L'Olivastro
La trama
Caterina è tornata al paese dopo un tentativo fallito di vita in città, trascinandosi sulle spalle il peso di un fallimento: prima di tutto, quello delle aspettative materne. Ma Caterina non è mai riuscita a somigliare alla madre, donna sofisticata ed elegante. Lei è l’olivastro, degna figlia di suo padre, amante delle piante e della campagna. In un breve racconto, ruvido e terreno come i luoghi e le persone che racconta, Marta Zura-Puntaroni con la prima Elettra della serie delinea un rapporto complesso, fatto di amore e di innesti, che ci porta a domandarci se può esistere una terra fertile per le relazioni, e quanto ciò che si ama può condurci alla rovina.
– Folgorante –
L’olivastro di Marta Zura -Puntaroni (effequ) è la prima opera della collana Elettra. Effequ mi ha regalato il libro in occasione di Testo a Firenze e ho aspettato un po’ prima di leggerlo ma poi è arrivato il suo momento. Questa collana indaga i rapporti con i padri e promette di farlo in maniera originale. Ovviamente lo stile è quello di effequ: audace, accattivante e spiazzante. L’olivastro è stato il mio primo incontro con Zura-Puntaroni, nonostante abbia comprato il suo primo romanzo appena uscito, non ho mai trovato il momento giusto per affrontarlo. Non sono rimasta delusa e anzi, credo che leggerò presto altro di questa autrice, perché l’assaggio non mi è bastato.
L’olivastro è breve e incalzante. Protagonista una ragazza con cui credevo di avere molte cose in comune… ma fortunatamente posso dire di essermi sbagliata, il perché lo capirete nel finale.
Caterina è una ragazza di campagna, diretta, spigolosa e forse anche con quel pizzico di timidezza malcelata.
Il padre le diceva sempre che lei era come l’olivastro, selvatica e rustica, con frutti piccoli e foglie stondate – però guarda, aggiungeva, indicando l’oliveto – che quelli lì sono tutti olivastri eh! poi ci innestiamo i rami dei cultivar domestici, che fanno le olive grosse e piene d’olio – gli tagliamo tutti i rami e gli infiliamo le marze di quello che vogliamo noi nella corteccia, e così li obblighiamo a fare quello che diciamo noi.
La storia della nostra protagonista è una storia come tante: anche lei, come centinaia di ragazzi, è andata a Milano per studiare, per farsi una vita nuova lontano dalla famiglia… ma questa non è una storia a lieto fine. Caterina a Milano non ha raggiunto il successo che sperava, Giurisprudenza si è trasformata in una montagna troppo ripida da scalare, e non ha trovato l’amore che cercava. Il rapporto con il suo fidanzato è basato sul complesso di inferiorità: lei è sempre fuori posto. E purtroppo conosco fin troppo bene questa sensazione.
Ma L’olivastro non è un racconto di fallimenti. Caterina non è riuscita ad essere raffinata come la madre, colta come l’avrebbe voluta il fidanzato… no, lei è l’olivastro e non può fuggire da sé stessa… o forse si. Forse Caterina è qualcosa di più dei rimproveri della madre e delle aspettative del padre forse Caterina libera sé stessa per liberare tutte noi.
L’olivastro è…
Folgorante. In realtà non ho detto nulla del libro lo so, questa è la classica opera che presuppone la lettura da parte di tutte le persone coinvolte nella discussione. Perché è così che possiamo interpretare, supporre… La storia dell’olivastro è qualcosa che esce dalle pagine, è una lotta che siamo chiamate a compiere, una separazione drastica e al tempo stesso l’unica possibile.
Marta Zura – Puntaroni in meno di settanta pagine (il formato è decisamente piccolo) ci trascina in un mondo che sembra lontano, solo all’apparenza è quello di Caterina confinata nelle Marche. Questo è in realtà il mondo che tutte noi conosciamo fin troppo bene e la follia di Caterina a ben guardare potrebbe essere classificata come coraggio.
Consigliato per chi è in cerca di una storia breve e potente, accattivante, ironica e con un finale perfetto. Sono sicura che una volta terminata la lettura avrete bisogno di parlarne! Io vi aspetto qui.
Questa collana è a cura di Olga Campofreda ed Eloisa Morra. Ovviamente, non vedo l’ora di leggere gli altri libri!
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