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RECENSIONE: Le nostre anime di notte (Kent Haruf)

Le nostre anime di notte - Kent Haruf
RECENSIONE: Le nostre anime di notte (Kent Haruf)

Le nostre anime di notte

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
January 1st 1970

Pagine:
171
ISBN:
8899253501
Acquista:

La trama

È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me?Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.Dopo la Trilogia della Pianura, Le nostre anime di notte è il sigillo perfetto all’opera di Kent Haruf, uno dei più grandi interpreti della letteratura americana contemporanea.

 – Malinconico – 

Le nostre anime di notte  di Kent Haruf   è un libro che va dritto al cuore. Questo breve racconto, sono poco più di 160 pagine, si apre con la proposta di  Addie Moore al suo vicino di casa Louis Waters. Una proposta che di convenzionale non ha proprio nulla.

Mi chiedevo se ti andrebbe qualche volta di venire a dormire da me.

Cosa? In che senso?

Nel senso che siamo tutti e due soli. Ce ne stiamo per conto nostro per troppo tempo. Da anni. Io mi sento sola. Penso che anche tu lo sia. Mi chiedevo se ti andrebbe di venire a dormire da me, la notte. E parlare. (…)
Sto parlando di attraversare la notte insieme. E di starsene al caldo nel letto, come buoni amici. Starsene a letto insieme, e tu ti fermi a dormire.
Le notti sono la cosa peggiore non trovi?

Le nostre anime di notte - Kent HarufComincia così la malinconica e tenera storia di due vedovi che si tendono una mano in un momento di difficoltà. La notte i nostri problemi sembrano così grandi, la solitudine così profonda e l’angoscia senza soluzione. Un letto, due persone che si tengono la mano  a vicenda raccontandosi ricordi e speranze.

E’ una storia d’amore  particolare quella di Le nostre anime di notte. Chi l’ha detto che durante la terza età non si può amare? Chi può pensare che le visite di Louis durante la notte siano qualcosa da additare o peggio ancora deridere?

Ad  Holt, cittadina del Colorado, certi movimenti vengono notati. Le battute nei bar cominciano a circolare ma non sarà solo la lingua lunga delle persone a “minacciare” questa unione.

Chi riesce ad avere quello che desidera? Non mi pare che capiti a tanti, forse proprio a nessuno. E’ sempre un incontro alla cieca tra due persone che mettono in scena vecchie idee e sogni e impressioni sbagliate. Anche se, ripeto, questo non vale per noi due. Non in questo momento, non oggi.

Le settimane passano e Addie e Louis riescono a legare, a diventare davvero una coppia ricreando quel senso di intimità che non provavano da tempo. Impossibile non parlare delle relazioni precedenti, del rapporto con figli e nipoti e ahimè, con la conoscenza della morte.

Sono arrivato a credere in qualche tipo di vita dopo la morte. Un ritorno alla nostra vera essenza, un’essenza spirituale.

Io non so se credo a queste cose, disse Addie. Magari hai ragione tu. Lo spero.

Vedremo, giusto? Non ancora, però.

No, non ancora rispose Addie. Amo questo mondo fisico. Amo questa vita insieme a te. E il vento e la campagna. Il cortile, la ghiaia sul vialetto.  L’erba. Le notti fresche. Stare a letto al buio a parlare con te.

[amazon_link asins=’B01NB236JS’ template=’ProductAdDESTRA’ store=’lalettricecon-21′ marketplace=’IT’ link_id=’6e91d6ed-fa3d-11e7-8b21-81cafd4a8212′] A cambiare gli equlibri della coppia, sarà l’arrivo del figlio di Addie con il piccolo nipote Jamie, temporaneamente trasferitosi dalla nonna. Dopo qualche dubbio iniziale, le particolari notti di Louis e Addie riprendono il loro corso e il primo ad accettarle è proprio il bambino di sei anni.

Ma questa unione è troppo spregiudicata per la città, per gli amici e per i familiari. Riusciranno i due protagonisti a preservarla?

Le nostre anime di notte è…

Un libro malinconico, delicato… sembra scritto in punta di piedi. Eppure la cattiveria e  l’egoismo delle persone arrivano come un pugno allo stomaco.

Non ho letto la trilogia di Haruf, è sulla la mia lista dei desideri, e ho apprezzato molto l’argomento e lo stile. Dopo una riga il lettore si trova immerso ad Holt e si ritrova a bisbigliare con Addie e Louise, a commuoversi durante i loro racconti, e a sorridere con il nipotino Jamie. Da leggere tutto d’un fiato è consigliato ai romantici, agli amanti della narrativa e a chi cerca una storia originale.

three-half-stars

Alcune note su Kent Haruf

kent haruf

Kent Haruf (1943-2014), scrittore americano, dopo la laurea alla Nebraska Wesleyan University ha insegnato inglese. Prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto diversi lavori, come operaio, bracciante, bibliotecario. Grazie ai suoi romanzi, tutti ambientati nella fittizia cittadina di Holt, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Whiting Foundation Award e una menzione speciale dalla PEN/Hemingway Foundation. Con il romanzo Il canto della pianura è stato finalista al National Book Award, al Los Angeles Times Book Prize, e al New Yorker Book Award. Con Crepuscolo, secondo romanzo della Trilogia della Pianura, ha vinto il Colorado Book Award, mentre Benedizione è stato finalista al Folio Prize.

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5 COMMENTI

  • Anna

    Stile sintetico, elementare, ma efficace nella narrazione. Punteggiatura da correggere. La storia non mi sembra così originale. Invece è stupefacente la posizione critica e giudicante del figlio Gene. Pare una vendetta nei confronti della madre che sta vivendo un periodo felice. Interessante è come l’autore ci riporta la quotidianità americana della provincia. Che tristezza il cibo!!

    • Erika

      La penso esattamente come lei

  • Fabio

    Buon giorno dopo aver letto le nostre anime di notte cerco, se qualcuno mi può aiutare, altri libri simili. Grazie

  • antonella

    Ho letto la trilogia di Harof. Ora, con estrema lentezza sto” sfogliando” con attenzione ogni pagina di “le nostre anime di notte”.Quali commenti, quali sensazioni ….se non quelli già espressi da numerosi lettori?
    Tutto è cominciato, entrando nel nuovo anno …..un intimo intenso desiderio di poter condividere notti o giornate o momenti di chiacchierate…speciali nella loro semplicità e autenticità con un uomo. Mi chiamo Antonella,ho 65 anni.
    Ed ecco che incontro il romanzo di Haruf….. esiste allora forse la possibilità di poter veder realizzato un desiderio così vivo?
    Grande commozione….un senso di rinascita….forse un altro dono dalla vita?
    Chi volesse “chiacchierare” con me mi scriva a atcavarretta@gmail.com Grazie attendo!

    • Paolo

      Mi chiamo Paolo, ho 77 anni . forse si, esiste la possibilità di vedere realizzato un desiderio così vivo. l’ho intravista ieri andando a prendere il libro a piedi quasi di corsa dopo averne visto per caso una presentazione, o nella paura di essere smascherato,condividendola, o stamattina nel continuare la lettura subito appena sveglio ..e già a pagina 93 si concretizza la possibilità di successo dell’impresa . (continua) Bei saluti, Paolo

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