Jane
La trama
Jane Austen è considerata una delle più grandi scrittrici di tutti i tempi. Oggi. Eppure Jane, vissuta in Inghilterra a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo e morta a soli quarantuno anni, non ha goduto di fama in vita. Ha inventato una particolare narrazione, unica, fuori da ogni genere, intorno a un tema - uno solo - la ricerca di un marito, non perché personalmente ritenesse, lei che non si è mai sposata, quel traguardo come vitale, bensì perché a quel traguardo al suo tempo ogni donna doveva per forza arrivare, se voleva avere un tetto sulla testa e stabilità economica. Tuttavia la Austen fa compiere alle protagoniste dei suoi romanzi un'educazione sentimentale che le porta a scegliere e non subire un matrimonio. La rivoluzione è potentissima: il rifiuto del sistema, la ricerca della felicità personale, l'autodeterminazione sono tutti concetti contenuti nei suoi scritti, divenuti immortali. Ninamasina interpreta con moderna nostalgia la vita in Austenland, utilizzando pattern, decorazioni e minute figurine che ci calano delicatamente in epoca georgiana. Nona uscita della collana "Per aspera ad astra".
– Incantevole –
Jane illustrato da Ninamasina (HOP edizioni) è la storia della celebre Jane Austen raccontata anche con le immagini. Alzi la mano chi è fissato come me con le scrittrici che hanno fatto la storia della letteratura. Questo libro fa parte di una collana dedicata ai personaggi femminili che ci influenzano ancora oggi (Per saperne di più cliccate QUI).
Jane, la vita di Jane Austen è raccontata in maniera molto semplice e lineare. Gli avvenimenti personali si mescolano a quelli da scrittrice e così ripercorriamo (seppur brevemente) l’infanzia di casa Austen, le ristrettezze economiche, difficoltà e soddisfazioni a cui va incontro la nostra eroina. E’ difficile stabilire il confine tra biografia e opere. Nelle sue protagoniste c’è così tanto di lei e della sua famiglia. Ma procediamo con ordine, il libro parte subito parlandoci delle particolarità della Jane scrittrice.
Nell’esaminare la sociability, il modo di rapportarsi gli uni agli altri, di questa classe, Jane utilizza uno strumento di rara efficacia, l’ironia garbata, che non esclude un’analisi pregiudicata. Sceglie un tema, uno solo, la ricerca di un marito da parte delle donne, non perché personalmente lo consideri, lei che non si è mai sposata, quel traguardo come vitale, bensì perché a quel traguardo al suo tempo ogni donna doveva per forza arrivare, se voleva avere un tetto sopra la testa e avere stabilità economica. Certo c’era un problema: l’amore, la felicità coniugale che i matrimoni di convenienza non assicuravano.
Da qui in poi facciamo la conoscenza dei familiari di Jane grazie a un simpatico albero genealogico e attraverso uno schema ci vengono elencati i luoghi di Austenland, i posti cruciali per lei e la sua famiglia. Ma come dicevamo prima, è impossibile dividere vita da letteratura e mentre Jane scarabocchia su fogli minuscoli che poi può nascondere, scopriamo le sue cotte, i primi amori mai consumati e forse mai vissuti davvero.
Jane ci viene descritta in vari modi: come zia, come imprenditrice e soprattutto come innovatrice. Il suo modo di scrivere è unico: nessuno aveva mai usato prima l’ironia come lei. La stessa importanza, se non di più, è affidata alla parola, l’unica in grado di far evolvere i suoi personaggi, di formarli e di portarli a nuove consapevolezze. Il libro ci fa fare un tuffo nei suoi sei romanzi, facendoci tenere a mente quei due capisaldi. E’ così che vediamo e riscopriamo tutta la potenza della Austen. Ci stupiamo di fronte alla libertà di queste eroine che non hanno bisogno di sposarsi, che hanno il coraggio di inseguire la felicità, in un mondo in cui il matrimonio è solo un contratto di convenienza. Rimaniamo folgorate dall’educazione sentimentale di queste fanciulle ed è impossibile non ricollegarle a Jane.
Passiamo da l’Abbazia di Northanger a Ragione e Sentimento per poi arrivare a Orgoglio e Pregiudizio. E ancora si analizza brevemente Mansfield Park ed Emma per poi approdare a Persuasione.
Trepida il cuore di Jane mentre scrive di Anne e Wentworth a Lyme Regis, ricordando l’incontro con il suo ufficiale, l’uomo misterioso conosciuto egli anni di Bath, un uomo amato e che il destino non le aveva permesso di incotrare di nuovo. Soffre forse per non aver rinunciato a una vita coniugale, all’amore. Persuasione esce postumo alla fine del 1817.
Nella nota biografica che accompagna l’edizione, scritta dal fratello Henry, appare finalmente e – diremmo non a caso – il nome della scrittrice. Jane Austen.
Jane – La vota di Jane Austen è…
Incantevole. E’ un libro che si legge in un pomeriggio: si vede che è molto curato. Le illustrazioni sono tutte molto belle e in pieno stile Austen. Il libro dà un’infarinatura generale sulla vita dell’autrice e sulla vita del tempo. Credo che acquisterò altri libri della collana perché leggere Jane è stato come staccare la spina. Il testo non è mai noioso e svela anche qualche retroscena di cui non ero a conoscenza.
Consigliato per i ragazzi, credo che un “picture book” come chiamano ora i fumetti, possa essere un ottimo modo per avvicinare i giovani alla lettura. L’occhio vuole la sua parte, i testi non sono eccessivamente lunghi e non vi è traccia di pomposità. Un modo semplice e divertente per ricordare date ed episodi. Adatto anche agli adulti che come me amano Jane Austen e perché no, anche a quelli che non la conoscono ancora così bene. E’ un buon modo per fare le presentazioni.
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