Squisita Luisa
La trama
Questo romanzo poetico, che l'autore compone per la figlia Luisa, fa da eco a Marino il mio cuor, dedicato al primogenito (e già pubblicato da Prehistorica Editore). Si tratta di una cronaca libera e senza date, che Savitzkaya scrive prestando la voce alla nuova creatura - una voce meravigliosa e inedita -, da cui solo può nascere un mondo originale. In una lingua visionaria e sorvegliatissima, al tempo stesso densa e limpida, forte e delicata, quest'opera può essere letta come una favola, quella dell'infanzia stessa. Savitzkaya dedica molta attenzione all'aspetto sensibile del mondo che accoglie Luisa, la sua principessa, senza mai rinunciare a quella magia che da sola basterebbe a ricordare le origini russe dell'autore.
– Poesia –
Squisita Luisa di Eugène Savitzkaya (Prehistorica editore) è un libro che va di pari passo con Marino il mio cuor (LEGGI QUI la mia recensione). Ancora una volta Savitzkaya inventa una lingua e descrive un mondo per celebrare la paternità e la secondogenita Luisa.
Così Luisa fu concepita, ma possiamo quasi dire che arrivò di propria sponte, avendolo deciso da sé. Esiste un popolo di principesse, e non intendo parlare di fantocci e posticci che ornano balconi e passeggiate, non intendo parlare degli ornamenti di cadillac o di panda (povera Panda della foresta!), ma intendo parlare di autentiche principesse delle nubi che ogni giorno ci indicano la strada delle profanazioni e dei prodigi, di quelle principesse dal profumo di aceto, di quelle che molti hanno sempre sognato di asservire.
Cosa succede quando Luisa arriva nel mondo? Anche lei come Marino incanta, stupisce e conquista. L’autore racconta la paternità come una favola e il lettore viene catturato dal mondo poetico e inventato (?) di Savitzkaya che si tinge di rosa. Sì, perché se le parole dedicate a Mario erano blu, quelle per Luisa si tingono di rosa.
Ho portato entrambi i libri in vacanza con me. Volevo qualcosa di leggero ma al tempo stesso di valore e sono stata accontentata. Tutto diventa un’avventura grazie alla penna di Savitzkaya che qui assume una prosa ancora più poetica (lo so, il contrasto è forte), e ancora di più ho avuto la sensazione di poter leggere questo diario in ordine sparso. Brevi e folgoranti frasi per raccontarci la vita di questa principessa e come per Marino nulla è trascurabile: dalle lotte per mangiare la verdura fino ad arrivare alla descrizione dei piedini, Luisa è strabiliante perché ogni vita di bambino lo è.
Lei nacque con occhi severi, occhi da principessa Antimonio (l’antimonio e la salsapariglia sono i due componenti del destino, Dio ama la matematica ma conta forse tutte le bambine che nascono sulla terra?). Lei nacque con occhi severi che, crescendo, s’illuminarono.
La parte dedicata al topino dei denti è meravigliosa, Savitzkaya danza con le parole e trasforma in un avvenimento fondamentale anche la cosa più banale:
Sdentata di un dente, più vecchia di un giorno, Luisa andò a dormire stringendo il suo dente nel pugno. Aveva finalmente la sua moneta di scambio che depose sotto il cuscino, poi fece più o meno serenamente il viaggio di notte, con un fazzoletto contro le labbra.
Luisa non riesce mai a stare ferma, come tanti bambini, e questa sua frenesia viene catturata e interpretata, Luisa ha sempre un piede nel futuro, nel dopodomani…
Squisita Luisa è…
Poesia. Un’ottantina di pagine che scorrono alla velocità della luce e che ci conducono in un mondo fatto di curiosità, sorpresa, avventura… dovremmo ricordarci che il mondo è una grande scoperta e che la meraviglia è tutta negli occhi di chi sa guardare.
Ho preferito però Marino, forse perché è stata la novità e da Squisita Luisa sapevo già cosa aspettarmi. Quando l’editore mi ha raccontato cosa fosse questo libro ha usato un’espressione molto calzante: una fotografia in movimento. Questo papà non riesce mai ad acciuffare la sua Luisa.
Ogni giorno nasce una simil creatura e, immediatamente, comincia la sua epopea. Ma un giorno verrà il tempo di raccontarla. Non bisogna bruciare le tappe, bisogna raccoglierne pazientemente tutti gli elementi. Qualcuno arriva, qualcuna è già qui. Luisa è tra noi.
Buon viaggio a tutti.
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