Lei
La trama
Lei ha trent'anni, un lavoro frustrante che sta cominciando ad amare e un fidanzato frustrante che forse non ama più. In pochi giorni li perde entrambi e si ritrova da sola a doversi tenere a galla in una nuova quotidianità fatta di colloqui di lavoro, notti insonni e ambizioni ridimensionate. Incastrata in un mondo che pare sfocato, dove gli unici interlocutori sembrano essere gli oggetti, tra le paranoie di un poster di Kurt Cobain e il sarcasmo di Agatha Christie per i suoi appuntamenti su Tinder, Lei prova a ritrovare il sentiero. Ammesso che un sentiero ci sia mai stato.
– Frizzante –
Lei di Nicolò Targhetta (BeccoGiallo) è la storia di una ragazza trentenne che in una manciata di giorni perde completamente il controllo della propria vita: dice addio a fidanzato, casa e al tanto sospirato posto fisso. Ma no, Lei non è una storia di perdita, è soprattutto una ricerca, quella più difficile di tutte: la ricerca di se stessi.
Lei non ha un nome eppure mi è così familiare, per età e passioni.
Lei capisce di non amarlo più una mattina di marzo. Fuori la luce è bianca e densa e picchia forte sulla retina. Se ne sta un po’ seduta a letto in mutande a grattarsi la testa con le mani. Poi esce in terrazza, si accende una sigaretta e cammina avanti e indietro. Il posacenere dice:
– Forse non lo ami.
E lei capisce che è così. Che il posacenere ha ragione.
Ci scambia ancora due parole di cortesia,
ci spegne dentro una Merit Blu, poi sente freddo e rientra in camera. Lui dorme ancora, gli si sdraia accanto e fa una prova microfono a voce bassa.
Ti lascio, sussurra.
Poi si addormenta.
Sei mesi dopo la lascia lui.
Comincia così la tragicomica storia di Lei che dopo essere stata lasciata dal compagno, alle spalle avevano cinque anni di convivenza, sceglie di andarsene anche se una casa non ce l’ha e tornare dalla mamma è fuori discussione. Lei potrebbe essere chiunque, la sua è una storia qualunque, è il racconto delle sfortune che si succedono mentre la vittima sventurata cerca ad ogni costo di stare a galla. A chi non è mai successo?
Lei è un po’ il simbolo di una generazione confusa, smarrita. Anche io, come Lei, a trent’anni mi immaginavo in un modo: lauree alle spalle, lavoro fisso, una famiglia… non sempre le cose vanno come ci aspettiamo ed è allora che bisogna fare i conti con la vita ridisegnando (non le ambizioni, quelle devono restare) ma necessità e impegni. Anche io come Lei programmavo ogni giornata, pensavo, come Lei, di avere il controllo su ogni cosa… finché la vita non ti ricorda che non sei tu a comandare.
E così Lei deve ricalibrare la vita, rinunciando alle certezze di prima e rifugiandosi nei medicinali e nelle conversazioni con gli oggetti intorno.
Era una fallita. Un’ex. Un’ex ragazza, un’ex lavoratrice, un’ex persona. A trent’anni non era niente di quello che avrebbe dovuto essere alla sua età, niente di quello che era stata fino ad appena qualche mese prima. Non aveva prospettive, un mutuo, risparmi per l’anticipo di un affitto figuriamoci per l’anticipo di una casa. In meno di sei mesi aveva mandato la sua vita a puttane, riuscendo nell’impresa di tornare alla prima casella del gioco. E se all’inizio aveva pensato niente di grave, ce l’ho fatta una volta, ce la posso fare ancora, adesso si sta rendendo conto che c’è il rischio che non la facciano più giocare. Tutte le cose che prima succedevano con grande semplicità, ora hanno smesso di succedere. Dorme sul divano letto e sa che un bel giorno, un giorno opaco ma non troppo distante si troverà definitivamente i margini di tutto, lontano dall’azione. E quel giorno si sentirà come quando in cortile erano dispari e le toccava guardare gli altri giocare. Terrorizzata all’idea di non saper partecipare più.
Attenzione perché Lei non è un romanzo triste, solo un pizzico malinconico ma soprattutto divertente. Lei intavola discussioni con spazzolini, libri sugli scaffali, vestiti e divani. Snocciolando così angosce, frustrazioni e ogni tanto imbattendosi anche in qualche soluzione.
Lei è un romanzo che con ironia e semplicità porta a galla molti temi, tra cui quello di sentirsi esclusi da una società omologata e sempre più frenetica. Nel momento in cui smetti di produrre diventi un peso per chiunque ti stia intorno. Lei ha alti e bassi, ama nuotare e conversare con la fototessera che la ritrae a sedici anni. E io non posso far altro che chiedermi che cosa penserebbe la mia fototessera di dieci anni fa. Anzi quasi quasi potrei anche chiederglielo.
Lei è…
Frizzante, divertente, leggero ma non per questo privo di contenuto. Primo romanzo che leggo di Targhetta, decisamente promosso. In compagnia delle disavventure quotidiniane di Lei ho riso e ho riflettuto sulle mie difficoltà (Non perdetevi la parte in cui a prendere la parola sono gli autori della libreria).
Consigliato per chi vuole evadere qualche ora distraendosi, per chi è ancora alla ricerca della propria strada, per chi come me deve ancora imparare che non si puà pianificare tutto.
Lei mi sembra un libro adatto e scorrevole anche per i ragazzi più giovani che potranno scorgere, non dico il loro futuro, ma avere qualche anticipazione su quello che potrebbe accadere. La vita scombina i piani ma non è mai la fine del mondo.
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