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RECENSIONE: X (Valentina Mira)

X - Valentina Mira - Fandango libri
RECENSIONE: X (Valentina Mira)

X

Valutazione:
four-stars
Autore:
Pubblicato da:
Data uscita:
22/04/2021

Pagine:
190
Genere:
ISBN:
9788860447364
ASIN:
B091TY82WY
Acquista:

La trama

Valentina scrive al fratello con cui non parla da anni per raccontargli quello che ne è stato di lei e soprattutto quello che non ha avuto il coraggio di dirgli in passato.
Torna all’estate del 2010, l’estate della sua maturità. C’è una festa, alcol e nelle casse la musica degli ZetaZeroAlfa, band di riferimento di CasaPound.
La musica l’ha messa G., amico di tutti lì, anche di Valentina, ottimo studente della scuola cattolica nonostante la celtica al collo (è pur sempre una croce, del resto, e in quell’ambiente non è grave quanto un orecchino indossato da un ragazzo).
G. quella notte diventa uno stupratore. Uno stupratore normale in un quartiere normale di un paese normale: nessun mostro, nessuna martire, nessun livido, solo un po’ di sangue sul letto. Valentina non lo denuncerà mai.
Esattamente come il novanta per cento delle donne che sono state violentate, quel danno resta taciuto per anni. Con un’unica eccezione, un solo confidente, suo fratello che tuttavia non le crede. Al contrario, si allontana da lei e rimane amico di G., lo stupratore.
Dopo quasi dieci anni Valentina decide di riprendersi la propria storia, di spezzare l’omertà e ribaltare la vergogna, dalla violentata al violentatore, restituendola a lui. È questo che ci racconta Valentina Mira in X: il tabù e lo stigma che accompagnano lo stupro, la violenza che porta a sentire il proprio corpo come estraneo.
La necessità di una reazione. Scrive un canto di Natale per il fratello che non le ha creduto, lo porta indietro con sé in quella festa di molti anni prima, e poi nel presente in cui nulla funziona perché la violenza è sistemica e non una sfortunata eccezione, infine in un futuro che vede nel diritto a difendersi e ad aggredire l’unica via.
Un romanzo di una forza e di una franchezza senza precedenti in cui la potenza letteraria e di racconto lascia disarmati.

 – Verità –

X di Valentina Mira (Fandango) è un libro forte, vero. Un racconto che fa rabbia (come ritrae perfettamente la copertina), una verità che non si può ignorare.

X è la rottura dei tabù, è il re che rimane nudo ma è anche molto di più. X è parte della storia di Valentina Mira che no, non è soltanto una vittima ma è una ragazza che liberandosi dal proprio peso aiuta tutte noi.

Ma tu lo sai almeno cos’è uno stupro? No, che non lo sai. Però senti le notizie al tg. Di sicuro le leggi sui social, da quelli non si scampa. Senti i politici che piacciono a G. riempirsi la bocca di questa parola. Li senti dire bugie sulle violenze sessuali, bugie che fanno ribollire il sangue; li ascolti e ti accorgi che non ne parlano mai davvero se non per crearsi un nemico comodo, lontano da sé. I nostri corpi, le nostre vite diventano propaganda.

X - Valentina Mira - Fandango libriValentina ha appena superato la prova di maturità: è estate e va a una festa come tante altre. Si ride, si scherza e si beve. Ma Valentina non è così ubriaca da non capire cosa stia succedendo. G. è un conoscente, forse quasi un amico, si sono baciati più di una volta e lo rifanno anche quella sera. I “no” di Valetina però non vengono ascoltati e la macchia di sangue sulle lenzuola è la prova che la violenza è stata subita.

Sì, violentata anche se conosceva lo stupratore, sì, anche se non l’ha picchiata a sangue. Stuprata anche se non le hanno dato dei punti “lì sotto”. Violentata anche se non è stata abbandonata per strada.

