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RECENSIONE: La lotteria (Shirley Jackson)

La lotteria - Shirley Jackson - Adelphi
RECENSIONE: La lotteria (Shirley Jackson)

La lotteria

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
26/04/2007

Pagine:
82
Genere:
ISBN:
8845921840
Acquista:

La trama

Il racconto di Shirley Jackson intitolato La lotteria ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della Guerra dei Mondi di Orson Welles. Fama non immeritata, giacché la pubblicazione sul "New Yorker", nel 1949, scatenò un pandemonio. Molti lo presero alla lettera, reagendo all'istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. Certe cose non potevano, non dovevano succedere. Eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell'atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del New England in un luminoso mattino di giugno, come ogni anno da tempo immemore. Ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l'intensa silloge qui proposta, il lettore scoprirà da sé, in un crescendo di "brividi sommessi e progressivi" - come diceva Dorothy Parker - che cosa li rende dei classici del terrore. Secondo un altro illustre ammiratore della Jackson, oltre che maestro del genere, Stephen King, lo sono perché "finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio".

 – Realtà –

La lotteria di Shirley Jackson (Adelphi) è una raccolta di racconti dal sapore inquietante. Decisa ad acquistare la nuova versione  illustrata de La lotteria ho deciso di comprare prima quella originale.  La lotteria - Shirley Jackson - AdelphiNon sono rimasta così colpita dalla Jackson, o meglio, mi aspettavo qualcosa di diverso. Avrei voluto vedere l’orrore e immaginare l’indignazione dei lettori de Il New Yorker e invece mi è rimasta addosso – ancora una volta – la voglia di leggere altro di questa autrice e la sensazione di non averla compresa davvero. Ho acquistato La lotteria in versione ebook e… non avevo nemmeno capito che mi sarei trovata di fronte a quattro racconti brevi. Non sono pentita di aver acquistato la versione digitale, dieci euro per un libretto di 0ttanta pagine senza pre o post fazione, sono decisamente troppi. Confido ancora una volta nei mercatini e nelle bancarelle vicino alle stazioni.

Il primo racconto, quello che dà il nome alla raccolta, non è quello che mi è piaciuto di più. Siamo nel New England e la Jackson descrive una tradizione consolidata: l’attesa, la frenesia, i bisbigli, la routine…

La mattina del 27 giugno era limpida e assolata, con un bel caldo da piena estate; i fiori sbocciavano a profusione e l’erba era di un verde smagliante. La gente del paese cominciò a radunarsi in piazza, tra l’ufficio postale e la banca, verso le dieci. In certe città, dato il gran numero di abitanti, la lotteria durava due giorni, e bisognava iniziarla il 26 giugno; ma in questo paese, di sole trecento anime all’incirca, bastavano meno di due ore sicché si poteva cominciare alle dieci del mattino e finire in tempo perché i paesani fossero a casa per il pranzo di mezzogiorno.
I primi ad arrivare furono naturalmente i bambini.
La lotteria - Shirley Jackson - AdelphiQuesto l’incipit del celebre racconto che suggerisce il terrore catapultandoci in situazioni apparentemente normali… e che mostrano il lato peggiore degli esseri umani.
Situazione simile ne Lo sposo, un velo di inquietudine si posa su ogni riga: immaginate di essere una sposa in trepidante attesa dell’amato. I preparativi sono venati da una leggera ansia, oggi è il grande giorno ma Jamie, non busserà mai alla nostra porta. Comincia così una ricerca affannosa di un uomo che sembra non essere mai esistito.
Rassegnata, placata, cercò di pensare a Jamie, e non riusciva a vederne chiaramente la faccia, o a udirne la voce. E’ sempre così con qualcuno che ami, pensò, e lasciò scivolare la mente oltre l’oggi, il domani, nel futuro più in là, quando Jamie si sarebbe affermato come scrittore e lei avrebbe lasciato il suo lavoro, nel futuro dorato con casa in campagna cui si erano preparati la settimana scorsa.
Anche ne Il colloquio l’oscurità è appena accennata (complice senz’altro la brevità del racconto) è il dialogo tra un medico e la sua paziente.  Mrs Arnold sembra la vittima di una società colpevole e frenetica. Non si orienta più e l’isteria è diventata una compagna di vita.
«Miss Arnold», disse il dottore severamente, «si controlli, la prego. In un mondo disorientato com’è oggi il nostro, spesso l’alienazione dalla realtà…».
«Disorientato» disse Mrs Arnold. Si alzò. «Alienazione» disse. «Realtà». Prima che il dottore potesse fermarla andò alla porta, la aprì. «Realtà» disse, e uscì.
Il Fantoccio è il racconto che più si avvicina all’horror classico. Un pupazzo di legno è il protagonista di queste feroci pagine: insulti e violenze ai danni della moglie del ventriloquo che forse, visto che il pupazzo vive di vita propria, ventriloquo non è.

La ragazza in verde e l’uomo si erano seduti uno di fronte all’altro, a un tavolo vicino alla porta degli artisti. Lei era protesa in avanti, osservando il fantoccio che l’uomo teneva in grembo. Una copia grottesca, di legno, dell’uomo – l’uomo era biondo, il fantoccio aveva capelli d’un giallo acceso, con riccioli e basette di legno lucido; l’uomo era piccolo e brutto, il fantoccio più piccolo e più brutto, con la stessa bocca larga, gli stessi occhi sgranati, l’orrida parodia del vestito da sera, con tanto di minuscole scarpe nere.


La lotteria di Shirley Jackson è…

Una raccolta di racconti che riporta la realtà. Certo, forse deformata da uno specchio ma pur sempre realtà. Jackson ci mostra che l’orrore, l’inquietudine e anche il paranormale si possono nascondere nella quotidianità.

Detto questo, non sono rimasta conquistata. Mi aspettavo qualcosa di più. A casa in attesa ho sempre Lizzie, da quel romanzo mi aspetto tantissimo e i racconti mi hanno lasciata insoddisfatta. Sicuramente un apparato critico avrebbe aiutato a comprenderli meglio o almeno a collocarli nel tempo, o ancora a dare loro un filo logico alla raccolta (perché sono stati selezionati proprio questi quattro?).

Resta comunque una lettura piacevole perché lo stile è semplice e scorrevole. Consigliato per chi ha voglia di evadere per un’oretta, per chi ama i racconti, e per chi vuole tuffarsi in brevi storie dal sapore inquietante.

 

 

three-stars

Alcune note su Shirley Jackson

Shirley Jackson

Shirley Jackson è stata una scrittrice e giornalista statunitense, nota soprattutto per L’incubo di Hill House del 1959 e La lotteria. Ha esordito scrivendo per il prestigioso «The New Yorker» nel 1948. Nella sua carriera ha scritto anche opere per bambini, come Nine Magic Wishes, e persino un adattamento teatrale di Hansel e Gretel, The Bad Children. Muore per infarto nel 1965, forse a causa della terapia a base di psicoformaci che stava seguendo.

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