersi nell’atmosfera di Natale e trascorrere così qualche ora spensierato. Una coccola per chi crede ancora nella magia e soprattutto per chi non ci crede più.

In questo periodo sto leggendo cose a tema natalizio e sento che mi sta facendo un gran bene.

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Alcune note su Selma Lagerlöf

Selma Lagerlöf

Selma Lagerlöf è nata a Mårbacka nel Värmland nel 1858 e morta nel 1940, destinata a diventare, da maestra elementare, prima donna Premio Nobel nel 1909 e prima donna a essere nominata fra gli Accademici di Svezia nel 1914, è forse la scrittrice svedese più nota e amata nel mondo.
Dalla Saga di Gösta Berling (1891), censurata aspramente dalla critica positivista, al Viaggio meraviglioso di Nils Holgersson (1907), indiscusso capolavoro e grande successo editoriale che le valse una fama mai concessa ad alcun connazionale, le sue opere sono state tradotte, filmate, illustrate ovunque. Legata alla tradizione orale della sua terra, come a quella delle saghe e delle leggende värmlandesi raccontatele dalla nonna paterna negli anni dell’infanzia, resta uno dei più vivi esempi dell’arte scandinava per eccellenza: quella del raccontare.

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