
La lista delle cose sospette

La trama
«Un romanzo pieno di calore sul potere dell'amicizia, scritto con empatia, attenzione e affetto. Leggerlo significa sentirsi un po' meglio nei confronti della vita.»Elizabeth Day, autrice di «La gazza» e «Confessioni di un’amica»
«Mi ha spezzato il cuore… un romanzo di formazione superlativo.»«Mail on Sunday»
«Godfrey riesce in maniera brillante a inserire una storia avvincente e commovente tra gli interstizi di un orrendo episodio della storia recente, senza mai banalizzare, distogliere l'attenzione né minimizzare l'impatto dei veri crimini dello Squartatore.»«The Guardian»
«Un inno all'innocenza perduta e al conforto dell'amicizia, i toni più dark alleggeriti da un’ironia tutta British.»«The Times»
Yorkshire, 1979. La regione è inquieta e disturbata non solo dal governo Thatcher che, tra le altre cose, ha eliminato il latte gratuito dalle scuole, ma anche da un serial killer che continua ad ammazzare giovani donne. Miv, 12 anni, decide di correre ai ripari, e di cercare il colpevole per far tornare la serenità nel loro vicinato. La sua famiglia sta parlando di trasferirsi, la presenza del serial killer è troppo incombente, e Miv non vuole proprio separarsi dall'amica del cuore Sharon. Le due ragazzine cominciano dunque la loro piccola ma arguta indagine stilando una lista di tutte le «cose sospette» riguardo agli uomini della comunità, a iniziare dal pakistano dell’alimentari all'angolo – tutti gli adulti lo evitano, i ragazzi compiono atti vandalici contro di lui... è senz’altro sospetto –, a seguire col più severo dei professori della scuola, sempre arrabbiato e prepotente, e via così con molti altri personaggi della cittadina visti dagli occhi di una ragazzina pronta a credere, ma subito dopo a sfatare, i pesanti luoghi comuni che prosperano nella loro comunità. E a scoprire molti più segreti – tra le famiglie del vicinato – di quanti avrebbero mai pensato possibili.
– Delizioso –
La lista delle cose sospette di Jennie Godfrey (Bollati Boringhieri) è un romanzo che mi è stato mandato a sorpresa dalla casa editrice. Ho scelto di cominciarlo subito perché avevo bisogno di una lettura che mi portasse un po’ lontano. Avevo importanti decisioni da prendere e tantissimo bisogno di sgomberare la mente. Quello che non sapevo però è che La lista delle cose sospette fosse un mix di generi. Quando l’ho cominciato, senza leggere quasi nulla della trama, mi aspettavo un giallo e invece mi sono imbattuta in un romanzo di formazione con alcuni capitoli ad alta tensione.
Siamo nell’Inghilterra degli anni Ottanta e l’atmosfera è questa:
Sarebbe facile dire che tutto cominciò con gli omicidi, ma di fatto ebbe inizio quando Margaret Thatcher divenne primo ministro.
Comincia proprio così La lista delle cose sospette. La storia del serial killer è ahimè verissima, lo squartatore dello Yorkshire è realmente esistito e ha fatto tredici vittime. La vita delle donne cambia, i mariti non le lasciano più tornare a casa da sole, vengono sempre più controllate, la quotidianità si tinge di paura e anche la vita di Miv e Sharon due dodicenni amiche per la pelle che fanno i conti con le prime brutture della vita.
In realtà Miv sa quanto può essere crudele e ingiusta la vita. Vive con la mamma che trascorre le giornate chiusa in un mutismo quasi ostile. Non è stata più la stessa da quando ha tentato il suicidio e il silenzio in casa si fa sempre più opprimente per Miv che vede il padre uscire sempre più spesso e la zia in evidente imbarazzo perché non è in grado di gestire i cambiamenti e le esigenze di una ragazzina che sta per diventare un’adolescente.
Miv ha bisogno di colmare questo vuoto riempiendolo di compiti, missioni… nasce così l’idea di cercare e fermare lo squartatore. La lista delle cose sospette è una vera e propria indagine. Miv comincia a guardare tutti i conoscenti sotto un’altra luce. Aiutata da Sharon si muoverà in città indagando, sbirciando, registrando anomalie indizi.
Avevo deciso che era improbabile che lo Squartatore fosse spo-ato. Non riuscivo a capire come si potessero tenere nascosti crimini del genere alle persone con cui vivevi. In casa nostra vivevamo attaccati uno all’altro e anche se nessuno parlava mai di niente potevamo tutti vedere e sentire cosa succedeva. In realtà la strada intera sapeva quello che succedeva, a giudicare dai loro sguardi di commiserazione.
«Ma è meglio che sia tu a chiedere» dissi, rivolgendomi a Sharon e guardando il suo profilo quasi angelico. Lei si girò verso di me, con la fronte aggrottata in una domanda alla quale risposi con: «Tu piaci sempre a tutti» senza esplicitare il più di me.
Le due si imbattono in rivelazioni, colpi di scena e anche qualche cantonata. Hanno dodici anni e giocano a fare le detective ma la paura che provano è reale. Proprio grazie alla lista conosceranno vicende terribili, dolorose e saranno costrette a crescere prima del tempo.
La lista delle cose sospette è…
Delizioso. Non ho dato quattro stelle solo perché avrei accorciato alcune parti. Sono oltre trecento pagine che scorrono veloci grazie all’alternanza dei punti di vista. A parlare non è solo Miv, gli episodi che fanno sorridere lasciano presto il posto a qualcosa d’altro. La lista delle cose sospette è molto più cupo di quanto mi aspettassi ma Godfrey ha saputo mescolare bene i generi dando vita a un romanzo in cui le parti sono molto equilibrate. Si sorride delle ragazzine detective e ci si commuove quando lo sguardo viene puntato sul dolore della solitudine, ci si indigna quando si intravede il razzismo e così via. L’ho letto in un momento molto impegnativo e quindi ci ho messo parecchio ma credo che in condizioni “normali” lo avrei divorato. Sono curiosissima di leggere altro dell’autrice visto che si tratta di un esordio.
Consigliato per chi è in cerca di una storia avvincente e al tempo stesso commovente. C’è la tensione del thriller in alcuni punti e l’introspezione dei romanzi di formazioni. Consigliatissimo per evadere!
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