Mira racconta, parafrasando Hannah Arendt, la banalità dello stupro.

E no, Mira non ha denunciato G. il giorno dopo quando si incontrano il loro scambio è agghiacciante. Perché anche noi lo sappiamo come funzionano queste cose. Sappiamo che sotto la lente ci finisce sempre la vittima e mai il colpevole. Lo conosceva, si erano già baciati altre volte, aveva quel vestitino provocante… perché è così difficile capire che un “no” è un rifiuto?

Aveva bevuto, aveva flirtato, era stata più colpevole del carnefice. Lo sa anche il carabiniere con il quale parla mesi dopo che invece di porgerle una mano la invita fuori a cena. L’abuso si ripete, l’abuso viene giustificato, introiettato, subito.

La X di Valentina sull’anulare è il simbolo di tutto ciò. Un segno per riassumere una vicenda che non si può spiegare con una manciata di parole.

Valentina non riesce a parlare con nessuno, smette di mangiare, si ferisce le gambe… si rifà il naso.

Come confessare quello stupro in famiglia? La madre ha avuto solo un uomo: il marito e considera il sesso fuori dal matrimonio sbagliato, persino se consenziente. No impossibile raccontarlo.

Valentina Mira trova nel fratello l’unico confidente possibile e solo perché continua a frequentare G., ma il fratello non le crede.

X - Valentina Mira - Fandango libriMira comincia così una raccolta di lettere indirizzate a lui. Una lunga confessione in cui emergono dolori, rabbia, incomprensioni. Valentina è vittima prima di tutto del silenzio, dell’incomprensione, del giudizio e di una società.

Chi subisce un furto non è costretto a sopportare le domande: “ha bevuto?”, “com’eri vestita?”.

Sono convinta che questo sia il libro che nessuno vuole scrivere e forse nessuno vuole leggere. Ma la verità è che abbiamo bisogno di libri che ci ricordino chi sono le vittime e chi sono i carnefici e questa è la sconfitta più grande di tutte.

In questi giorni c’è una grande polemica attorno ad alcune dichiarazioni riguardanti uno stupro. La vittima non ha denunciato subito. E allora? Questo cancella quello che le è successo?

La strada è lunga, lunghissima. Questo libro lo dimostra.

X di Valentina Mira è …

Un romanzo verità. L’ho divorato in un giorno. Non riuscivo a smettere di leggere. Io potevo essere Valentina. Io sono Valentina. Tutte noi abbiamo il dovere morale di difendere e comprendere le vittime dell’ingiustizia. Perché non è normale pensare di non denunciare, perché “sai come vanno queste cose”. So come NON devono andare.

Mi sono rivista in questa ragazza della mia stessa età e che fa la mia stessa faticosa ma gratificante professione.

La vorrei abbracciare e vorrei dirle grazie per quello che sta facendo per tutte noi.

Leggete X perché serve, perché parlare, confessare, denunciare aiuta tutte noi. La violenza non è normale. La violenza non è solo quella dei presunti immigrati, di chi picchia a sangue, la violenza si nasconde anche nelle mani di chi reputiamo un amico.

 


La presentazione di X di Valentina Mira

four-stars

Alcune note su Valentina Mira

Valentina Mira

Valentina Mira (Roma 1991) è laureata in Giurisprudenza. Ha fatto la rider, lavorato al call center e come cameriera mentre scriveva per vari giornali e siti, tra cui il manifesto e il Corriere della Sera. Tra 2017 e 2018 ha curato la pagina culturale del Romanista. X è il suo primo libro.

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2 COMMENTI

  • Micol

    L’ho comprato ieri… Mi ha subito presa e non riuscivo a smettere di leggerlo.
    Concordo , questi temi devono essere affrontati per poterli superare completamente.

  • thesebooksaremadeforwalking

    Penso proprio che lo leggerò, anche se so già che mi farà stare malissimo. Perché hai ragione, bisogna parlarne, leggerne, scriverne.

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