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RECENSIONE: Norferville (Franck Thilliez)

Norferville  di Franck Thilliez (Fazi editore)
RECENSIONE: Norferville (Franck Thilliez)

Norferville

Valutazione:
three-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
02/05/2024

Pagine:
384
Genere:
ISBN:
9791259675972
ASIN:
B0D2Y25W1V
Acquista:

La trama

Nessuna strada porta a Norferville. Nessuna strada permette di uscirne.Nell’universo ostile del Grande Nord, nessuno ti può sentire urlare.
Léonie è una “mela”: rossa fuori, bianca dentro. Così l’hanno sempre chiamata i nativi americani della riserva, perché è figlia di una madre innu e di un padre bianco. È cresciuta a Norferville, una piccola cittadina mineraria tagliata fuori dal mondo, nel Grande Nord canadese. Dopo la chiusura della miniera, Léonie abbandona la sua terra di ghiaccio e si ripromette di non rimetterci mai più piede, perché Norferville l’ha brutalizzata lasciandole una ferita che non si rimargina. Ma la vita decide altrimenti e, vent’anni più tardi, Léonie si ritrova costretta a tornare in quel luogo maledetto e affrontare una volta per tutte i fantasmi del passato.Ad altre latitudini, Teddy Schaffran – un criminologo di successo che indossa un’enigmatica benda da pirata sull’occhio sinistro – è tormentato da un antico dolore. Anche lui ha un grosso conto in sospeso con Norferville e le sue sorti sono destinate a incrociarsi con quelle di Léonie. Al centro di tutto, un efferato omicidio che solleva enormi interrogativi e scoperchia un vaso di Pandora di cui Léonie è determinata a vedere il fondo.
Il maestro Thilliez ha colpito in quest’ultimo straordinario thriller il freddo del profondo Nord quebecchese penetra nelle ossa del lettore e lo accompagna fino all’ultima pagina mentre i vari ingranaggi si incastrano perfettamente, rivelando un quadro d’insieme tanto complesso quanto mostruoso.
«Quel posto non si dimenticava, si annidava in fondo allo stomaco come un demone chiuso a riccio e si palesava di notte per grattarne le pareti, finché non ti svegliavi urlando».

– Malvagità –

Norferville  di Franck Thilliez (Fazi editore) è un noir cupo, ambientato nel Grande Nord canadese dove paesaggi mozzafiato si alternano a una crudeltà feroce. Una donna viene ritrovata sventrata a Norferville cittadina di fantasia che si basa sullo sfruttamento di miniere… e persone.

Nessuna strada portava a Norferville. Nessuna strada permetteva di uscirne. Era una triste prigione in mezzo alla taiga.

E proprio in mezzo alla neve viene ritrovato il cadavere di una donna. Difficile capire se sia opera di animali o di un uomo, almeno a prima a vista. La donna uccisa è la figlia di quello che si è rivelato essere il mio personaggio preferito: Teddy Schaffran. Criminologo francese è un lupo solitario, abituato a vivere senza la moglie e senza contatti con la figlia.

Lo shock è devastante e Teddy reagisce nell’unico modo possibile: si occuperà delle indagini insieme alla polizia. Leonie Rock è una giovane poliziotta ambiziosa e con qualche scheletro nell’armadio.

– Frena l’entusiasmo Rock. Se mando te, è perché conosci il territorio. Avrei preferito che quel posto restasse quello che è stato finora, un lontano puntino su una mappa. Ma sfortunatamente ricade sotto la nostra giurisdizione, perciò tocca a noi occuparcene –
Léonie era certa di non aver ben capito.
– Non starà mica parlando di …. Norferville?
– E di cosa sennò? –
La donna cercò di restare impassibile…..
– Spiacente, comandante … ma non ho più niente a che fare con quel posto…

Léonie ha un segreto da nascondere e alcun conti da sistemare con la città della sua infanzia.

C’è un vecchio detto da queste parti, secondo il quale tutti quanti abbiamo sangue indiano. Se non è nelle vene, è sulle mani.

Léonie è figlia di madre indiana. Per lei, almeno sulla carta, entrare a contatto con la popolazione di indiani innu insediata sul territorio ma chi lascia Norferville certe dinamiche non può più comprenderle.

Thilliez mette in scena un noir decisamente crudo ambientando ai confini del mondo. L’asprezza, ma anche la bellezza, del territorio ha trasformato gli abitanti. Ma l’autore non si limita a questo, non sono tanto le condizioni estreme di vita il centro di questo noir dal ritmo incalzante. Norferville ha il grande merito di ricordare lo sfruttamento delle popolazioni indiane. L’indagine sull’uccisione della ragazza porterà la poliziotta a chiudere il cerchio e forse a superare il trauma subito durante l’adolescenza. La violenza subita non è stata un caso isolato e ora Léonie potrà fare giustizia.

I personaggi come sempre sono ben delineati ma sinceramente l’ho trovato troppo lungo. Dopo la metà ho cominciato ad arrancare e non vedevo l’ora di arrivare alla fine.


Norferville è…

Malvagità. Non ci sono grandi enigmi stavolta, Thilliez costruisce un poliziesco e mostra tutta la crudeltà degli esseri umani. Sfruttamento, violenza, stupri e omicidi. Norferville è la culla del male.

Ho apprezzato lo spazio dato ai vari personaggi, mi piace l’idea di conoscere più lati ma non ho apprezzato particolarmente la poliziotta che forse è una protagonista poco originale, e non sono rimasta “incollata alle pagine”. Quest’anno ho letto una ventina di libri, pochissimi, per cui forse non ero molto predisposta alla lettura di un romanzo lungo.

Consigliato per gli amanti dei gialli dal ritmo incalzante, per chi non ha paura di guardare in faccia il male.

three-stars

Alcune note su Franck Thilliez

Franck Thillieznato ad Annecy, è un ingegnere informatico. Nel 2004 pubblica il suo primo libro Train d’enfer pour Ange rouge. Ha vinto i premi Les Prix des lecteurs «Quais du Polar» 2006 e Prix SNCF du Polar 2007 con il libro La Chambre des morts. Giallista di grandissimo successo, i suoi libri hanno venduto un totale di sette milioni di copie e nel 2021 è stato tra i tre autori più venduti in Francia in assoluto. Attualmente vive tra Pas-de-Calais, Antille e Guyana. Fazi Editore ha pubblicato Il manoscritto nel 2019, Il sogno nel 2020 e C’era due volte nel 2021.

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