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RECENSIONE: Veronica, il musicista e l’introvabile nota (Francesca E. Bianchi)

Veronica il musicista e l'introvabile nota - Francesca E Bianchi - Biblioteca del Vascello Robin edizioni
RECENSIONE: Veronica, il musicista e l’introvabile nota (Francesca E. Bianchi)

Veronica, il musicista e l'introvabile nota

Valutazione:
four-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
2017

Pagine:
254
Genere:
ISBN:
9788872740170
ASIN:
B079HKSLL3
Acquista:

La trama

All'età di sei anni, dal dondolo nella casa di campagna dei suoi genitori, Tommaso scorge per la prima volta Veronica. L'incontro con questa giovane donna e la sua musica cambierà per sempre la sua vita e lo porterà a diventare precocemente un pianista di grande successo, capace di esibirsi in breve tempo sui più prestigiosi palchi nazionali e internazionali. La musica, i concerti e le tournée iniziano così a scorrere nella vita di Tommaso senza soluzione di continuità. Tuttavia nessuna nota, nessuna città e nessuna donna sembrano capaci di cancellare il ricordo indelebile di Veronica, dei suoi sandali di corda e dell'unica notte passata insieme. Inseguito da tale ricordo, Tommaso si troverà costretto a ritornare nella casa di campagna dei suoi genitori per affrontare una volta per tutte il suo passato e i suoi tormenti.

 – Evoluzione –

Veronica, il musicista e l’introvabile nota  di Francesca E. Bianchi (Robin Edizioni) è un libro… folle. La storia è quella di Tommaso, un bambino di sei anni, che ha come fissazione Veronica. Seduto sul dondolo della propria casa di campagna, Tommaso rimane per ore ad ascoltare le note di Veronica che instancabilmente suona al piano per ore.

Il racconto è tutto in prima persona. Conosciamo subito i pensieri di questo protagonista che è tormentato, ossessivo e ha una grande difficoltà a rapportarsi con gli altri. Ma Tommaso non ha solo difetti, è un bambino precoce e  la musica lo accompagna in ogni momento della vita, durante il romanzo si rivolge direttamente al pianoforte parlandogli come se fosse un amico. Nei momenti di gioia, di sconforto, di disperazione o di tensione, il suo amico di legno con i tasti in bianco e nero sembra essere fatto per dargli una mano, per gioire e soffrire.

Tommaso instaura subito un rapporto particolare, anche in questo caso quasi ossessivo con la musica. Complici i genitori che hanno deciso di fargli prendere lezioni da Veronica. Non sanno che quel momento influenzerà tutta la vita futura del figlio. Quella ragazzina  quattordicenne dai capelli lunghi e i sandali di corda non uscirà più dalla mente del giovane musicista.

Gli anni passano e Tommaso prima ancora di diventare ragazzo diventa un musicista. Ma certi legami non si possono spezzare con lo scorrere del tempo e l’ossessione per Veronica e per quel modo di suonare non lo abbandonano. Cos’è quella nota che aveva sentito nella casa di campagna? Come si può riprodurre?

Veronica il musicista e l'introvabile nota - Francesca E Bianchi - Biblioteca del Vascello Robin edizioniQuando il musicista torna a trascorrere le vacanze nella casa d’infanzia  rincontra Veronica. Dire che tra loro esplode la passione non sarebbe corretto. Veronica è affranta per la fine della relazione con Marco, quella che lei considera la sua anima gemella. Tommaso e Veronica finiscono a letto insieme ma lei sembra così distante… e gli regala solamente un sorriso che sa di rassegnazione. In questa parte avrei preferito maggiori dettagli ma, proprio come per Tommaso, Veronica rimane un grande mistero per quasi tutto il libro.

Le pagine sul calendario vengono strappate velocemente, Tommaso è ormai un artista affermato e si esibisce in giro per l’Europa ma il suo pensiero è sempre fisso su Veronica, le manda lettere e dichiarazioni d’amore che però vengono ignorate.

Quattro anni dopo tra i due avviene un altro incontro, ma questa volta non sono soli. Con Veronica c’è Sara, una bambina dai tratti delicati, così simili a quelli di zia Veronica, piena di vita, dispettosa e in un certo senso così simile a Tommaso. Quella bambina lo guarda quasi come lui guardava Veronica da bambino.

