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RECENSIONE: Ruth (Elizabeth Gaskell)

Ruth di Elizabeth Gaskell elliot
RECENSIONE: Ruth (Elizabeth Gaskell)

Ruth

Valutazione:
four-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
17/09/2015

Pagine:
480
Genere:
ISBN:
8861929486
ASIN:
B0DF52YYGR
Acquista:

La trama

Autrice di romanzi di successo, amica di Charlotte Brontë e di molti altri scrittori della sua epoca, Elizabeth Gaskell ha da sempre occupato un posto d'onore all'interno della letteratura femminile vittoriana. In questo romanzo, la scrittrice narra la vita di Ruth, una giovane orfana che lavora come sarta. Quando la ragazza conosce l'aristocratico Henry Bellingham, la sua vita cambia: da lavoratrice umile e onesta si trasforma, agli occhi della società, in una fallen woman, una donna perduta, sconveniente e compromessa, che qualche tempo dopo darà alla luce un figlio illegittimo, avuto proprio dalla relazione con Bellingham. Inizia così un percorso di espiazione e perdita, di difficoltà e rinunce, di fragilità e forza. Perché Ruth vuole dare a suo figlio una vita migliore e non si scoraggia, nonostante il passato la perseguiti ovunque vada. Ruth è un romanzo commovente e di grande impegno sociale, attraverso cui l'autrice di "Cranford. Il paese delle nobili signore" si confronta con i temi complessi della condizione femminile e della perdita di status, che costringeva molte donne a vivere ai margini della società. Introduzione di Francesco Marroni.

– Commovente –

Ruth  di Elizabeth Gaskell (Elliot) è un mattone che penso non scorderò mai. Comprato quasi dieci anni fa, è rimasto nella mia casa (quella vera, quella in valle) ad aspettarmi e a prendere polvere. Le pagine già ingiallite mi hanno restituito familiarità. Le ambientazioni, la storia, anche. Così dopo mesi a disperarmi perché non riuscivo a trovare un libro che smuovesse davvero qualcosa in me ecco imbattermi in Ruth. Gambe incrociate sul mio letto con le gatte intente a giocare e a contendersi le mie attenzioni, sono tornata a casa. Dopo le prime cento pagine qualcosa in me si è sciolto. Le preoccupazioni si sono allontanate e le continue distrazioni che si presentavano ogni volta in cui leggevo un libro sono sparite. Così ho potuto leggere anche Tutto è meraviglia (LEGGI QUI la mia recensione) e persino ricominciare a comprare libri con la soddisfazione che ho sempre provato.

La brughiera, i tormenti di una donna innamorata e la sua voglia di riscatto, sono stati gli ingredienti che hanno fatto sì che per me fosse amore a prima vista. Gaskell, autrice che non conoscevo e mi vergogno per questo, racconta la storia di Ruth, un’orfana che lavora come sarta.

Siamo a metà del XIX secolo e ovviamente la vita per le donne era ancora più difficile rispetto ad oggi. Ruth è una ragazzina che sgobba dal mattino alla sera, ha perso i genitori ed è costretta a guadagnarsi da vivere accettando qualsiasi condizione pur di lavorare. Un giorno, fortuitamente conosce un gentiluomo che viene folgorato da lei. Ingenua e senza nessuno con cui  confrontarsi, Ruth non capisce immediatamente che tra loro è scoppiato l’amore.

Bellingham è un aristocratico e viene colpito immediatamente dalla bellezza di Ruth. Le cose si complicano quando la ragazza viene scoperta in compagnia del nobile. L’idea della fuga è folle ma Ruth non riesce a dire di no all’amore della sua vita, in fretta e furia partirà con lui. A Londra la vita dei sogni si trasforma presto in un incubo che si concluderà con la partenza di Bellingham:

Era questa la fine di tutto? Se ne era andato davvero?

Ruth, caduta in una sorta di depressione, viene soccorsa da Thurstan Benson, un vero e proprio benefattore che la porta nella sua famiglia. Ruth diventa la vedova rimasta incinta in Galles e così riesce a salvare, almeno per un po’ la reputazione e la tranquillità di suo figlio.

Ma nella vita tutti i nodi vengono al pettine e Ruth si troverà a dover gestire le conseguenze, il chiacchiericcio della gente per il suo segreto sgretolato:

Credete che vostro figlio sia esente dalle pene della nascita? Credete che soltanto lui vada salvato dalla derisione e dal rimprovero ? Credete che vada considerato come gli altri ragazzi , che sono macchiati e marchiati dal peccato sin dalla nascita ? Pensate che gli risparmieranno il disprezzo?

Ruth penserà fino alla fine al benessere di Leonard, il suo bambino ma continuerà a chiedersi perché deve essere lei a portare lo stigma mentre il gentiluomo che l’ha messa incinta ed è scappato può continuare la sua vita di sempre.

Ruth è un testo potente, è la caduta di una donna che con le unghie e con i denti si aggrappa alle pareti di quel pozzo per risalire. Il libro è stato pubblicato nel 1853, quindi è facile immaginare le critiche dell’epoca.


Ruth è…

Commovente.  Mi è piaciuto tutto di questo lungo romanzo. Le descrizioni del paesaggio selvaggio prima e della pioggia triste e composta di Londra poi. Ho amato tutti i personaggi che hanno aiutato Ruth. Ho visto i preconcetti che si sbriciolavano e la tenerezza farsi strada.

Ho amato la determinazione di Ruth e ho compreso la sua sofferenza in un momento molto particolare. Leggere Ruth è stato come tornare ragazzina quando esploravo il mondo delle sorelle Bronte, quando credevo che l’amore potesse essere solo così: travolgente e sofferente.

Consigliato per chi è in cerca di una storia corposa, triste e avvolgente. La penna di Gaskell vi conquisterà per la delicatezza, per la precisione delle descrizioni, per la poesia che si scorge anche nei momenti più bassi della storia.

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four-stars

Alcune note su Elizabeth Gaskell

Elizabeth Gaskell

Elizabeth Gaskell (Londra 1810 – Alton, Hampshire, 1865) scrittrice inglese. In alcuni suoi romanzi (Mary Barton, 1848; Nord e sud, North and South, 1855) si avverte l’eco dei problemi sociali del tempo (il conflitto tra capitale e lavoro, quello tra nord industriale e sud agricolo), che la G. affronta con partecipazione umanitaria. L’opera più nota, Cranford (1853), è uno studio di ambiente provinciale, ora lirico ora ironico. Sono da ricordare anche Ruth (1853), in difesa della parità sociale e sessuale della donna, e un’eccellente biografia di Charlotte Brontë (1857).

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