La sirena e Mrs Hancock
La trama
È il settembre del 1785 quando Jonah Hancock, mercante inglese figlio di mercanti inglesi, quarantacinque anni, cranio spelacchiato e vestiti di lana pettinata, riceve in dono una sirena. Certo, non è proprio un regalo e nemmeno una sirena nel senso piú romantico del termine: è piú che altro un corpo mummificato di essere marino che gli è costato una nave. Ma a rassicurare Mr Hancock del valore dell'investimento c'è il lungimirante capitano Jones, responsabile della compravendita. E a trasformare quella creatura in una fonte di lucro ci pensa Mrs Chappell, l'avveduta tenutaria di un bordello di lusso: che abbia gambe o squame, una ragazza indifesa nuova in città a lei non può sfuggire. Per la madama non è difficile convincere il mite Mr Hancock ad affittarle la sirena come arredo per incuriosire i clienti della sua casa di piacere. Ed è proprio in quel luogo di libidinosa perdizione che Jonah Hancock si perde, non tra le vie del peccato, bensí negli occhi di Angelica Neal. Il suo corpo è senza segreti per chi ha avuto l'onore di essere suo cliente - o per chi ne ha ammirato il ritratto esposto all'Accademia -, ma il suo cuore non è altrettanto prodigo. Spietata e impertinente, Angelica promette a Mr Hancock che cederà alle sue avance solo in cambio di un nuovo esemplare, suadente e fatale, di sirena. Ma i desideri hanno spesso conseguenze impreviste. Per esempio, possono essere esauditi. Dal centro di un'affascinante Londra georgiana, passando per moli nebbiosi, oscuri quartieri popolari e bordelli sfavillanti, fino ai mari perigliosi che nascondono creature magiche e misteri evanescenti: in questo viaggio senza precedenti Angelica e Mr Hancock vivranno un'avventura straordinaria alla scoperta dei segreti sepolti negli abissi del cuore. La sirena e Mrs Hancock racconta con sguardo sognante un mondo dai contorni fantastici gremito di personaggi tanto reali quanto indimenticabili, un mondo pieno di quell'intensità di cui solo le passioni umane sono capaci.
«Affascinante, emozionante, divertente, commovente: questo romanzo vi farà piangere, vi farà ridere, vi ammalierà con il suo canto: sarà impossibile restarne lontani. La sirena e Mrs Hancock è straordinario».
«The Times»
– Oscuro –
La sirena e Mrs Hancock di Imogen Hermes Gowar (Einaudi) è un libro che mi ha messo davvero a dura prova e come sempre farò molta fatica a parlarvi di un racconto che non sono riuscita ad apprezzare.
Lo so cosa state pensando: “L’hai comprato per la copertina” e in effetti un po’ è vero. Avevo anche particolare voglia di tuffarmi in una storia lontana, mi ero innamorata de La fabbrica delle bambole (LEGGI QUI la mia recensione) e speravo di ritrovare le stesse atmosfere oscure e avvincenti. La verità è che mi sono annoiata davvero tanto e sono arrivata in fondo soltanto perché mi sono incaponita e le ultime pagine sono senza dubbio interessanti, ma per arrivarci ho dovuto faticare troppo.
Siamo nella Londra del 1785 (atmosfere a me tanto care) e il protagonista (diciamo l’unico che per me è stato interessante) è il mercante Jonah Hancock. che sta aspettando notizie della propria nave. Hancok è un uomo dalle mille sfaccettature: malinconico e divertente, trascorre le giornate pensando alla moglie defunta e parlando con il fantasma del figlio nato morto. Le pagine in cui lo immagina ragazzino fanno stringere il cuore, mentre fanno sorridere quelle in cui Mr Hancok vuole mantenere le apparenze di fronte alla comunità. Jonah vive in casa con la sorella e la nipote da maritare e quando il capitano bussa alla sua porta senza soldi e senza nave percepiamo tutta l’angoscia del mercante.
Una perdita non è un vuoto.
Una perdita è una presenza tutta particolare: una perdita occupa spazio; una perdita nasce proprio come ogni altra cosa vivente.
Sì, ma il capitano non è tornato a mani vuote: con se ha portato il cadavere mummificato di una sirena. Diciamo che la sirena non è proprio come ci si aspetterebbe: è brutta, inquietante e… deludente. Insomma, questa sirena non assomiglia per nulla ai racconti ai quali siamo abituati.
Dopo lo scoraggiamento iniziale, il nostro protagonista decide di metterla in mostra dietro compenso e sarà proprio grazie a questa grottesca sirena che conoscerà Angelica, affascinante cortigiana che proverà a sedurlo.
Qui Imogen Hermes Gowar ci fa fare un tuffo nei bordelli scintillanti londinesi ma anche nella disperazione di queste ragazze (come Angelica) ossessionate dall’idea di invecchiare e quindi non poter più esercitare.
Angelica è un’eroina sfortunata, quando crede di aver trovato l’amore si scopre raggirata e rialzarsi senza chiedere aiuto può essere molto difficile. Ma di più non posso svelare.
Quando una donna è povera, e senza nessuno a proteggerla, è quasi una sgualdrina, anche se non ha ancora peccato. Se solo la più piccola cosa va di traverso, è naturale cadere in tentazione. Tutti sanno che un giorno quel momento arriverà: pur rispettabile che sia, la macchia è già su di lei. A un certo punto sente di non avere scelta
I capitolo vengono intervallati dalla voce narrante della sirena che getta inquietudine sulla storia ma di fatto non la illumina:
Tu getterai la sorte insieme a noi, avremo in comune una sola borsa. Ed è per questo che un uomo prudente non fa affari con gli ubriaconi, i libertini, i biscazzieri, i ladri o chiunque Dio abbia motivo di trattare con durezza. Tu getterai la sorte insieme a lui, avrete in comune un peccato. E non ci vuole nulla perché un minuscolo veliero vada a schiantarsi contro gli scogli. Non ci vuole nulla perché un carico si inabissi nel buio a cinque braccia di profondità.
La seconda parte del libro è meno storica e più misteriosa, la magia si insinua tra le pagine e proprio quando ci sentiamo più tranquilli spuntano elementi che rimescolano la trama e forse questo essere così lontano dal nostro immaginario, riuscirà a suscitare anche la nostra pietà:
Sono qui. Sono qui: non sei sola. Eccomi: sono il dolore, la creatura vivente del tuo soffrire. Sono il dolore che è dentro di te: sono il dolore che è tra voi due. Mi sotterrerai ma io tornerò su. Non mi riconoscerai, ma io mi farò riconoscere.
La sirena e Mrs Hancok …
Oscuro. Ho come avuto l’impressione che la storia non fosse così legata. C’è una bella differenza di passo tra la prima e la seconda parte. Ho decisamente apprezzato le pagine finali ma ormai era troppo tardi per ribaltare il giudizio che mi ero fatta su questa storia che purtroppo ho reputato troppo lenta e noiosa. Peccato perché l’atmosfera è invitate e coinvolgete ma i personaggi si muovono troppo lentamente e senza colpi di scena, forse il libro andava accorciato un po’, oppure andavano aggiunti eventi che mantenessero alta l’attenzione del lettore, peccato.
Consigliato per chi ha voglia di leggere una favola a metà tra lo storico e l’oscuro e per chi ha tanta pazienza. Sicuramente non penserete mai più alle sirene come prima.
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