Diversi anni dopo tra i due scoccherà l’amore ma Veronica in un certo senso sarà sempre con loro. Tommaso si porterà dietro un passato che non riuscirà a relegare in profondità. Quella storia è come una storia mai davvero consumata: i due sono andati a letto diverse volte (prima che Sara adulta entrasse a far parte della vita del protagonista), ma non sono mai riusciti a comunicare. La passività di Veronica è sconcertante e l’apatia di Tommaso nella vita di tutti i giorni… anche.

Calpestavo l’erba cercando di convincermi che lui ormai era il passato e che i miei piedi avevano preso il posto dei suoi piedi, ma mi illudevo. Era diverso. Nessun passo mi avvicinava. Lei mi teneva sempre alla stessa distanza, oltre quella barriera che aveva alzato, e nonostante perseverassi nelle mie convinzioni non potevo non domandarmi cosa fosse stata per lei quella notte di Capodanno e se non la ritenesse solo un errore da cancellare dalla sua memoria.

Sara invece è quella ventata di buon umore, determinazione e simpatia che a Tommaso mancava. Ma ci sono tanti ostacoli, il pensiero di Veronica, la differenza di età… l’egoismo del musicista.

(…) Settembre mi piace perché nell’aria c’è odore di cambiamento.  Si lasciano i giochi, la spensieratezza dell’estate e si inizia a pensare, ad aggrottare la fronte e  a riflettere. C’è quell’umido nell’aria che porterà la pioggia, il freddo, le difficoltà e i problemi della vita, quelli che la rendono reale, quelli che ti sfidano a continuare a cadere. Per me settembre è come il passaggio di un adolescente all’età adulta. Si inizia ad annusare il futuro, le responsabilità. Poi arriverà l’inverno, e li si vivrà chi sopravvive e chi cede. Ma una volta superato, ci sarà solo calma e saggezza, un nuovo risveglio dentro di noi.

Sara mi piace molto. E’ giovane ma determinata e responsabile, ama Tommaso ma anche i propri obiettivi lavorativi. La missione è iscriversi ad architettura e diventare qualcuno in quel campo, anche a costo di  sacrificare il tempo con il fidanzato. Un fidanzato che suo padre non approverebbe per la differenza di età.

Sara è incosciente, tenere la relazione nascosta al papà sarà un grave errore, e saggia allo stesso tempo.

Un libro è simile a un uomo. Se lo rileggerai dopo cinque anni lo troverai diverso, ti dirà altre cose, ti farà vedere il mondo con una sfumatura che non avevi notato prima. Un libro è fatto di pagine stampate, dovrebbe essere immutabile, eppure riesce sempre a cambiare.

Veronica, il musicista e l’introvabile nota è…

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Lo conosciamo bambino e capiamo subito la sua propensione all’ossessione e all’egoismo (ma in fondo chi non lo è?). Lo vediamo prigioniero dell’apatia e desideriamo scrollarlo. La vita non può essere fatta di relazioni confortevoli e serate in solitudine a parlare una lingua che solo il pianoforte può capire. E quindi per lui desideriamo la svolta, l’arrivo dell’amore… ho sperato che Veronica ricambiasse il suo amore, ho desiderato che lo facesse Sara e alla fine ho desiderato che fosse lui il primo ad amarsi.

Quando Tommaso sembra sul punto di avercela fatta a sistemare tutto, ecco che Bianchi  (o meglio la vita, visto che Tommaso è più reale di tanti personaggi che ho incontrato nei libri) scombina ancora i piani. La vita non è un puzzle e non è detto che il nostro compito sia costruire l’opera perfetta terminandolo. I pezzi di Tommaso si spargono, ancora e ancora e forse questa volta la musica non potrà salvarlo.

Le regole morali di solito non lasciano spazio alle interpretazioni… di solito.

Consigliato per chi ha voglia di leggere una storia fuori dal comune. La scrittura è scorrevole e la voce di Tommaso è credibile, nonostante a regalargliela sia stata una donna e non un uomo. In alcuni punti avrei preferito soffermarmi di più. L’inizio della relazione con Veronica, le bugie per tenere nascosta quella con Sara, il lieto fine dei genitori di Tommaso, ma il libro è ben costruito e il finale è geniale.

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