La cagnetta
La trama
La fredda ineluttabilità delle leggi della vita in tre racconti da ascrivere ai vertici della prosa di Grossman.
– Vibrazione –
La cagnetta di Vasilij Grossman (Adelphi) è una mini raccolta di racconti. Io di Grossman ho letto pochissimo, solamente L’inferno di Treblinka (trovate QUI la mia recensione) ed è stato sufficiente per amarlo. Anche queste composizioni mi hanno colpito, ma in maniera diversa. Qui Grossman non sta scrivendo per un giornale, non racconta con dovizia di particolari l’orrore umano. In questi tre racconti, scritti in momenti diversi della vita, c’è qualcosa di malinconico. Un filo conduttore che io ho interpretato a modo mio.
La cagnetta si apre con il racconto La giovane e la vecchia, sappiamo già che si giocherà sui contrasti. Due donne di età diversa si ritrovano a condividere la stessa casa, una all’apice della giovinezza e quindi potremmo pensare della felicità, l’altra al tramonto della vita. Quest’ultima soffre a causa della figlia lontana, condannata a scontare una pena lontano dalla famiglia. Ma in realtà i ruoli sono invertiti: è la vecchia ed essere felice e la giovane a soffrire perché le leggi della vita sono incomprensibili e soprattutto imprevedibili.
L’alce invece è il racconto che ho sottolineato per intero. Ogni frase meritava attenzione e una riflessione. Il protagonista è un uomo ormai infermo, che viene accudito dall'”eroica” moglie che di giorno lavora, di notte veglia l’ammalato nel disinteresse di tutti, perché a un certo punto o si guarisce o si muore.
È vero, i suoi amici ormai erano persone di una certa età, già andare in ufficio su autobus e filobus affollati per loro era una fatica, poi ognuno aveva i propri impegni, la stagione del raccolto nell’orto della dacia, i problemi dispiaceri legati al lavoro. E tuttavia lo addolorava il fatto che i vecchi amici raramente chiedessero sue notizie e, semmai venivano a trovarlo, non lo facessero perché mossi da un sincero interesse nei suoi confronti o dal desiderio di portargli conforto, ma per il loro esclusivo interesse, per mettersi a posto la coscienza.
Nei primi tempi della malattia, i colleghi gli portavano regali: fiori, cioccolatini, ma ben presto avevano smesso di andarlo a trovare… A loro non importava del decorso della sua malattia, e lui aveva perso qualsiasi interesse per ciò che accadeva all’istituto
La cagnetta è l’ultimo geniale racconto. Protagonista è Pestruska, una cagnetta randagia dagli occhi dolci. Un giorno viene prelevata e costretta a vivere in un laboratorio. Analisi, test, gabbie ma anche cibo, attenzioni. La vita di Pestruska cambia radicalmente e Grossman ci fa assistere alla nascita di un rapporto molto particolare tra la cagnetta e lo scienziato che si sta occupando di lei per mandarla nello spazio. Al male la cagnetta risponderà sempre con il bene e con la fedeltà:
Se il finale de L’alce mi ha commosso e in qualche modo rassicurato nonostante lo scenario poco felice, quello de La cagnetta mi ha un po’ sconfortato perché noi siamo stati Pestruska dopo la missione.
Finalmente lui riuscì a vedere i suoi occhi: gli occhi annebbiati, impenetrabili di un povero essere dalla mente confusa e dal cuore tenero e mansueto.
La cagnetta è…
La cagnetta è vibrazione. Ogni volta che leggo Grossman qualcosa mi colpisce dentro e trema. Non sono entrata nel dettaglio, sono tanti i temi che si potrebbero sviscerare. L’eterna lotta tra bene e male, le condizioni di vita del popolo russo, l’ispirazione a Cechov… ma non lo farò perché c’è l’accuratissima nota finale di Mario Alessandro Curletto che spiega lo stile di Grossman, lo interpreta e soprattutto ci fa venire voglia di leggere il capolavoro di questo autore, Vita e Destino (QUI la trama).
Proprio in questo periodo, mentre sto leggendo Guerra e Pace, ho avuto voglia di staccare per mezz’ora e conoscere meglio Grossman, Una scelta azzeccatissima.
Consigliato per chi ha voglia di conoscere la prosa Grossman, per chi ama le storie brevi ma potenti, per chi ha voglia di buttarsi in Vita e destino ma non ha ancora il coraggio, questo assaggino vi convincerà.
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