La ballata di Pearlie Cook
La trama
Il racconto, fin qui inedito, da cui ha avuto origine "La storia di un matrimonio". In precedenza infatti il romanzo, pubblicato nel 2008, era stato un breve racconto: è presentato qui con una breve nota in cui l'autore ricostruisce i legami, le affinità e le differenze tra i due testi.
-Malinconia –
La ballata di Pearlie Cook di Andrew Sean Greer (Adelphi) è un racconto molto particolare che ha dato vita al romanzo La storia di un matrimonio (QUI trovate la mia recensione). Non è mai facile parlare di un racconto breve, non si sa mai cosa svelare e cosa tenere nascosto, specialmente in la ballata di Pearlie Cook perché ruota tutto attorno a un avvenimento: un giro in macchina tra Pearlie e Buzz.
Una storia che la nonna Leona avrebbe raccontato all’autore. Ma si sa, gli scrittori scrivono storie nuove, diverse dalla realtà o forse no?
Ma facciamo un passo indietro, ne La ballata di Pearlie Cook, la voce narrante è proprio quella di Pearlie, una donna anziana (80 anni) affetta dal morbo di Alzheimer. Si volta indietro e ripercorre non tanto la propria vita di madre e moglie casalinga, ma il rapporto mediocre con il marito e la notte in cui cambiò tutto.
La Seconda Guerra Mondiale è finita e Holland e Buzz, due commilitoni tornano a casa. Ad aspettare il marito Holland c’è Pearl, donna annoiata e abituata all’amore “distratto” del compagno. Pearl e Holland vivono in una bolla tiepida e silenziosa. Tra loro non ci sono domande che possano mettere in difficoltà l’altro, le donne lavano, stirano e si occupano dei bambini, gli uomini lavorano fuori casa e questo è tutto.
Ma qualcosa stride in questo quadretto da pubblicità anni Cinquanta. Il fantasma di Buzz aleggia tra la coppia come un non detto, finché un bel giorno, a distanza di otto anni, Buzz si riaffaccia nelle loro vite con una richiesta che Pearlie non può ignorare. A turbarla subito però è il cambiamento che vede in Holland non appena rincontra il vecchio compagno:
Era bello sentire di nuovo quel tono di voce, un tono che mi riportava a parecchi anni prima, ai sussurri in un campo di cocomeri a mezzanotte. I vecchi amici ci riescono: riescono a snidare i lati dell’amante che avete lasciato andare tanto tempo fa.
Pearlie dovrà fare i conti con la sua vita, la propria relazione e con un dilemma morale difficile. Una matassa complicata da sciogliere, le scelte non sono mai facili ma con coraggio Pearlie intraprenderà la strada più difficile. Ci vuole coraggio per stare sul ciglio di un burrone e non chiudere gli occhi.
Ciò che gli uomini facevano lontano dai nostri occhi aveva il valore dei sogni: l’importante è la mattina dopo. Ci amavamo ancora, stavano con noi e con noi venivano sepolti; quindi è naturale che con Holland non ne avessimo mai parlato, e io evitavo anche di pensarci, facendo finta che la questione fosse chiusa: Holland era con me. Ma nel matrimonio il dubbio si insinua giorno per giorno come un gas infiammabile, e poi una notte arriva un tizio come Buzz e lo accende.
La ballata di Pearlie Cook è…
[amazon_link asins=’8845924211′ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’18a039cd-c635-4abd-8c64-54d7575f6efb’]E’ un romanzo che mi ha lasciato malinconia. Un po’ perché a raccontare la storia è una persona anziana e malata e un po’ perché le vite dei tre protagonisti, sono vite infelici.
Tutti quei non detti che rimangono dentro a incancrenire i rapporti, le stanze separate, i muri invalicabili, gli occhi bassi. Pearlie è stata capace di sfidare l’ordine grigio nel quale era stata inserita – e lei non potrebbe che vivere così, è l’unico modo che conosce -, eppure… eppure la vita la condanna.
La ballata di Pearlie Cook è di fatto l’ossatura de La storia di un matrimonio e forse mi è piaciuto più il racconto del romanzo. Sicuramente Greer riesce a farci entrare in punta di piedi nella mente di questa donna che ci sembra lontanissima da noi ma probabilmente non lo è così tanto.
Consigliato per chi ama i racconti, le storie di legami famigliari e… per chi ha voglia di leggere Storia di un matrimonio e vuole avere una piccola anticipazione!
Della biblioteca minima Adelphi ho letto anche A Calais di Emmanuel Carrère (Qui trovate la recensione), La pazza di Itteville di Georges Simenon (Qui trovate la recensione) e Vite congetturali di Fleur Jaeggy (Qui trovate la recensione).
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