Il mistero del Treno Azzurro
La trama
Conosciuto anche con il pomposo nome di 'Treno dei miliardari', il Treno Azzurro unisce nella notte Londra alle spiagge assolate della Costa Azzurra. Sulle sue lussuose carrozze si possono incontrare tutti i protagonisti dell'alta società: miliardari americani, nobili europei, ereditiere e anche investigatori famosi come Hercule Poirot. La presenza di quest'ultimo, per quanto casuale, deve essere per forza collegata a qualche delitto. E infatti il delitto avviene. La giovane e bella Ruth Kettering, figlia del miliardario Van Aldin e moglie infedele del corrotto lord Kettering, viene ritrovata stangolata nel suo scompartimento senza la preziosa collana di rubini che aveva con sé.
– Dettagli –
Il mistero del treno azzurro di Agatha Christie (Mondadori) è una delle avventure con Poirot protagonista. E’ questa la mia tappa di aprile per la challenge dedicata alla regina del giallo. Il tema? Un’opera giovanile, ovvero datata prima del 1930 (Per saperne di più cliccate QUI).
Il mistero del treno azzurro ha tutti gli elementi che piacciono a me. I personaggi sono tanti, gli intrighi anche e la penna della Christie non è avara di dettagli. C’è un omicidio, ci sono tradimenti, gioielli spariti e… il mio amato Poirot.
Siamo sul lussuoso treno Azzurro, il treno dei miliardari, quello che unisce Londra con la Costa Azzurra. Scritto prima del celebre Assassinio sull’Orient Express, devo dire che questo libro forse mi è piaciuto di più. Ho amato tantissimo la figura della signora Katherine Grey che all’inizio ci sembra fuori posto ma fondamentale per risolvere la storia. Mai sposata, supera la trentina e possiede qualcosa che ci sfugge, saranno gli occhi grigi, sarà l’aria composta e divertita o la sua capacità di ascoltare a colpirci? Di estrazione sociale diversa rispetto agli altri viaggiatori, si trova sul treno Azzurro perché ha ereditato una grande somma. Ieri dama di compagnia, oggi benestante signora e perché no, bocconcino appetibile per chi cerca moglie.
Sarà lei a trovarsi invischiata, suo malgrado, in un caso di omicidio. Ruth Kettering è un’ereditiera americana e proprio durante il viaggio, viene ritrovato il suo cadavere. Qualcuno l’ha strangolata e poi ha sfigurato il suo volto. I sospetti inizialmente ricadono sul marito Derek Kettering, un cacciatore di dote che ha reso infelice la moglie… eppure Derek istintivamente ci piacerà. Vorremo prendere le sue difese. La fiducia sarà mal riposta?
Il papà di Ruth mi fa molta tenerezza, è lui a regalarle i rubini che le verranno sottratti durante il viaggio. Il più grande è il famoso Cuore di Fuoco.
Aveva tolto il gioiello dall’astuccio e lo stringeva il petto. Il milionario la osservò, andando col pensiero a tutte le donne che lo avevano portato prima di lei. Quanti spaventi, quanta disperazione, quante gelosie dovevano aver provato. Il cuore di fuoco, come tutte le pietre leggendarie, aveva fama di essersi lasciato dietro una lunga scia di tragedie e di violenze. Ora, però, saldamente afferrato dalla mano di Ruth Kettering ,quel rubino appariva aver perso il suo potere malefico. Con la sua fredda, equilibrata compostezza, questa donna del mondo occidentale sembrava la negazione stessa di ogni tragica passione capace di infiammare il cuore.
Si contenderanno la scena tanti personaggi, tra cui l’insopportabile amante di Derek, maggiordomi e domestiche. Per un po’ perderemo di vista Poirot che a differenza di altri romanzi sembra sparire in questa marea di voci per poi ricomparire poi al momento giusto. All’inizio si arranca un po’ perché ci sono tante persone che sembrano non avere nulla in comune e bisognerà aspettare lo scorrere delle pagine per capire il filo che li lega. E ancora una volta, almeno per me è stato così, scopriremo che ci sbagliavamo su tutto.
Il mistero del treno azzurro è…
Ricco di dettagli. Faccio sempre tanta fatica a raccontare le trame dei gialli perché non riesco mai a capire se sto dicendo troppo o troppo poco. Spero di avervi incuriosito almeno un po’, perché per me è stata una lettura molto scorrevole – nonostante il momento di difficoltà che sto attraversando con la lettura che va a rilento – e interessante. Come al solito ho amato l’ironia di Poirot e ho trovato molto interessante la postfazione di Claudio Savonuzzi, e i dettagli (lo so mi ripeto) che riguardano tutti i personaggi. Non mi aspettavo che l’assassino fosse proprio quel personaggio e forse… non so. Mi aspettavo qualcosa di diverso. Sulla morte della bella e insopportabile Ruth mi ero fatta tutta un’altra idea e forse l’assassino (o assassina si intende) alla fine non è mi sembrato così interessante, come se mancasse qualcosa nella conclusione. Detto questo promuovo senza ombra di dubbio Il mistero del Treno Azzurro.
Consigliato per chi ha voglia di staccare la spina leggendo qualcosa di leggero e al tempo stesso coinvolgente. Per gli amanti dei gialli e per chi come me subisce nonostante tutto il fascino della Christie. Questo libro mi mancava all’appello e sono contenta di averlo recuperato.
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