Poirot a Styles Court
La trama
Durante la Prima guerra mondiale un giovane ufficiale inglese ferito al fronte viene ospitato da un vecchio amico nella sua residenza di campagna. Il soggiorno nella lussuosa dimora sarà però tutt'altro che tranquillo. La padrona di casa, matrigna dell'amico, ha sposato un uomo di vent'anni più giovane di lei, e i figliastri, scavalcati nell'eredità, sembrano tramare qualcosa. La governante è sicura che presto gli avvenimenti precipiteranno e, in breve, la profezia si avvera. La padrona di Styles Court viene avvelenata e i sospetti si accentrano subito sui membri della famiglia. Fortunatamente, nel paese c'è qualcuno che di delitti se ne intende: un buffo profugo belga dai grandi baffi...
– Avvincente –
Poirot a Styles Court di Agatha Christie (Mondadori) è il primo romanzo in cui compare il celebre investigatore belga. Sono felicissima di poter trascorrere un altro anno insieme alla regina del giallo e infatti sto partecipando alla ReadChristie2020. Per il mese di gennaio bisognava scegliere un’opera che ha cambiato la vita della nostra Agatha e così ho scelto una delle storie più gettonate: Poirot a Styles Court. Letto quasi quindici anni fa, è stato un vero e proprio piacere tuffarmi in un’avventura che ricordavo soltanto vagamente. Poirot per me resta il personaggio più interessante di tutti e il suo esordio resta indimenticabile.
Poirot è un ex funzionario di polizia che fugge dalla Guerra (siamo nel 1916) e trascorre un soggiorno a Styles Court, e proprio lì farà la sua ultima apparizione ma ora sto correndo troppo.
Torniamo al suo esordio. In quel maniero si trova anche il caro Hastings (altro personaggio che adoro per la sua istintività, ingenuità e amore per le donne) che ha deciso di trascorrere per trascorrere un sereno soggiorno, invitato dall’amico John Cavendish. Hastings guarda con ammirazione Poirot:
Poirot era un ometto dall’aspetto straordinario.
Era alto meno di un metro e sessantacinque, ma aveva un portamento molto eretto e dignitoso. La testa era a forma di uovo, costantemente inclinata da un lato. Le labbra erano ornate da un paio di baffi rigidi, alla militare. Il suo abbigliamento era inappuntabile. Penso che un granello di polvere gli avrebbe dato più fastidio di una ferita. Eppure questo elegantone, che ora zoppicava leggermente, era stato ai suoi tempi uno dei funzionari più in gamba della polizia belga. Come investigatore, aveva un fiuto straordinario. Aveva all’attivo numerosi trionfi, essendo riuscito a risolvere i casi più complicati.
Peccato che la vacanza venga interrotta da un omicidio: la padrona di Styles, la signora Inglethorp, viene avvelenata e ovviamente i sospetti ricadono sui familiari. Avvelenata da cosa e da chi? Per scoprirlo c’è bisogno dell’aiuto del celebre investigatore. In Poirot a Styles Court fa la sua comparsa anche l’ispettore Japp che diventerà una vecchia conoscenza. Mi riesce così difficile credere che ci troviamo di fronte a un esordio…
Come nei migliori classici anche in questo caso tutti i personaggi si riuniscono per smascherare il colpevole e tutti ci sembrano in grado di aver messo la stricnina nella cioccolata della padrona. Emily Inglethorp non è stata in grado di attirarsi molte simpatie, viveva a Styles con il nuovo marito Alfred (un giovanotto che sembra mirare solo ai soldi) e i figli John e Lawerence. Indimenticabile il personaggio di Mary Cavendish, moglie di John. Che cos’ha da nascondere? E ancora Cynthia Murdoch, la donna che Emily ha preso sotto la sua ala protettrice. Un altro personaggio chiave è quello Evelyn Howard, l’unica amica della vittima. A complicare la storia, oltre ai pettegolezzi sul nuovo marito e il comportamento bizzarro di Lawewnce, è il fatto che Emily cambiasse di continuo idea sul testamento e questo ci confonde e decisamente ci condiziona.
La dinamica dell’omicidio e il suo colpevole sono chiari a tutti, tranne che all’uomo che fa galoppare le celluline grige. C’è di più oltre all’istinto e all’apparenza… o forse no.
Poirot a Styles Court ha un finale geniale e che lascia di sasso.
Poirot a Syles Court è…
Avvincente. Lo so, non sono brava a raccontarvi i gialli ma se amate Agatha Christie questo non potete lasciarvelo scappare. L’ambientazione tipicamente inglese, il ritmo calmo ma al tempo stesso avvincente, la presentazione dei personaggi in pieno stile Christie, vi faranno innamorare e no, non potrete indovinare l’assassino, ve lo dico già!
Mi è piaciuta molto anche l’idea dei disegni, Hastings racconta la vicenda mostrandoci la piantina della stanza, il pezzo di testamento rinvenuto e accompagnandoci per mano a Styles. Appena chiusa questa storia ho avuto voglia di leggerne un’altra!
Consigliato per chi ha bisogno di staccare la spina per un paio di ore, per chi ama i gialli, per chi crede di poter smascherare l’assassino.
1 COMMENTO
Mariano
3 anni faInnanzitutto complimenti per la pagina, mi sto affacciando adesso al mondo dei gialli e devo dire che Agatha Christie è davvero unica.
Tuttavia il motivo per il quale vi scrivo è inerente al fatto di aver per tutta una sere di circostanze , una necessità, vale a dire: quella di riuscire a terminare la raccolta di questi fantastici romanzi, nel formato della Oscar Gialli, per intenderci quello della foto, chiedo pertanto a chiunque sia in possesso di questo volume di contattarmi, nel caso sia interessato alla vendita.
La mia offerta sarà degnamente generosa.
marianodinuzzo@gmai.com