Cerca...
TOP

RECENSIONE: Ripetizione (Vigdis Hjorth)

Ripetizione di Vigdis Hjorth (Fazi editore)
RECENSIONE: Ripetizione (Vigdis Hjorth)

Ripetizione

Valutazione:
three-half-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
25/02/2025

Pagine:
144
Genere:
ISBN:
‎ 9791259675699
ASIN:
B0DVSW88JT
Acquista:

La trama

A Oslo, una scrittrice sessantenne assiste come tutti gli anni a un concerto di Natale; siede accanto a una coppia accompagnata dalla figlia adolescente, che si mostra palesemente infastidita e viene rimproverata di continuo dalla madre. La scena fa scattare nella donna il ricordo dei suoi sedici anni, e il lettore viene catapultato nel racconto del suo un’adolescenza su cui grava una figura materna opprimente, che controlla la figlia in maniera ossessiva, terrorizzata al pensiero che possa bere, fare sesso, assumere droghe. Dal canto suo la ragazza, spalleggiata dalle amiche, beve, frequenta feste in casa di sconosciuti e conosce Finn, un giovane apparentemente navigato con cui decide di avere il primo rapporto sessuale. Sullo sfondo di questo conflitto tra madre e figlia, il padre resta in disparte. Quarantotto anni dopo, la scrittrice riflette su quel periodo mettendosi a nudo, cercando il coraggio di essere e ritrovare se stessa, rivivendo ogni momento del passato attraverso la memoria. È questa continua e mutevole ripetizione del ricordo a renderla più forte, a proiettarla in avanti e a donarle una nuova, drammatica qualcosa è successo, tra quelle mura domestiche, ed è il momento di affrontarlo.Al primo posto nelle classifiche di vendita e vincitore del premio della critica norvegese, in patria Ripetizione è stato accolto in maniera trionfale. Attraverso la narrazione magistrale di Vigdis Hjorth, in questo nuovo capolavoro il racconto a tratti esilarante delle vicende di un’adolescente si trasforma, in un crescendo di rivelazioni sconvolgenti, nella dolorosa e onesta riflessione di una donna matura.
«Un dolore e un’intensità condensati che hanno dato vita a un capolavoro». «Dagbladet»
«A volte bisogna Vigdis Hjorth scrive con una forza ineguagliabile a proposito del trauma, della verità e dell’arte del raccontare». «Vårt Land»
«Il miglior romanzo di Vigdis Hjorth che io abbia avuto modo di leggere».Margherita Podestà Heir, traduttrice di Vigdis Hjorth

 – Incomunicabilità –

Ripetizione di Vigdis Hjorth (Fazi editore) è il primo libro che leggo di questa autrice (lo so arrivo in ritardo). Sono rimasta molto spiazzata dall’andamento della storia, decisamente imprevedibile,  ma l’incipit mi ha catturato immediatamente:

Quello che vuoi dimenticare ritorna, ti perseguita in maniera così intensa da darti l’impressione di riviverlo. E di solito riprovi anche gli stessi sentimenti travolgenti e ingestibili di allora e pensi che soccomberai sotto il loro peso, per questo combatti per contrastarne il ritorno, ti opponi senza riuscire a impedire che questo avvenga, né a proteggerti dalla sofferenza che ne consegue. Sei costretta a rivivere ogni momento. Ma una volta che hai riprovato e rivissuto tutto quanto, una volta che questo dolore paralizzante si affievolisce, probabilmente scoprirai di aver acquisito una nuova comprensione del significato di quanto è riemerso.
Ecco perché è tornato, per dirti qualcosa.
Perché scrivo “tu” quando intendo “io”?

La storia comincia con la scrittrice sessantenne che ad un concerto si trova vicino una ragazza che risveglia in lei qualcosa. L’adolescente ha le lacrime agli occhi, non vuole togliersi la giacca e lo squadro di disapprovazione e rassegnazione dei genitori è una condanna che riporta a galla ricordi che sembravano ormai perduti.  La direzione novembre 1975. Non è un anno qualunque per la protagonista, è l’anno della sua prima relazione amorosa, una relazione cominciata e terminata frettolosamente.

Ad avermi colpito in Ripetizione è sicuramente lo stile. Ci sono punti in cui l’autrice ci porta a sorridere e poi con una virata brusca ci costringe a fare i conti con la pressione, con il disagio e con un dolore mai espresso.

Ripetizione di Vigdis Hjorth (Fazi editore)Ma Ripetizione non è un memoir, è qualcosa d’altro. Questo è un libro sull’incomunicabilità, sulla solitudine… Ripetizione è soprattutto il rapporto tra la madre e la figlia. Una madre perennemente nervosa che prova ad ingabbiare la sedicenne che vive in casa con lei. Niente sesso, niente sigarette o alcool. Scatti di nervosismo, ansia e infelicità sono solo alcuni dei sentimenti che vengono riversati, vomitati, sulla ragazza che sta crescendo. Perché Perché c’è una verità più profonda da tenere nascosta… qualcosa che non si può confessare.

L’ossessione della madre per la sessualità della figlia è opprimente, quasi malata… l’odore della paura esce dalle pagine e avvolge tutto. L’inquietudine cresce e piano piano quello che c’è sotto comincia ad emergere:

Soltanto adesso, in ritardo, capisco che il suo sguardo su di me, la sua paura per ciò che avrei potuto compiere, mi diceva qualcosa di cruciale su me stessa…

Vigdis Hjorth si destreggia tra passato e presente, tra carezze e schiaffi e in meno di centocinquanta pagine svela i meccanismi (malati) di alcuni tipi di famiglie e fotografa l’impossibilità di interrompere certi schemi.


Ripetizione è…

Incomunicabilità. Segreti, tensioni fanno da contraltare alla vitalità tipica dell’adolescenza. Mentre la protagonista scopre la bellezza dell’amore, l’ebbrezza delle feste, dei primi baci e delle birre bevute di nascosto con le amiche, deve anche fare i conti con l’aria opprimente che si respira in casa e perché. Gli anni possono passare ma le ferite restano.

Consigliato per chi è in cerca di una storia forte, dallo stile incisivo e senza troppi fronzoli. Ripetizione è breve ma va gustato a piccoli sorsi. Sono molto contenta di aver finalmente letto questa autrice e ora posso dedicarmi altri altri due romanzi usciti sempre per Fazi Editore.

ACQUISTA QUI IL LIBRO link affiliati 

three-half-stars

Alcune note su Vigdis Hjorth

Vigdis Hjorth

Vigdis Hjorth nata a Oslo nel 1959, è una delle scrittrici norvegesi più conosciute e stimate. Ha esordito nel 1983 con Pelle-Ragnar i den gule gården, grazie al quale il Ministero della Cultura norvegese le ha attribuito il premio per il miglior romanzo d’esordio. Ha pubblicato più di trenta libri, tra cui una ventina di romanzi, conquistando numerosi premi letterari. Eredità (Fazi Editore, 2020), incluso nella rosa dei finalisti del National Book Award for Translated Literature nel 2019, è il romanzo con cui ha ottenuto la fama internazionale. Fazi Editore ha pubblicato anche Lontananza (2021), finalista all’International Booker Prize 2023.

«

»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segui @lalettricecontrocorrente