Un messaggio dagli spiriti
La trama
Una giornata d'inverno, un paesino isolato dalla neve, in mezzo alla desolazione della brughiera vicino a Dartmoor e alla sua famigerata prigione. A Sittaford House la signora Willett, che dal Sudafrica è venuta a passare la stagione invernale in questa remota località del Devon insieme alla figlia Violet, tiene salotto, come sempre. Per passare il pomeriggio, gli ospiti decidono di fare una seduta spiritica. Ma quello che doveva essere un gioco si trasforma in un incubo: gli spiriti, infatti, annunciano che il capitano Trevelyan, il proprietario di Sittaford House che ha ceduto in affitto la sua casa alle Willett ritirandosi in una vicina cittadina, è stato assassinato proprio in quel momento. Tutti gli astanti sono sconvolti. Il maggiore Burnaby, vecchio compagno del capitano, si precipita a casa dell'amico dove fa una sconvolgente scoperta...
– Classico –
Un messaggio dagli spiriti di Agatha Christie è un libro che ho letto molti anni fa. Direi più di dieci. Sono affezionata a questo giallo perché è uno dei primi libri che ho amato della Christie. Con mia grande sorpresa, dopo un paio di righe, ho scoperto di ricordarmi il romanzo (ovviamente non mi ricordavo tutti i dettagli) ed è stato un po’ come tornare ragazzina. Per la tappa di luglio della Read Christie 2019 (QUI se volete saperne di più), bisognava scegliere una storia ambientata in una stagione particolare: in Un messaggio dagli spiriti la neve è una dei protagonisti.
E’ un pomeriggio invernale quando un gruppo di persone decide di avviare una seduta spiritica. L’atmosfera è quella giusta perché ci troviamo immersi nella brughiera in un paese vicino a Dartmoor e alla sua famosa prigione. Siamo a Sittaford House, è qui che vivono la signora Willet insieme alla figlia Violet. Ad un certo punto, durante la seduta uno spirito fa un inquietante annuncio: il capitano Trevelyan (che ha affittato la casa alle Willet e si è ritirato in un’altra cittadina) è stato assassinato alle 17 e 25. Scherzo o realtà? L’annuncio è troppo inquietante per essere ignorato e il maggiore Burnaby affronterà la tormenta di neve per raggiungere l’abitazione dell’amico e lo troverà senza vita.
In Un messaggio dagli spiriti non ci sono Poirot o Miss Marple, bensì l’ispettore Narracott chiamato ad indagare sull’omicidio. Ma attenzione, non sarà lui l’unico a voler trovare l’assassino.
Accompagniamo l’ispettore durante gli interrogatori della famiglia, l’apertura del testamento, sospetti e supposizioni che ci porteranno all’arresto di Jim, nipote della vittima. Eppure nessuno sempra davvero convinto della colpevolezza di James, soprattutto la sua fidanzata Emily Trefusis che, con l’aiuto del giornalista Charles, ci porterà vero la soluzione.
Badate bene, anche questa volta la Christie ci fa sospettare di tutto e tutti. Ogni persinaggio comparso sulla scena ha un segreto da nascondere e un movente che potrebbe averli spinti ad uccidere il capitano.
La mia attenzione è stata tutta catturata da Emily: scaltra, determinata e decisamente simpatica, è disposta a tutto pur di dimostrare l’innocenza del fidanzato. Charles, stereotipo del giornalista, ha fame di successo, vuole arrivare alla verità prima di tutti e sbatterla sul giornale. Il patto tra loro è chiaro e conveniente: Charles aiuterà Emily e lui in cambio avrà le interviste sul giornale.
Ed ecco, mentre si raddrizzava in piedi, che i suoi occhi furono attirati dall’unico tocco stridente in quella stanza che appariva singolarmente ordinata: un mucchietto di fuliggine nella grata del camino… Emily lo contemplò con lo sguardo affascinato con cui l’uccellino contempla la serpe.
Sempre fissandolo si fece più vicino. Non si trattava di una deduzione logica, nè tantomeno di un ragionamento basato sulla causa e sull’effetto, ma semplicemente del fatto che la visione di quel mucchietto di fuliggine suggeriva immediatamente una determinata possibilità. Emily si rimboccò le maniche e infilò tutte e due le braccia su per il camino.
Un momento più tardi si trovò a fissare un pacco incartato piuttosto malamente in un giornale. Una scossetta leggera bastò a far cadere il giornale ed ecco lì, davanti ai suoi occhi, quel paio di scarponi che sembrava sparito!
Un messaggio dagli spiriti è…
Un classico. Mi sono calata perfettamente nell’atmosfera. Mi sarebbe piaciuto gustarmi il libro durante una serata invernale ma… siamo a luglio e si muore di caldo, eppure durante la lettura me ne sono completamente dimenticata. E’ stato bello approcciarsi a una storia senza il mio amato Poirot e scoprirla così interessante.
Ogni volta rimango stupita dalla capacità della Christie: sospettavo di tutti e la risoluzione del caso è… geniale.
Ho amato tantissimo Emily e mi è dispiaciuto tantissimo per Charles, ingabbiato nei cliché da giornalista (non siamo tutti così) , alla ricerca dello scoop a tutti i costi, nascondeva in realtà un grande cuore.
Consigliato per chi come me ama i gialli con tanti personaggi tratteggiati bene, per chi ama le storie che avvolgono, per chi ha bisogno di un libro e di una penna rassicurante. Tornare dalla regina del giallo… è sempre un’ottima idea.
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