Cerca...
TOP

RECENSIONE: Paradiso (Michele Masneri)

paradiso di michele masneri adelphi edizioni
RECENSIONE: Paradiso (Michele Masneri)

Paradiso

Valutazione:
three-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
17/06/2024

Pagine:
187
Genere:
ISBN:
9788845987755
ASIN:
B0CXNNS76M
Acquista:

La trama

Nel «giorno più caldo di una delle estati più calde che si ricordino», Federico Desi­deri, giovane giornalista di belle speranze ma di scarse soddisfazioni, riceve dal diret­tore della rivista «di nicchia» con cui colla­bora l’incarico di andare a Roma a intervi­stare un famoso regista, autore di un film di strepitoso successo al centro del quale giganteggia un memorabile, fascinoso cial­trone. Federico scoprirà ben presto che il regista è latitante, ma in compenso, nel corso di una serata mondana, gli verrà in­dicato colui che di quel personaggio si di­ce sia stato il modello: Barry Volpicelli. Sorta di psicopompo a metà strada tra un pifferaio magico e il Bruno Cortona del «Sorpasso», Barry condurrà Federico in un luogo incantato: il Paradiso, immenso com­pound di ville e bungalow sgarrupati sul litorale laziale, dove vive in compagnia di un ristretto gruppo di vecchi freak amabili e strampalati. Un ambasciatore che accumu­la prodotti di discount, un ginecologo a ri­poso che alleva galline ornamentali, il prin­cipe Gelasio Aldobrandi che – in preda a una perenne angoscia «mistico­araldica» – persegue il sogno irrealizzabile di un ere­de, una coppia di lesbiche che rimpiango­no i giorni fasti in cui venivano invitate in Vaticano da papa Ratzinger, una ex bello­na che accusa l’intero cinema italiano di averle rubato le idee e, non ultime, la prima e la seconda signora Volpicelli. Fra inter­minabili conversazioni di delirante futilità, e una notte in cui qualcuno rischia di ucci­dere uno degli ospiti, fra l’arrivo di una ce­lebre influencer e una morte sospetta, mol­te sono le cose che il giovane Federico ve­drà e imparerà durante il suo soggiorno al Paradiso. Fino al momento in cui si rende­rà conto di non poterne, o non volerne, più uscire.

 – Malinconia –

Paradiso di Michele Masneri (Adelphi edizioni) è un libro che mi ha preso decisamente in contropiede. Mandatomi a sorpresa dalla casa editrice (che ringrazio sempre per la fiducia) mi ha stupito. Non avevo mai letto nulla di Masneri e mi aspettavo una storia diversa, meno divertente… sì perché il tema del giornalista che non ha un posto fisso e viene pagato a pezzo è un nervo scoperto per me. No, non mi fa sorridere molto. Eppure il protagonista di questa storia mi ha trascinato in un labirinto di volti e nomi, stanze e situazioni bizzarre e sullo sfondo – ma nemmeno tanto – la città eterna: Roma.

Federico viene mandato a Roma, da Milano, per intervistare il regista Premio Oscar Mario Maresca. L’intervista però si trasforma presto in una missione impossibile. Maresca non si fa trovare da nessuna parte e Federico si imbatte casualmente in Barry. Sarà lui a fargli scoprire il Paradiso questo luogo di villeggiatura sul litorale laziale.

«Non è bellissimo essere invidiati?» osserva lei lisciandosi i capelli con entrambe le mani, come se si fosse appena sfilata un casco. «È una sensazione così inebriante». E si mette a muovere la mano destra issata a mezz’aria, nel saluto da reali inglesi, quello della lampadina immaginaria. Federico si chiede se quegli altri, là fuori, provino davvero invidia o non li guardino piuttosto come animali di uno strano zoo.

Ed è così che si sente il lettore: un visitatore allo zoo. I dialoghi sono divertenti e sporcati da inglesismi e dialetto romano, eppure c’è una malinconia di fondo difficile da rimuovere.

Qualche tempo fa ho letto di alcuni coccodrilli che quando arriva l’inverno restano bloccati nel ghiaccio delle paludi o dei laghi in cui vivono. Tengono fuori solo le narici per respirare, azzerano tutte le funzioni vitali, e aspettano. Brumazione, mi pare si chiami. Ecco, voi qua al Paradiso mi sembrate un po’ così, sospesi e in attesa, anche se non so bene cosa state aspettando…

E così questi personaggi bizzarri, sguaiati, si prendono la scena come a teatro. Sono i testimoni di un tempo che non c’è più ma non hanno nessuna intenzione di abbandonare il palco. Federico viene talvolta intontito talvolta affascinato da queste voci.

Paradiso è la fotografia della decadenza. La Roma di Barry non esiste più. Riunirsi a quel tavolo tra “tavernello” e champagne è un rito doloroso. C’è qualcosa di fuori posto in quelle risate, una crepa che si insinua tra le battute e le assurdità di un mondo che inghiotte Federico e anche noi.

“Non vorremo mica tornare sulla vecchia questione” e fa una lunga pausa, “di quel che Roma fa alle persone? Per carità, lasciamo perdere, lasciamo perdere…


Paradiso è…

Malinconia. Ci sono molti riferimenti al cinema (mamma mia è un mondo di cui non so nulla) e gli angolo di Roma sono fotografati da lunghe descrizioni. Ho fatto un po’ fatica ad andare avanti nella parte centrale perché l’attenzione era scesa. Non è un grandissimo momento per le letture lo sapete, eppure è stato bello affacciarmi per un po’ su un mondo sconosciuto e frizzante.

Il finale è amaro, amarissimo e forse Paradiso poteva chiudersi solo così.

Consigliato per chi è in cerca di una storia divertente e agrodolce, per chi ama Roma, per chi trascorrerebbe volentieri qualche ora in compagnia delle vecchie glorie che hanno fatto la storia del cinema.

ACQUISTA QUI il libro (Link affiliato).

three-stars

Alcune note su Michele Masneri

Michele Masneri

Michele Masneri (1974) è nato a Brescia ma vive a Roma, proprio nel rione Monti in cui è ambientato il romanzo. Ha lavorato ad Amburgo e a Parigi in organizzazioni internazionali. Scrive di economia, case, cultura, sul Foglio, su IL del Sole 24 Ore, su Rivista Studio. Addio, Monti è il suo esordio in narrativa.

«

»

1 COMMENTO

  • Walter

    Mia moglie lo ha abbandonato a pagina 148. Dice che era dai tempi del liceo, cioè da La coscienza di Zeno , che non abbandonava la lettura di un libro. Sono passati più di 30 anni.
    Seconso lei: troppi aggettivi e troppe similitudini ostacolano la lettura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segui @lalettricecontrocorrente